Redcon-1 - Army of the Dead, la recensione: zombi, soldati e sangue, all'insegna dell'esagerazione

La recensione di Redcon-1 - Army of the Dead: lo zombi movie di Chee Keong Cheung, disponibile grazie alla recente uscita homevideo, esagera nelle infinite e lunghe battaglie tra violenza e sangue, perdendo di vista la storia.

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Redcon-1 - Army of the Dead: una scena del film

Innanzitutto un'avvertenza prima di passare alla recensione di Redcon-1 - Army of the Dead: il film britannico di Chee Keong Cheung, che è del 2018 e che ora finalmente è disponibile grazie all'uscita homevideo targata Koch Media, non va confuso con il recentissimo Army of the Dead di Zack Snyder, uscito a maggio su Netflix. Anche qui comunque siamo nell'ambito dell'action condito da tanti zombi, ma il risultato è decisamente diverso, anche se gli amanti del genere troveranno qualche spunto per non restare del tutto delusi.

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Redcon-1 - Army of the Dead: una scena del film

In missione nel territorio infestato dagli zombi

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Redcon-1 - Army of the Dead: una scena del film

In Redcon-1 - Army of the dead, una squadra d'elite perfettamente addestrata e guidata dal capitano Stanton, riceve una missione precisa: recuperare uno scienziato da una zona inglese di quarantena dove ormai imperversano delle creature letali, zombi creati da un virus genetico frutto di un esperimento governativo che intendeva creare una sorta di super soldato. Lo scienziato, infatti, grazie alla conoscenza del virus e agli esperimenti condotti, è un elemento chiave per la salvezza dell'umanità e pertanto è da portare assolutamente in salvo. Ma la missione dei soldati delle forze speciali in un territorio infestato dai non morti, si rivela piena non solo di insidie per le orde di fameliche creature, ma anche di spiacevoli sorprese sulla realtà degli ordini ricevuti. E le perdite saranno ingenti.

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Battaglie infinite ed estenuanti: il troppo storpia

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Redcon-1 - Army of the Dead: una scena del film

La prima parola che viene in mente dopo aver visto Redcon-1 - Army of the Dead è esagerazione. Forse preso dalla smania di dimostrare qualcosa di diverso rispetto al canovaccio tipico del genere, Chee Keong Cheung si fa un po' prendere la mano ed esagera in infinite ed estenuanti battaglie corpo a corpo, minestroni di zombi vari, esibizioni di arti marziali e sparatorie interminabili, dimenticando a lungo storia e sceneggiatura.

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Redcon-1 - Army of the Dead: una scena del film

Il regista ci mette sicuramente passione per la materia e voglia di inventarsi qualcosa di nuovo, ma va spesso sopra le righe andando perfino oltre quello che un appassionato di horror o di zombi-movie si aspetta da un prodotto del genere. Interessanti le atmosfere cupe in cui si svolge la vicenda, apprezzabile perfino qualche trovata nel bizzarro comportamento di alcuni non morti, ma l'accumulo bulimico di violenza, attacchi, ululati e schizzi di sangue, finisce alla lunga per stancare. Tanto che l'impressione è di trovarsi in uno di quei videogame sparatutto.

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Redcon-1 - Army of the Dead: una scena del film

Tra lungaggini, incongruenze e flashback inutili

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Redcon-1 - Army of the Dead: una scena del film

Non è di certo originale nemmeno la storia dell'esperimento per creare soldati invincibili che finisce male, come di già visto è la sensazione data dagli zombi, come spesso accade lenti, voraci e poco svegli, anche se dediti talvolta a qualche attività decisamente curiosa. Ma il poco che c'è di buono (anche qualche effetto speciale e un discreto lavoro di fotografia) annega nelle battaglie che come detto si trascinano a lungo "regalando" allo spettatore una mezz'ora inutile di troppo nella durata del film, che rasenta le due ore.

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Redcon-1 - Army of the Dead: una scena del film

Tra l'altro i soldati hanno un tempo limitato per portare a termine la missione, perché poi la zona verrà completamente distrutta, il problema è che non sembrano curarsene troppo, anzi troveranno il modo di perdere tempo scontrandosi anche con altre bande di umani non infettati, che però come sempre in queste situazioni di emergenza spuntano come funghi per sfogare le proprie frustrazioni in rabbia e violenza. E comportamenti davvero inspiegabili, se non idioti, dei protagonisti, insieme ad altre incongruenze, non aiutano la causa del film. Dulcis in fundo, si fa per dire, a peggiorare la situazione un montaggio che ricorre troppo spesso a flashback quantomai inutili e forzati.

Conclusioni

Come si sarà capito dalla recensione di Redcon-1 - Army of the Dead, il film di Chee Keong Cheung resta distante dai migliori zombi movie, trascura troppo la storia e la sceneggiatura per dedicarsi a interminabili e alla fine stancanti battaglie corpo a corpo, tra sparatorie e orde fameliche di non morti di cui a volte la fine è quasi un sollievo. I retroscena della missione con relativi colpi di scena non sarebbero neppure malvagi, come qualche effetto speciale, ma annegano tra incongruenze, lungaggini e flashback inutili

Movieplayer.it
2.0/5
Voto medio
4.0/5

Perché ci piace

  • Qualche effetto speciale e la violenza senza freni.
  • Il retroscena della missione ha qualche spunto interessante.

Cosa non va

  • Le battaglie con gli zombi sono lunghe e alla fine risultano ripetitive ed estenuanti.
  • A furia di battaglie continue, si perde di vista la storia.
  • I flashback sono inutili e forzati.
  • Il film dura almeno mezz’ora di troppo.