Recensione Summer '82 when Zappa came to Sicily (2013)

Nell'accogliere in Sicilia la famiglia dell'artista, Salvo Cuccia ricostruisce a trent'anni di distanza il viaggio ed il concerto di Frank Zappa a Palermo del luglio del 1982.

Ricordo di un'estate

Era l'estate del 1982 quando Salvo Cuccia si mise in viaggio col padre dal profondo nord, dove stava svolgendo il servizio di leva, alla volta della natale Sicilia per raggiungere Palermo ed assistere al concerto del suo idolo musicale: Frank Zappa.
Cuccia non arrivò in tempo per assistere a quel concerto, ma ne ha custodito gelosamente il biglietto per tutti questi anni ed è da quel prezioso cimelio che è ripartito quando trent'anni dopo ha deciso di realizzare un documentario sull'argomento con Summer '82 when Zappa came to Sicily.

Autore di documentari e video arte, Cuccia si è messo al lavoro per affrontare quell'evento da più punti di vista: ha incontrato Massimo Bassoli, amico italiano e biografo di Zappa e presente quella sera sul palco, l'artista Tanino Liberatore che ha realizzato la copertina dell'album tratto da quel live, The Man from Utopia, ed accolto in Sicilia la famiglia del cantante (la moglie Gail ed i figli Moon, con la figlia Mathilda, Diva e Dweezil, con la moglie Megan), per condurla nei luoghi d'origine dei loro antenati.
Da una parte Cuccia segue il viaggio degli Zappa, la visita a Partinico e l'incontro con altri parenti dei loro antenati, dall'altra ricostruisce il viaggio di Frank di trent'anni prima, il concerto ed i problemi di ordine pubblico che si verificarono nel mentre. Parallelamente traccia un quadro sommario della Sicilia e di Palermo di quei giorni, tra la festa di Santa Rosalia, gli omicidi di mafia e gli strascichi dei festeggiamenti per i mondiali di calcio vinto.
È in quest'alternanza che il cuore del film sembra perdersi, in una mancanza di equilibrio che rende disomogeneo il racconto: troppo spazio viene dato ad aspetti marginali mentre si sorvola soltanto su altri elementi di quel lontano 14 luglio.
Diversi fili che conpongono un quadro interessante, ma non sempre a fuoco, che ha tra i suoi fini principali anche quello di ricordare il padre di Cuccia, che con il regista compì quel lungo viaggio per poi morire pochi mesi dopo.
Un quadro interessante in cui la figura di Frank Zappa, come individuo ed immenso artista, appare, per scelta, solo a tratti, ma quando lo fa la sua presenza è tale da togliere vigore a tutto il resto.

Movieplayer.it

3.0/5