Salma Hayek è a Roma per la promozione di Chiedi alla polvere, pellicola tratta dall'omonimo capolavoro di John Fante, firmata da Robert Towne (celeberrimo per la sceneggiatura di Chinatown di Roman Polanski) e interpretata dall'attrice messicana accanto a Colin Farrell e Donald Sutherland.
Bella dal vivo almeno quanto su film, la Hayek ha risposto con grande disponibilità e cordialità alle domande della stampa romana. Con lei, il critico letterario Emanuele Trevi, curatore per l'Italia dell'opera di John Fante, e Paolo Ripetti di Einaudi. E' per Trevi la prima domanda della conferenza:
John Fante sarebbe felice di questo film? Emanuele Trevi: Il cinema è sempre stato un punto di riferimento per Fante. Come Arturo Bandini, andò a Los Angeles anche per scrivere per il cinema, e lavorò come sceneggiatore per cinque o sei film. Mi sembra di ritrovare proprio nella generazione di Salma Hayek e Colin Farrell una riscoperta dell'opera di John Fante. In questi attori ho trovato personificazioni straordinarie: guardando il film ho notato una somiglianza incredibile tra l'Arturo Bandini di Farrell e lo stesso Fante, e, giudicando dall'unica foto della donna che ispirà il peronaggio di Camilla Lopez,mi sembra che ci sia anche una somiglianza con Salma.
Salma Hayek: Quando abbiamo incontrato la vedova di Fante, Joyce, che purtroppo è morta pochi mesi prima dell'uscita del film, lei quasi svenne ved4endo Colin, e si mise praticamente a flirtare con lui - che, da par sua, stava al gioco. Quando le spiegarono che io avrei interpretato Camilla Lopez mi disse "ti odio" e non mi rivolse la parola per tutto il tempo. Camilla è stata davvero il grande amore di John Fante, sembra che avesse il suo numero di telefono tatuato addosso, e Joyce visse sempre nella sua ombra.
Miss Hayek, all'inizio lei aveva rifiutato questo ruolo, come mai dopo ha cambiato idea? Salma Hayek: La prima volta che lessi il copione, otto anni fa, non sapevo leggere come so leggere oggi: mi sembrava che mancasse di logica. Rileggendo lo script dopo anni, dopo aver fato esperienza del mio lavoro e della vita, ho capito che c'erano altre cose apparentemente non scritte nella sceneggiatura. Questa è una storia d'amore diversa da quelle semplicistiche che si realizzano oggi, l'amore non ha logica. Chiedi alla polvere è un film immensamente romantico e sexy ma anche complicato, esattamente come l'amore.
Cosa le è piaciuto di questo personaggio? Salma Hayek: Ho amato moltissime cose di Camilla, ma la cosa essenziale è il fatto che mi ha fatto pensare a tutte le donne che nella storia hanno ispirato gli uomini - non solo quelli che hanno scritto capolavori della letteratura come Chiedi alla polvere. molte di questo muse magari sono morte senza rendersi conto del ruolo che avevano avuto, convinte di non essere state importanti per nessuno, perché gli uomini non esano stati in grado di dirglielo o se n'erano accorti troppo tardi.
Qual è il suo rapporto con la città di Los Angeles?
Salma Hayek: Los Angeles, nel film, è un personaggio a tutti gli effetti. Chiedi alla polvere è un triangolo amoroso, in cui la città divide i due innamorati, che devono scegliere tra loro stessi e Los Angeles. La città è un personaggio molto ben scritto da Twone, si sente la sua polvere, i venti caldi del deserto, la sua luce.
E' la città in cui vivo e ovviamente oggi è molto diversa da quello che era negli anni '30: per questo non è stato possibile girare il film lì, e abbiamo dovuto utilizzare un set vicino a Cape Town, in Sud Africa.