In apparenza Run the world potrebbe sembrare la risposta moderna a Sex & The City: quattro amiche di successo a New York, i costumi di Patricia Field (diventata leggendaria proprio per i vestiti della serie HBO), una vocazione per il glamour. La serie creata da Leigh Davenport ha però altre ambizioni: il cuore di tutto qui non è andare a caccia di uomini, ma l'amicizia delle protagoniste e la ricerca della migliore versione di se stesse.
Da una generica Manhattan qui si passa ad Harlem, il quartiere in cui è cresciuta la showrunner Leigh Davenport, in cui si muovono Whitney (Amber Stevens), Ella (Andrea Bordeaux), Renee (Bresha Webb) e Sondi (Corbin Reid).
Composta da otto episodi, Run the world è disponibile su StarzPlay (visibile anche su Amazon Prime Video) dal 16 maggio. Abbiamo parlato della serie con due delle protagoniste: le attrici Amber Stevens e Corbin Reid, raggiunte in collegamento Zoom.
La video intervista ad Amber Stevens e Corbin Reid
Run The World, la recensione: Sex and the City ad Harlem
Run the world: meno Sex & The City più femminismo
Devo dirlo perché è vero: questa serie è una versione più moderna di Sex & The City. Secondo voi cosa è cambiato in questi venti anni? Se qualcosa è cambiato.
Amber Stevens: Il femminismo! Come dici tu, Sex & The City è figlia del suo tempo: favoloso, ma si concentrava su come trovare un uomo e tenerselo. Credo che come donne siamo andate avanti: oggi non abbiamo bisogno di cambiare noi stesse per trovare l'amore. Questa serie parla di quattro donne che sanno cosa vogliono da una relazione, vivono delle relazioni positive, con uomini che le sostengono, la cosa importante è la loro amicizia. Vivere insieme ad Harlem.
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Sei d'accordo?
Corbin Reid: Sì, sono d'accordo. Questa storia è ambientata ad Harlem, quella vera, con la sua identità, il suo ritmo. Harlem non è solo lo sfondo della storia, è la quinta protagonista. La vita e l'esperienze sono molto diverse da quelle della Manhattan di Sex & The City. Le relazioni non sono il cuore, ma l'amicizia: tutto ciò che fanno queste donne ha lo scopo di renderle migliori. Non si tratta soltanto degli uomini. Si parla delle loro carriere, delle loro amicizie, delle famiglie: di tutto ciò che significa essere una donna nel 2020.
Run the world: donne di successo che non si devono scusare
Amo il fatto che queste donne di successo dicano e facciano ciò che vogliono e non si scusino per questo. Quanto è stato liberatorio interpretare personaggi come questi?
Corbin Reid: È stato molto liberatorio: le donne sono condizionate a scusarsi per molte cose. A prendersi cura di altre persone prima di se stesse. Se non lo fai può essere considerata egoista. Ma penso che nella nostra serie essere egoista sia una cosa positiva perché ti permette di essere migliore, anche a vantaggio degli altri. Se non vai bene a te stessa come puoi fare del bene per gli altri? La nostra vita non può essere soltanto prendersi cura di tutti gli altri. Tutte queste donne fanno delle scelte che le rendono le versioni migliori di loro stesse. Questo a volte significa essere molto onesta, o superare certi limiti, anche eliminare delle persone dalla tua vita. Sono tutte cose difficili da fare ma necessarie per rispettare te stessa e agire nel tuo interesse.
Run the world: il cuore della serie è l'amicizia
Avete detto entrambe che questa serie è soprattutto sull'amicizia: queste quattro donne si sostengono davvero l'un l'altra. Quanto è importante avere amiche così? Quanto sono fortunate le persone che hanno amiche come i vostri personaggi?
Amber Stevens: Sono felice che questa serie mostri l'amicizia tra donne: donne che non hanno bisogno di ostacolarsi a vicenda per ottenere ciò che vogliono. Ci vogliamo bene e ci aiutiamo. Le mie vere amicizie sono così. È bello che sia rappresentato nella serie.
Run the world: la quinta protagonista è Harlem
La quinta protagonista è davvero la città, una parte della città che non vediamo così spesso come il resto di Manhattan. Com'è stato vivere la città? Adesso siamo tutti a casa, sembrava davvero di essere lì, in quelle strade con voi.
Amber Stevens: Era molto importante per Leigh, la creatrice della serie. Non voleva girare ad Atlanta e fare finta che fosse Harlem. Voleva essere nel cuore di Harlem. Sfortunatamente non abbiamo potuto fare tutto: voleva davvero mostrarci la parte di città in cui è cresciuta e in cui ha passato i suoi 20 e 30 anni. Abbiamo cercato di mettere il più possibile nella serie: veri ristoranti, veri bar, abbiamo girato davvero nelle strade di Harlem, per rendere tutto più autentico possibile. Harlem è un altro personaggio della serie: ha un'identità bellissima e non è stata rappresentata in televisione per molto tempo. Le persona hanno una loro idea di che cosa sia Harlem, ma oggi è molto diversa. Quindi volevamo mettere in luce i suoi colori e ciò che la rende diversa dalle altre parti di Manhattan.
Corbin Reid: Ho vissuto a New York per sei anni: ogni quartiere ha la sua identità, ogni quartiere sembra una città a sé. Storicamente è un quartiere nero. Abbiamo filmato al Red Rooster, un ristorante molto popolare: fa cucina popolare nera ma con un twist moderno americano. Abbiamo ballato con dei ballerini nigeriani in una scena di danza molto divertente. Siamo andati in famosi parchi di Harlem in cui i ragazzi giocano a basket. Harlem ha un ritmo unico. Ha una bellezza che non credo sia mai stata davvero rappresentata in televisione. La musica che le persone suonano per strada è stata creata da musicisti del posto. È un animale unico.
Run the world: il significato del successo
Tutte le quattro protagoniste hanno successo. Cosa significa per voi avere successo? Specialmente oggi e per le donne.
Amber Stevens: Cercare di ottenere quello che vuoi senza scuse. Queste persone hanno successo e sono state abbastanza fortunate da avere il sostegno delle persone che le circondando, dalle loro famiglie e dagli amici. Non si sono mai scusate per essere ambiziose e per volere tutto ciò che desiderano dalla vita. È questo il successo: può assumere molte forme diverse, ma se sei soddisfatta e felice allora hai una vita di successo.
Corbin Reid: Sì, sono completamente d'accordo con Amber. Cercare di fare ciò che è meglio per te senza doverti scusare o sentirti giudicata. Penso che le donne siano spesso cresciute per accudire gli altri. Lo vediamo anche in TV: vediamo donne che mettono i bisogni degli altri prima dei loro. Quando non lo facciamo ci dicono che siamo egoiste, che è una cosa negativa. Ma se non aiuti te stessa e non cerchi di essere la migliore versione di te stessa non puoi essere d'aiuto ad altre persone. Quindi per me avere successo significa essere egoista.