Il vegano Salvo (Enrico Lo Verso) e il sanguigno Vito (Tony Sperandeo) sono i due scagnozzi di Don Costabile (Mario Pupella), boss mafioso che in punto di morte desidera conoscere il figlio mai visto per lasciargli in eredità le tradizioni criminali e gli affari di famiglia prima di passare a miglior vita. La coppia agli antipodi, insieme al fidato Avvocato Greco (Ninni Bruschetta), curatore di lunga data dei conti del boss, si ritrova così a dover preparare il figlio ritrovato Leone (Herbert Ballerina), giovane uomo dai tratti fanciulleschi, per un'importante incontro con gli altri esponenti mafiosi che decreteranno il nuovo Capo dei Capi. Una sfida impossibile da gestire per i tre alle prese con un boss inconsapevole che, nonostante o grazie alla sua ingenuità riesce sempre a tirarsi fuori dalle situazioni più delicate e pericolose.
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Abbiamo incontrato a Roma, per la presentazione stampa del film, Enrico Lo Verso, Ninni Bruschetta e Tony Sperandeo, co- protagonisti di Quel bravo ragazzo, quarto lungometraggio firmato da Enrico Lando, dopo I soliti idioti, I 2 soliti idioti e Amici come noi, che segna l'esordio da protagonista sul grande schermo di Herbert Ballerina. Ci hanno raccontato le loro discordanti visioni sulla preparazione attoriale e della divertente fase di lettura del copione precedente alle riprese del film.
Enrico Lo Verso, Ninni Bruschetta e Tony Sperandeo parlano di Quel Bravo Ragazzo: