Ogni storia ha bisogno di antagonisti all'altezza e per Ready Player One, tratto dall'omonimo romanzo di Ernest Cline, nelle sale italiane dal 28 marzo, Steven Spielberg ha scelto due attori dal grande fascino per i ruoli di Nolan Sorrento e F'Nale, rispettivamente CEO della Innovative Online Industries, alias IOI, società che cerca di impadronirsi di Oasis, realtà virtuale creata da James Halliday (Mark Rylance), per fare il più grande colpo economico della storia, e il suo braccio destro: Ben Mendelsohn e Hannah John-Kamen.
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L'attore australiano ci sta prendendo gusto con i "cattivi", dopo aver interpretato Krennic in Rogue One: A Star Wars Story (e forse non è un caso: vista la scarsità di riferimenti palesi a Star Wars, l'attore potrebbe essere stato scelto da Spielberg come "easter egg" umano): il suo Sorrento ha il sorriso sornione e l'impostazione da uomo d'affari, mentre F'Nale è maestosa e molto determinata.
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La coppia cerca prima di attirare dalla propria parte e poi di fermare Wade Watts (Tye Sheridan), alias Parzival, ragazzo che, grazie alla sua sola conoscenza della cultura pop anni '80, riesce a trovare la prima chiave della caccia al tesoro inaugurata da Halliday dopo la sua morte: chi riuscirà a trovare, risolvendo enigmi e indovinelli, tre chiavi, una di rame, una di giada e una di cristallo, diventerà l'unico erede del genio dell'informatica e quindi proprietario di Oasis.
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Anche i cattivi hanno un cuore e amano E.T.
Abbiamo incontrato i due attori a Londra, all'anteprima europea di Ready Player One, dove si sono dimostrati felicissimi di aver potuto realizzare un sogno: lavorare con il regista di E.T. L'Extraterrestre, il film che ha cambiato loro la vita da bambini: "Vederlo da giovane è stato bellissimo: mi ricordo quando è uscito, l'ho visto al cinema" ci ha detto Mendelsohn, mentre John-Kamen: "Anche per me il film che mi ha cambiato la vita è stato E.T.: ce ne sono molti tra cui scegliere, ma E.T. è come un amico immaginario, è l'immaginazione di un bambino. C'è spirito d'avventura e come pubblico ti senti parte di essa: è così invitante. È un'abilità speciale di Steven Spielberg quella di farti sentire lì: mi sentivo così quando, crescendo, guardavo i suoi film e le sue serie".
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L'importanza di avere delle passioni
Nel film Wade/Parzival riesce a trovare il primo indizio grazie alla sua passione per il cinema, i videogiochi, i fumetti e le serie tv. Anche per l'attrice inglese avere una passione che riempia la vita è fondamentale: "Devi avere qualcosa che, magari non necessariamente ti ispiri, o ti faccia andare avanti, ma che sia fonte di gioia: una passione è la cosa più felice che ci sia, è qualcosa che tutti dovrebbero provare. È una sensazione bellissima".
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