"Accidere è 'na strunzata!" diceva un non molto convinto Genny (Salvatore Esposito) a Don Pietro Savastano (Fortunato Cerlino), suo padre, nella prima stagione di Gomorra - La Serie. Tre anni e 24 episodi dopo, non c'è stato un grilletto premuto che non abbia avuto conseguenze enormi, in un domino di sangue e dannazione che ha portato i suoi protagonisti a cambiare pelle, a incarnare varie sfumature del male, fino alla discesa definitiva negli Inferi avvenuta alla fine della seconda stagione.
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Per crescere bisogna uccidere i padri e Genny ha preso il fatto molto seriamente: per mano di Ciro (Marco D'Amore), si è liberato di una presenza ingombrante, di quel padre padrone che non ha mai creduto fino in fondo nelle sue capacità, sordo alla richiesta del figlio di governare sul trono criminale di Napoli insieme. L'allievo ha superato il maestro e ora siede solo al comando della famiglia Savastano, con tanto di erede legittimo: il piccolo Pietro, impunemente chiamato così proprio in onore del padre ucciso. Un'altra figura paterna però incombe all'orizzonte: Giuseppe Avitabile (Gianfranco Gallo), genitore di Azzurra (Ivana Lotito), sua moglie.
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A un anno e mezzo dallo sconvolgente finale della seconda stagione, Gomorra torna in tv, su Sky Atlantic HD, il 17 novembre, con 12 nuovi episodi, di cui due, il primo e il terzo, usciti in anteprima al cinema il 14 e il 15 novembre in 300 sale italiane. In questo nuovo ciclo, Genny muta ancora una volta, lasciandosi completamente alle spalle il ragazzino ingenuo degli inizi. Abbiamo incontrato a Roma, alla presentazione di Gomorra, Salvatore Esposito, che ci ha svelato quale Genny ci ha regalato in questa terza stagione.
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Le mani di Genny
Se prima erano gli altri a toccare in faccia Genny, schernendolo o mettendo in discussione la sua autorità, ora è lui a dare buffetti in faccia ai suoi interlocutori, con una nuova sicurezza negli occhi e nelle mani: un gesto che descrive un mondo: "È la naturale evoluzione di un personaggio che è diventato il capo e deve in qualche modo capire di chi può fidarsi" ci ha detto Esposito, continuando: "Il contatto fisico è una cosa che in questa stagione ha cercato per capire, a pelle, chi può essere dalla sua parte oppure no". In quanto neo papà Genny è ora quello che ha più da perdere di tutti, al contrario dei suoi avversari, che hanno detto addio a figli e persone care: "In qualità di reggente della famiglia Savastano ora Genny deve confrontarsi con nuove realtà e vecchi nemici: il suo obiettivo primario è però non essere Pietro Savastano, soprattutto nel rapporto con il figlio".