Nel 2045 la Terra è ridotta a una discarica di rottami, le persone hanno perso interesse per la realtà e l'unica cosa che conta è il proprio avatar in Oasis, realtà virtuale nata dalla mente di James Halliday (Mark Rylance), genio dell'informatica che ha creato un software il cui controllo permette di possedere la chiave del futuro.
Alla morte di Halliday, comincia una vera e propria caccia al tesoro per il possesso di Oasis: chi, risolvendo indovinelli grazie a una conoscenza profonda della cultura pop anni '80, quella in cui è cresciuto il creatore del software, riuscirà a trovare tre chiavi, una di rame, una di giada e una di cristallo, diventerà anche l'unico proprietario di Oasis.
Tratto dall'omonimo romanzo di Ernest Cline, Ready Player One, nelle sale italiane dal 28 marzo, è la nuova incredibile creatura di Steven Spielberg, che non si limita semplicemente a citare con la cultura anni '80, ma ci gioca sapientemente, essendo una delle persone che l'ha plasmata.
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L'importanza di seguire le proprie passioni
Ne sono consapevoli Win Morisaki e Philip Zhao, i giovani interpreti di Daito e Shoto, alleati del protagonista Wade Watts, alias Parzival, interpretato da Tye Sheridan: "Il mio pensiero felice ora è sapere che sono in un film di Spielberg!" ci ha detto Zhao a Londra, all'anteprima europea del film, subito seguito dal collega: "Ricordo che sul set, stavamo girando una scena e Steven mi ha detto: Win, è quello che voglio! È perfetta, è proprio quello che voglio! Sarà bella sullo schermo! Sono stato così felice di sentirmelo dire".
Gli attori sono pieni di entusiasmo, cosa che li accomuna ai loro personaggi: "La passione è fondamentale, soprattutto quando vuoi fare una cosa: se lo vuoi, ti ci dedichi totalmente" ci ha detto convinto Zhao, molto sicuro di sé nonostante la giovanissima età, mentre Morisaki, che in Giappone sta diventando una pop star, ha continuato: "Amo cantare e ballare: quando ho tempo libero canto e ballo da solo, suono la chitarra e il pianoforte. Ogni volta che ho tempo mi esercito: è per questo che sono bravo a cantare".
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