Recensione di Qualcuno salvi il Natale: il film che solo il Santa Claus di Kurt Russel poteva salvare

La recensione di Qualcuno salvi il Natale: il nuovo film di Natale targato Netflix con un inaspettato Kurt Russel nei panni di Santa Claus.

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Qualcuno salvi il Natale: Darby Camp in una scena del film

Le festività si avvicinano e Netflix ha deciso di arricchire il suo catalogo producendo quattro nuovi film natalizi, genere che riscuote successo solo in questo particolare periodo dell'anno. Se le commedie romantiche per ragazze(Un principe a Natale 2 e Nei panni di una principessa) e il suo primo cinepanettone (Natale a 5 stelle) possono accontentare solo una certa fascia di pubblico, Netflix decide di puntare sugli spettatori più giovani, principali consumatori di questo tipo di pellicole, con Qualcuno salvi il Natale. Questo film, tra un cliché zuccheroso e l'altro, avrebbe tutte le caratteristiche per diventare un imperdibile del genere, peccato però che il pubblico conosca bene i classici a cui direttamente si ispira, da Mamma ho perso l'aereo a Miracolo nella 34ª strada, e che quindi ne risulti solo una copia meno riuscita.

In un film dalle premesse viste e riviste e dai pochi colpi di scena, nessuno di noi si aspettava però l'entrata in scena di un Santa Claus molto particolare, interpretato da un Kurt Russel in splendida forma, che risolleva decisamente la situazione: rude ma affascinante, rappresentato come una mezza via tra MacReady (il personaggio di Russel in La Cosa) ed un più attempato John Snow, questo Babbo Natale divertente ed inaspettato è quanto di meglio potesse capitare ad una pellicola altrimenti insignificante.

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Un'avventura memorabile durante la vigilia di Natale

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Qualcuno salvi il Natale: Oliver Hudson, Kimberly Williams-Paisley, Darby Camp, Judah Lewis in una scena del film

Qualcuno salvi il Natale, prodotto dal veterano dei film per ragazzi Chris Columbus, si svolge, come nella migliore tradizione delle storie di Natale, durante la notte della vigilia: i fratelli Kate e Teddy Pierce, che non riescono più ad amare le festività dalla tragica morte del padre, si ritrovano a filmare l'arrivo di Babbo Natale e a seguirlo a sua insaputa sulla sua magica (e molto più tecnologica di quanto ci ricordavamo) slitta. Colto di sorpresa dai due mentre è in volo, Santa Claus perde, insieme al cappello e al sacco contenente i regali per tutti i bambini del mondo, il controllo della slitta: i tre, dopo essere precipitati in un innevata Chicago, sono quindi costretti a cercare insieme le renne fuggite e gli oggetti dispersi, lottando contro il tempo per salvare il Natale. Dopo numerose peripezie, oltre ad aiutare Santa Claus a portare a termine in tempo le sue importantissime consegne, Kate e Teddy ritroveranno l'affetto che prima li univa e torneranno a credere nella magia del Natale.

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Un Babbo Natale che non ci scorderemo facilmente

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Qualcuno salvi il Natale: Kurt Russell in una scena del film

Tra tutti i personaggi quello a restarci più impresso è senza dubbio Babbo Natale, qui completamente diverso dall'immagine del rubicondo vecchietto a cui siamo stati abituati (lui stesso si lamenta spesso durante il film di essere sempre rappresentato come un anziano in sovrappeso): le scene che lo hanno per protagonista, pur essendo a volte fin troppo sopra le righe anche per una pellicola di questo genere, restano senza dubbio quelle più divertenti e piacevoli. Il personaggio interpretato da Kurt Russell riesce ad essere sempre affascinante e poco caricaturale, anche in momenti ridicoli come quello dello stacchetto musicale in prigione in cui, dopo aver arrangiato una band di delinquenti e prostitute, ce lo troviamo a cantare una versione blues di Santa Claus in back in town.

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Un film natalizio che sa di già visto

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Qualcuno salvi il Natale: Darby Camp e Judah Lewis in una scena del film

Tolto questo Santa Claus senza precedenti resta però un film costruito a tavolino per attirare il pubblico dei più giovani e che cita apertamente grandi successi del cinema per ragazzi. Dalle trappole in casa per catturare Babbo Natale in stile Mamma, ho perso l'aereo, diretto non a caso da Chris Columbus, all'esercito di elfi aiutanti simili un po' ai minion un po' ai gremlins, questo film risulta povero di sostanza e soprattutto di idee. Nemmeno dal punto di vista tecnico Qualcuno salvi il Natale riesce ad ottenere la sufficienza: il CGI con cui vengono realizzate le renne, gli elfi e le sequenze sulla slitta lascia molto a desiderare e non sembra quello di un film realizzato nel 2018 e che aveva il budget per permettersi Kurt Russel. Qualcuno salvi il Natale, pur distinguendosi da altri prodotti simili per la particolarità di certe scelte, non è altro che l'ennesimo film natalizio dalla trama estremamente semplice e poco originale.

Movieplayer.it

2.5/5