Prisma, Ludovico Bessegato: "Instagram permette di esasperare il sembrare qualcosa di diverso"

La nostra intervista al co-autore e regista Ludovico Bessegato e al protagonista Mattia Carrano, che interpreta i gemelli Marco e Andrea, per la serie Amazon Original Prisma, disponibile dal 21 settembre su Prime Video.

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Prima: Mattia Carrano in una scena

Sono tutti da scoprire i colori di Prisma su Prime Video, come i suoi protagonisti. È disponibile dal 21 settembre sulla piattaforma la nuova serie Amazon original co-ideata e diretta da Ludovico Bessegato e interpretata, nel doppio ruolo principale dei gemelli Marco e Andrea, uguali e diversissimi tra loro, dall'esordiente Mattia Carrano. Li abbiamo incontrati in occasione della presentazione romana ed ecco cosa ci hanno raccontato, tra il proprio rapporto coi social network e le tante identità che ci caratterizzano e compongono, facendo di noi come esseri umani più della somma delle nostre parti.

Prisma, la video intervista a Ludovico Bessegato e Mattia Carrano

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Imparare dai giovani

Questa serie, come Skam Italia e altre, ci vuole dire che la Generazione Z ha bisogno di essere ascoltata per essere compresa, perché non sono solo gli adulti che ci possono insegnare qualcosa, ma soprattutto il contrario, soprattutto oggi. A voi cosa hanno insegnato i vostri personaggi?

Prisma Mattia Carrano Locarno 2022
Prisma: Mattia Carrano a Locarno 2022

Ludovico Bessegato: I personaggi in Prisma, nascono tutti dal dialogo intenso che io e Alice abbiamo fatto in anni per arrivare a crearli. Quindi forse più dei personaggi, mi hanno insegnato le persone a cui questi personaggi sono ispirati. Mi hanno insegnato tantissimo. In particolare quello che abbiamo provato a trasporre a nostra volta nello show, ovvero il coraggio di essere qualcosa di diverso da quello che il mondo ci aveva insegnato, di uscire dagli schemi, esplorare la propria identità e mettersi in discussione. Non sentirsi vincolati dallo schematismo maschio/femmina, eterosessuale/bisessuale/omosessuale. È una generazione che di tutte queste categorie non se ne fa nulla, ma va oltre, e questo per me è stato molto interessante da osservare perché poi ha permesso anche a me di farmi delle domande. Non di darmi delle risposte, ma sicuramente di farmi delle domande, che però è la vera partenza della riflessione.

Mattia Carrano: Sicuramente mi sono posto anche io molte domande grazie a Prisma, che non mi ero mai posto, perché non mi ero mai trovato in determinate situazioni nella mia vita. Mi ha portato tante cose, dalla più "stupida" per così dire, ovvero questo lavoro. Io prima di Prisma non avevo fatto nessuna esperienza di set nella mia vita, e mi ha portato un gran bel bagaglio.

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Prisma e l'identità sui social network

Marco in un episodio dice "Io non uso i social", che sembra quasi anacronistico per un adolescente oggi. Secondo voi noi abbiamo una nostra identità fuori dai social e una su di essi, o stiamo provando ad abbinarle se non addirittura farle coincidere?

Prisma Mattia Carrano Chiara Bordi
Prisma: Mattia Carrano e Chiara Bordi in una scena

Mattia Carrano: Io penso che ogni persona li usa a modo proprio. C'è chi li utilizza di più e chi meno. Io stesso non li uso moltissimo. Non mi sembra strano, personalmente, che Marco non li usi, perché non gli piace quel mondo, preferisce le cose "vere". Non dico quel mondo di falsità, perché non lo è, ma un mondo in cui ognuno fa vedere quello che sceglie di far vedere. Penso che è giusto che ognuno di noi li utilizzi come meglio crede.

Ludovico Bessegato: È una riflessione molto estesa e molto interessante. Mi verrebbe da dire che è così, che le persone hanno due identità: quella "reale" e quella di Instagram. Ma anche in questo caso come far coincidere la persona che si sveglia la mattina e fa colazione con sua madre, con me in questo momento, sono molto diverso. Fisicamente come postura, forse anche qui sto interpretando, sto recitando. Quindi secondo me Instagram non è altro che uno strumento che ci permette di esasperare quel tentativo quotidiano che facciamo tutti di sembrare qualcosa di diverso. Quindi non parlerei di un fenomeno esterno, piuttosto direi che l'essere umano è alla costante ricerca di una proiezione di sé che non appartiene necessariamente a sé. Chi siamo veramente, la nostra proiezione che ad un certo punto si invera quotidianamente o quella parte di noi che non vede nessuno? Chi lo sa. Prisma investiga in parte proprio questi aspetti.

La forza della musica in Prisma

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Prisma: un primo piano di Mattia Carraro

Una canzone o una battuta della serie che per voi dice Prisma?

Ludovico Bessegato: Ci sono 70 canzoni nella colonna sonora di Prisma, sceglierne una sarebbe complicato.

Mattia Carrano: Una canzone che mi viene in mente è L'amour et la violence.

Ludovico Bessegato: È vero, sottoscrivo (ride).