Justin che fece l'impresa
La vicenda raccontata nel cartoon Justin e i cavalieri valorosi va a recuperare le dinamiche classiche della fiaba: la figura del cavaliere, quella del drago da combattere e quella della principessa da salvare. Dinamiche elementari che non potevano non avere come sfondo una dimensione medievale con tanto di monaci, maghi e taverne in cui rifocillarsi. Su questo canovaccio la Dreamworks ad esempio ha costruito una saga come Shrek, aggiornando e spiazzando le aspettative con una serie di ribaltamenti di cliché, a partire per l'appunto dal suo protagonista.
Non era però questa l'ambizione di Justin e i cavalieri valorosi, quanto quella di partire da un retroterra sicuro come la "tradizionalità" del racconto - lanciando qua e là qualche timido aggiornamento (la taverna con dei tratti da fast food) - per poter puntare decisamente alla vera ambizione: quella produttiva.
Realizzato con 30 milioni di dollari, infatti, Justin e i cavalieri valorosi è il tentativo da parte del mondo dell'animazione spagnola di lanciarsi in maniera decisa sul mercato internazionale. Un tentativo per certi versi simile a quello che sta provando a fare in Italia Iginio Straffi con il suo studio Rainbow, ma che ancora una volta è la testimonianza di come il cinema europeo, da Luc Besson in giù (basti pensare alla sua saga dei Minimei), non può puntare all'eccellenza tecnico-produttiva delle major hollywoodiane. Laddove infatti si rinuncia all'inventività, all'originalità del racconto e/o del tratto disegnato o a qualsiasi accenno di artigianalità, ecco che arriva un film come Justin e i cavalieri valorosi, completamente realizzato al computer, con i volti dei personaggi quasi privi di espressività e con il movimento reso in maniera meccanica e non fluida (basti vedere in tal senso quella che dovrebbe essere la fluente chioma canuta dell'anziano cavaliere cattivo e che invece appare come una specie di blocco di granito).


Continuando di questo passo e proseguendo imperterriti su questo terreno di produttività sfarzosa, la sfida con Hollywood è destinata ad essere rimandata ad libitum.
Movieplayer.it
2.0/5