Willem Dafoe è stato Gesù per Martin Scorsese in L'ultima tentazione di Cristo e ora interpreta un personaggio che si chiama God (dio) in Povere creature! di Yorgos Lanthimos, film premiato con il Leone d'Oro a Venezia 2023, dal 25 gennaio nelle sale italiane.
I punti di contatto tra i due personaggi però non sono molte: "Sono entrambi personaggi profondamente condizionati dalle circostanze in cui si trovano e sono entrambi empatici, ma la similitudine si ferma lì" dice a Roma, durante la presentazione del film alla stampa italiana.
God è uno scienziato dal volto sfigurato, che ricorda il dottor Frankenstein di Mary Shelley. È lui a creare Bella, la creatura dal corpo di donna adulta e cervello di neonata, interpretata da Emma Stone, sempre più lanciata verso il suo secondo Oscar come migliore attrice protagonista, dopo quello vinto per La La Land. L'attore, che ha appena ricevuto la sua stella sull'Hollywood Walk of Fame, ci rivela qualcosa in più sul film e sul suo personaggio in questa intervista.
Willem Dafoe e la stella sull'Hollywood Walk of Fame
Willem Dafoe ha ricevuto la sua stella sull'Hollywood Walk of Fame l'8 gennaio 2024. Ne è molto orgoglioso: "È stata una bellissima cerimonia: c'erano miei amici, registi, attori. Pedro Pascal e Patricia Arquette, con cui ho lavorato, che hanno fatto dei discorsi bellissimi. Mi sono veramente sentito parte di una comunità. Cosa che non capita spesso. La stella è un riconoscimento universale. Anche se è difficile accettare che quella mattonella mi sopravviverà!"
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Povere creature!: chi è God, il personaggio di Willem Dafoe
Willem Dafoe descrive così il suo personaggio in Povere Creature!: "Questa storia prende a piene mani da quella di Frankenstein, ma c'è una grandissima differenza: il mostro di Frankenstein alla fine è qualcosa che al suo creatore suscita repulsione, mentre nel caso del mio personaggio lo scienziato quasi si innamora della creatura. Lui le dà una seconda possibilità e dandola a lei la sta dando anche a se stesso. Il mio personaggio crede profondamente nella scienza e, anche se quello che fa può effettivamente sembrare non ortodosso ed etico, per lui è qualcosa di estremamente generoso, di positivo."
Povere creature!: com'è lavorare con Lanthimos
Com'è lavorare con Lanthimos? Per Dafoe l'esperienza sul suo set è stata entusiasmante: "Lanthimos crea un mondo e tu ci entri. Il testo di partenza è molto forte e lui ha preparato questo mondo molto forte in cui non ci ha dato indicazioni di regia. Lanthimos ti osserva e poi ti dà i necessari aggiustamenti. Emma è fantastica, eccezionale. Tutto è incentrato attorno a lei. Emma e Lanthimos hanno un rapporto molto stretto: lei ormai è la sua musa. È stato bellissimo vedere questo rapporto e recitare con lei sul set. Noi altri praticamente eravamo lì per dare sostegno a lei. La cosa bella è che non si comporta da diva: è una persona molto accessibile, di grandissimo talento. Siamo stati molto bene sul set tra noi attori. Lanthimos invece è una persona molto riservata, parla molto poco, e ti dà direzioni di regia stuzzicandoti, prendendoti in giro."
L'attore ha un'idea precisa di come deve essere la collaborazione tra attori e registi: "I registi per me sono estremamente importanti, perché, come attore, è fondamentale potersi affidare totalmente a una persona che abbia una visione forte. Mi piace molto avere a cha fare con autori che abbiano una visione molto chiara e forte, in grado di spiegartela. Così da poter cercare di raggiungerla, facendola tua. È soprattutto questo che mi piace del rapporto tra regista e attore. Non è necessario che sia qualcosa immediatamente comprensibile: deve essere qualcosa verso cui io possa muovermi, a cui dare vita ed energia. La vita interiore del personaggio a cui cerco di dare corpo."
Willem Dafoe: il padre era medico, come il suo personaggio
Interpretare un chirurgo per Dafoe è stata quasi una cosa sentimentale. Suo padre infatti era un medico, come ha raccontato a Roma: "Sono cresciuto vedendo strumenti chirurgici: accompagnavo mio padre nelle visite in ospedale. Quando ero adolescente ho fatto l'inserviente nella sua clinica. Quindi sono abituato ai laboratori, alla medicina, alla malattia. Il fatto che in questo film il mio personaggio sia un medico mi ha reso immediatamente più connesso al ruolo. È buffo: per la maggior parte delle persone l'idea di stare male o dover andare in ospedale è qualcosa che fa estremamente paura, invece per me è quasi come tornare in famiglia!"
Il trucco di Willem Dafoe in Povere creature!
Il trucco di Povere creature! è stato disegnato da Nadia Stacey, che si è ispirata ai quadri di Francis Bacon. Per Dafoe è stata una fase fondamentale nella costruzione del ruolo: " Il trucco per un attore è uno strumento importante: lavorare con una maschera sul viso ti consente di sparire nel personaggio. Ti permette di provare altri tipi di sentimenti, altri modi di essere. È veramente il nucleo del fare finta di essere qualcun altro. È comodo? No. Ne vale la pena? Per me assolutamente sì."
Willem Dafoe e il ruolo degli uomini nella società di oggi
Povere creature! mostra una donna che cerca in tutti i modi di rendersi indipendente da diverse figure maschili che vogliono controllarla. Qual è, secondo Willem Dafoe, il ruolo degli uomini nella società di oggi? "Gli uomini oggi devono saper ascoltare e avere un gran senso dell'umorismo! La rappresentazione degli uomini in questo film è di figure molto oppressive: sono sicuro che, nel vederlo, molti uomini si possano riconoscere in alcuni personaggi. Certamente nel film è rappresentata la capacità di resistenza delle donne dal punto di vista sessuale, molto più grande di quella degli uomini: e questa forse è una delle ragioni per cui gli uomini hanno fatto di tutto per tenere le donne sottomesse per così tanto tempo. Siamo in un'era in cui ci sono grandissimi cambiamenti, il pendolo oscilla continuamente e ora siamo in un momento di fortissimo cambiamento per quanto riguarda il ruolo delle donne. Onestamente non so se venti anni fa questo film sarebbe stato accolto come lo è stato oggi. Probabilmente no. Questo film racconta un processo di liberazione personale attiva e lo vediamo attraverso gli occhi di una donna."