Diplomata alla Silvio D'Amico, e poi il cinema, la tv, il teatro. Un sorriso sincero e un grande talento, tra coesione professionale e applicazione attoriale. Tra i protagonisti di Rido perché ti amo, dolcissima commedia diretta (e interpretata) da Paolo Ruffini, c'è Barbara Venturato che, nel film, interpreta Amanda, rimasta fedele all'amore e al suo ragazzo, Leopoldo (Nicola Nocella), un pasticcere di fama mondiale. Stanno insieme da venticinque anni, ma quando manca una settimana alle nozze, Amanda riceve una chiamata inaspettata: l'Opéra di Parigi la vuole come coreografa. La ragazza vorrebbe portare con sé anche Leopoldo, ma lui non accetta e anzi annulla le nozze.
Tra promesse, promesse infrante e avventure romantiche, Amanda e Leopoldo proveranno a rimettere insieme i pezzi, proprio come si sono giurati quando erano bambini. Vedendo Rido perché ti amo viene fuori tutta la coesione e la passione del cast, come spiega Barbara Venturato nella nostra video intervista: "Il film ci ha fatto conoscere, ed è stato un regalo. Il primo a volerlo è stato Paolo Ruffini. È stato un onore condividere il set con delle persone divenute ormai amiche. Il ruolo della collettività è presente, e lo è stato anche fuori dalle riprese. Ho avuto accanto delle persone che non sono solo colleghi".
Rido perché ti amo: video intervista a Barbara Venturato
Nel cast di Rido perché ti amo, troviamo anche Daphne Scoccia, Giulia Provvedi, Claudio "Greg" Gregori, Enzo Garinei, Herbert Ballerina e, in una partecipazione speciale, anche Loretta Goggi. Un'alchimia creata da Paolo Ruffini grazie a delle lunghissime cene, come raccontato da Barbara Venturato: "Ci siamo ritrovati nel bel mezzo di cene lunghissime. La sceneggiatura esisteva, ma sono arrivata dopo la parte creativa. Attorno al tavolo leggevamo e aggiustavamo delle cose. Ero coinvolta e continuavamo a provare ovunque. Una volta, al ristorante!". Tra i temi del film, scritto da Ruffini insieme a Francesca Romana Massaro, Nicola Nocella e Max Croci, sicuramente la ricerca dell'amore: "Amore e felicità sono le finestre di questo film. Qualcosa che vuol dire molto, e ogni personaggio intraprende un viaggio personale verso l'amore. E poi c'è l'amore di chi il film lo ha fatto e pensato".
I dettagli che fanno la differenza
Ma se l'amore è l'ingrediente principale, Rido perché ti amo affronta anche le promesse, e le promesse che puntualmente finiamo per tradire: "Verso noi stessi abbiamo sempre un grado di giudizio severo", prosegue l'attrice, "come se ci rinnegassimo ogni giorno. Invece se solo rimanessimo fedeli al nostro istinto fanciullesco potremmo crescere senza snaturarci. Bisogna aver fiducia in noi, senza giudicarci troppo. Magari ritrovando una serenità che agevola le promesse che ci facciamo". Tra l'altro, come dice il film di Ruffini, sono i dettagli a fare la differenza: "Bisogna essere specifici. E bisogna dare importanza alle cose. Le cose piccole racchiudono il significato, la ricchezza di tutto. E ogni personaggio nel film è molto dettagliato. In fondo siamo unici, e dobbiamo avere cura dei nostri dettagli".
La verità è che non gli piaci abbastanza
Se Barbara Venturato scherza dicendo "Non ho ancora ben capito le dinamiche del mio lavoro. E da una parte è meglio così", non ha invece dubbi su quale sia la commedia romantica di riferimento: "La verità è che non gli piaci abbastanza! Ogni volta che è passa in tv lo rivedo...". Dunque, le chiediamo quale sia il suo primo ricordo che ha del cinema: "Non un film, ma ricordo il luogo, ossia la sala del mio paese, che ormai ha chiuso. Il cinema è un posto. E mi piace il cinema che mette in discussione il mio punto di vista. In genere amo le visioni genuine ed oneste...". A chiudere la nostra intervista, una riflessione che si aggancia a Rido perché ti amo. Ovvero: il nostro rapporto con il passato e con il nostro lato fanciullesco: "Cosa direbbe la me bambina?", conclude Barbara Venturato, "sarebbe confusa ed emozionata, ma probabilmente felice..."