Roma 2009, giorno sei: Buongiorno Italia

Il festival si divide tra le incette di confetti per le nozze di 'Oggi sposi' e le arie di Mozart che rimbombano con 'Io, Don Giovanni'.

Continua l'avventura capitolina tra i film italiani e le coproduzioni con gli altri paesi europei, in cui l'Italia ha la sua bella parte. Sventola prepotente e robusta la bandiera tricolore sul programma di questa giornata, e anche in un titolo esplicito, quello di Fratelli d'Italia, documentario del giovane e promettente Claudio Giovannesi, che ha ricevuto una calorosa accoglienza. Protagonisti di oggi la commedia corale di Luca Lucini Oggi sposi, il melodramma lirico di Carlos Saura Io, Don Giovanni, entrambi fuori concorso e i cui numerosi cast calcheranno il red carpet serale, e per i più piccoli Marpiccolo di Alessandro Di Robilant.

Il nuovo film di Luca Lucini è la divertente storia di quattro coppie, interpretate da un cast italiano giovane e bravo - Luca Argentero, Michele Placido, Gabriella Pession, Isabella Ragonese, Filppo Nigro, Carolina Crescentini e altri, che riescono a suscitare ilarità e ad acchiappare gli applausi di un pubblico che guarda alla commedia senza snobismo, ma cerca al contrario di sondare il terreno della comicità, che non stenta certo a farsi strada tra tematiche come l'ambiente, la guerra e l'omosessualità. Lucini tesse il racconto collettivo di quattro matrimoni in preparazione e fa il verso a certi film di Neri Parenti anticipando di qualche mese la sortita dei cinepanettoni, appuntamento fisso per le platee italiane che tra i regali sotto l'albero e i cenoni familiari si scapestrato ad affollare le sale in cerca di leggerezza e umorismo take-away. Oggi sposi riesce nel suo scopo: donare una patina di lucentezza, anche giovanilistica, alla commedia italiana. Strano che a farci ridere di più sia l'attore del cast più in là con gli anni: Michele Placido, simpaticissimo nel ruolo di un pugliese alle prese con un raffinato rito indù, una delle gag più irresistibili del film.

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Fuori concorso anche l'ultima pellicola del regista spagnolo Carlos Saura Io, Don Giovanni, che ha diviso la sala tra qualche tiepido applauso e fischi timidi. Il film di Saura, che si avvale della magistrale fotografia del maestro Vittorio Storaro, è una coproduzione italo-spagnola. Non è un vero e proprio biopic in senso classico perché racconta la storia del famosissimo Don Giovanni in parallelo con la vita dell'autore italiano che ridiede vita all'opera, Lorenzo Da Ponte, e il geniale musicista Mozart, che ne compose le musiche. La pellicola di Saura, che ha incontrato non poche difficoltà produttive e ha dovuto fronteggiare quasi due anni d'interruzione delle riprese, è una cartolina cromatica di Venezia e di Vienna in cui si svolsero le disavventure del gigolò italiano Giacomo Casanova e del suo discepolo Lorenzo. Il film sembra risuonare sullo schermo come un'opera a teatro, specie nelle sequenze dedicate alla lirica, ma non convince la sua regia così rococò.
Nella sezione Alice nella città invece i bambini e gli adolescenti potranno riflettere sulla denuncia sociale legata all'emarginazione urbana con Marpiccolo, film drammatico strutturato in maniera semplice per parlare direttamente del nocciolo della questione: le ingiustizie e i soprusi che spesso nel sud vengono lasciati irrisolti, in balia di un destino che chiude gli occhi. Tratto dal libro "Stupido" di Andrea Cotti e ispirato al brasiliano City Of God, Marpiccolo è ambientato a Taranto e il testo si articola nel dialetto pugliese.
Dall'Oriente arriva il film Youth di Jun Geng, in concorso. Opera seconda di un autore cinese indipendente, il film accende i riflettori su una parte della Cina poco nota al grande pubblico: le derive di una gioventù di provincia, che erra catturata da interessanti piani sequenza e dalla fotografia digitale, che scarnisce l'ambientazione per concentrarsi sui personaggi e sui suoi sketch da teatro dell'assurdo.

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Tra gli eventi della sezione Extra - L'altro cinema oggi un incontro molto interessante per i lettori e i fan dello scrittore brasiliano Paulo Coelho, che, insieme a Elisabetta Sgarbi, presenta Paulo Coelho's The Experimental Witch, il film tratto dal suo romanzo "La strega di Portobello". Autore di numerosi bestseller, Coelho passa dietro la macchina da presa e dirige per la prima volta un film per il grande schermo. Chissà che tra qualche anno le folle non smetteranno di chiedergli un autografo sul libro per uno sul dvd?

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