È una sfida tra due uomini che si fa metafora dell'eterna sfida tra lo Stato e la Mafia quella che, a partire da stasera alle 21,10 su Canale 5, verrà raccontata nelle 8 puntate della nuova fiction targata Mediaset e Taodue, Romanzo Siciliano. Protagonisti di questo scontro saranno il Colonnello dei Carabinieri Sergio Spada (Fabrizio Bentivoglio), e il boss mafioso latitante Salvo Buscemi (Ninni Bruschetta), ricercato da vent'anni e di cui le forze dell'ordine non conoscono nemmeno il volto. Il Colonnello Spada è un uomo severo e integerrimo ma anche un padre vedovo la cui figlia, Nora (Astrid Casali), sarà colpita dalla violenza della mafia talmente nel profondo da voler lasciare la sua casa, la sua terra. Un eroe contemporaneo la cui battaglia, anche personale, in prima linea contro la criminalità lo vedrà affiancato da un giovanissimo magistrato, Emma La Torre (Claudia Pandolfi). Romanzo Siciliano oltre ad essere un poliziesco ad alto tasso di adrenalina è anche una fiction che, per la regia di Lucio Pellegrini, mira a denunciare senza mezze misure in che modo i tentacoli della mafia riescono ad arrivare al potere economico e politico.
La prima volta in divisa di Bentivoglio
"Bentivoglio ha dato via a un un colonnello particolare nel panorama della fiction italiana. Non è un eroe che insegue i malviventi saltando sui tetti, ma ha una grande capacità deduttiva e rigore morale" ha spiegato Pietro Valsecchi, il direttore della Taodue, alla conferenza di presentazione di Romanzo Siciliano. Alle dichiarazioni di Valsecchi hanno fatto eco quelle dello stesso protagonista della fiction, che ha ammesso: "Non ho mai interpretato un investigatore, e almeno una volta lo volevo fare". "Quello di Sergio Spada" continua Fabrizio Bentivoglio "è un bel personaggio, diverso dai classici commissari della tv: più riflessivo, severo, rigoroso. Un professionista pronto a ogni sacrificio per portare a termine la sua missione, ma soprattutto un tenero padre vedovo disposto a fare qualsiasi cosa per la figlia". E a chi azzarda un facile paragone tra il personaggio di Spada e il commissario Cattani de La piovra , Bentivoglio risponde: _"Non so se il mio personaggio e quello di Cattani possono avere dei punti in comune. Forse, semplicemente, io e Michele Placido ci somigliamo, potremmo essere cugini".
Il magistrato e il mafioso
Oltre a Fabrizio Bentivoglio in Romanzo Siciliano c'è anche un'eroina interpretata da Claudia Pandolfi che non si esime dall'elogiare la Sicilia che l'ha accolta a braccia aperte, come a voler giustamente sottolineare che la bellezza di quella terra va ben oltre i mali che l'affliggono. La Pandolfi in Romanzo Siciliano interpreta un giovane procuratore appena trasferito a Siracusa che, dopo alcune incomprensioni con il Commissario Spada diventa un suo alleato fedele e una grande amica della figlia. "Emma la Torre somiglia molto al personaggio che ho interpretato in Distetto di Polizia, Giulia Corsi" ammette l'attrice "Come lei Emma è caparbia, solitaria ma ha dalla sua il fatto di essere una persona rassicurante, a differenza di Giulia. Probabilmente perché non ha alle spalle tutto quel dolore". Per quanto riguarda "il cattivo" di Romanzo Siciliano è il Direttore Editoriale di Taodue, Giorgio Grignaffini, il primo in conferenza a sottolineare che il pubblico si ritroverà davanti a "Un mafioso diverso rispetto a quello delle altre serie. È un mafioso che si nasconde tra la gente" mentre lo stesso interprete di Salvo Buscemi, Ninni Bruschetta, aggiunge misterioso "Questo personaggio non è un protagonista, è un antagonista. Diciamo che è un protagonista cattivo e non dobbiamo illuderci".
La "tv criminale"
La nuova fiction Mediaset/Taodue, Romanzo Siciliano, viene mandata in onda in un momento in cui gli spettatori sembrano molto attratti dalla tematica della criminalità. Basti pensare che il film tv in 2 puntate Felicia Impastato è stato un successo clamoroso per la Rai con 7 milioni di telespettatori su Rai1 e che la prima puntata del secondo capitolo di Gomorra - La Serie ha fatto il doppio degli spettatori rispetto alla prima stagione che comunque fu record assoluto di ascolti per Sky. A dire la sua su questo successo della "tv criminale" è Fabrizio Bentivoglio secondo il quale "La verità è che siamo circondati dalla mafia e da chi delinque, è inutile nasconderlo. La gente vuole sapere e vuole sapere attraverso un buon prodotto. Ma va detto che alle volte la realtà supera la fantasia" conclude l'attore con una frecciatina ben assestata alla presenza di Riina jr come ospite in una famosa trasmissione televisiva "Sfido qualsiasi sceneggiatore a scrivere una storia in cui il figlio del boss mafioso va in tv a promuovere il suo libro".