Terza collaborazione (su quattro totali) tra Liam Neeson e il regista spagnolo Jaume Collet-Serra, autore tra i tanti del recente flop supereroistico Black Adam (2022), Run all night - Una notte per sopravvivere si inserisce in quel filone degli action movie contemporanei che non guardano tanto a suggestioni moderne alla John Wick ma cercano di recuperare il fascino vintage di titoli anni '80 e '90, fin a cominciare da una narrazione alquanto stereotipata e ringalluzzita da notevoli dose di retorica a tema.
Un approccio piacevolmente old-school che si risente già dai primi minuti, con il voice-over a ritroso che parte dall'epilogo per raccontarci tutto il durante, per introdurre un protagonista schiavo dell'autocommiserazione. Sappiamo poco del suo passato, che viene svelato progressivamente nel corso dei minuti - senza mai però un approfondimento pieno, ma con un semplice abbozzo - fino a quella resa dei conti finale che, per l'appunto, ci riporta a quanto avvenente nei primi secondi di visione.
L'ombra del passato
La trama vede per protagonista Jimmy Conlon, un ex sicario di origini irlandesi ormai dedito all'alcool, nel tentativo di annegarvi i profondi sensi di colpa che lo tormentano. L'uomo non è mai stato un buon padre per il figlio Mike, il quale si è costruito una famiglia e lo ha tenuto a distanza negli ultimi anni, nel tentativo da staccarsi da quella figura di padre killer. Jimmy lavora alle dipendenze del boss Shawn Maguire, suo compagno d'armi e grande amico, che decide di dargli una mano anche in questo momento difficile. Shawn è però anche uno spietato boss che gestisce la criminalità locale, nonché genitore di Danny, dipendente dalla droga e con l'ambizione di farsi un nome nel mondo del narcotraffico, nonostante il rigido diktat paterno che glielo vieta. Proprio in seguito ad una disputa con alcuni gangster rivali, Danny intende eliminare Mike - il quale lavorava come autista di limousine alle sue dipendenze - in quanto scomodo testimone, ma finisce per essere ucciso lui stesso per mano di Jimmy, arrivato in tempo. Ora Shawn intende vendicarsi a tutti i costi e avrà luogo una resa dei conti senza esclusione di colpi tra i due vecchi partner, ora rivali all'ultimo sangue.
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Lui vi troverà
Rispettate in piene tutte le dinamiche del filone, con il movente della reciproca vendetta che spinge i due antagonisti - a sfidare un Liam Neeson ormai abbonato al ruolo d'eroe action troviamo un sempre convincente Ed Harris - fino a quell'epilogo dove sono terzi incomodi a tentare di insidiare ulteriormente quella chiusura, che ormai sembrava già scritta. L'ultimo atto può risultare in questo parzialmente fuori luogo, cucito ad hoc sulla sceneggiatura in favore di uno spettatore contemporaneo che chiede sempre più tensione e colpi di scena fino ai titoli di coda. Buona la varietà delle location, tra palazzi di diversi piani e depositi dei treni, da stadi per partite di hockey a vicoli bui, nel resoconto cronologico di quella che è a conti fatti una lunghissima notte, come appunto anche il titolo sottolinea ulteriormente. Ecco così che quelle ore misteriose, che hanno fatto da sfondo a capolavori del calibro di Fuori orario (1985) e Tutto in una notte (1985), caratterizzano il fulcro degli eventi in una narrazione che si rivela piacevolmente prevedibile nella scontata gestione dei colpi di scena.
Come volevasi dimostrare
Inseguimenti su quattro ruote, sparatorie e scontri a mani nude: tutto l'immaginario di genere è ampiamente rispettato, per la gioia dei fan. Run All Night - Una notte per sopravvivere ha atmosfere da b-movie in una confezione ad alto budget, potendo inoltre contare sulla virtuosa regia di Jaume Collet-Serra che, pur senza possedere una personalità chiara e distinta, sa come dirigere certe scene sia a livello estetico che di effettiva gestione del cast e delle ambientazioni, dando vita a uno spettacolo appagante a livello visivo. Certo come già espletato in questa recensione non mancano le ingenuità e qualche malizia in più avrebbe fatto comodo, soprattutto nel forzato legame tra il protagonista e suo figlio, questo sì fin troppo immerso in banalità e luoghi comuni nella ricerca di un'emotività gratuita che d'altronde va di pari passo con il principale leit-motiv del film.
Conclusioni
Sicario "in pensione", schiavo dell'alcool e consumato dai sensi di colpa, il protagonista deve tornare in azione quando il figlio con cui non ha rapporti da anni si trova in una situazione estremamente pericolosa, finendo per scontrarsi con il potente boss - nonché grande amico - per il quale lavorava. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Run All Night - Una notte per sopravvivere, la terza collaborazione tra Liam Neeson e Jaume Collet-Serra è un godibile b-movie dalle suggestioni old school, tanto scorrevole e divertente quanto ricco di forzature e ingenuità. Una messa in scena solida al punto giusto e un buon cast, con Ed Harris nelle vesti di antagonista, permettono di chiudere un occhio su una sceneggiatura fin troppo derivativa.
Perché ci piace
- Liam Neeson ed Ed Harris guidano un cast di tutto rispetto.
- La regia di Jaume Collet-Serra ha dei buoni spunti a livello stilistico e nella gestione delle dinamiche action.
Cosa non va
- La sceneggiatura è ricca di stereotipi e luoghi comuni, sia a livello di eventi che nella caratterizzazione dei personaggi.