Polite Society - Operazione matrimonio, la recensione: orgoglio, pregiudizio e kung fu

La recensione di Polite Society - Operazione Matrimonio: nel film, nelle sale italiane dal 14 giugno, si parla di matrimoni combinati, come nei romanzi di Jane Austen. Ma tutto viene raccontato in un'originale action comedy diretta da Nida Manzoor e prodotta da Working Title.

Polite Society - Operazione matrimonio, la recensione: orgoglio, pregiudizio e kung fu

"Sembri un personaggio di Jane Austen. Sposerai un Darcy ricco e idiota. Fa molto Ottocento". Lo dice chiaramente alla sorella che sta per sposarsi la giovane Ray, con la sua goffa grinta e quel musino delizioso, una ragazza inglese di origine pakistana. Come vi spiegheremo nella recensione di Polite Society - Operazione matrimonio, nelle sale italiane dal 14 giugno, si parla di matrimoni combinati, che nell'Ottocento erano la norma e oggi, quando ci sembrano una cosa assurda, lo sono ancora in certe comunità asiatiche, anche quando vivono in Occidente.

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Polite Society - Operazione Matrimonio: una scena del film

Tutto questo viene raccontato in un'originale action comedy diretta da Nida Manzoor e prodotta da quella Working Title che ci ha abituato alle grandi commedie sentimentali Made In Britain (da Quattro matrimoni e un funerale a Notting Hill) e che stavolta ci stupisce perché la solita storia di emancipazione di una giovane donna dalle tradizioni ingombranti della sua cultura, sfocia in un inaspettato action movie. La scelta è allo stesso tempo la forza e il limite del film: perché, è indubbio, ci si diverte e non ci si annoia un attimo. Ma, d'altro canto, con così tanta azione c'è meno spazio per i sentimenti e per approfondire i personaggi.

Questo matrimonio non s'ha da fare...

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Polite Society - Operazione Matrimonio: una scena del film

Siamo a Londra, nei quartieri della comunità pakistana: Ria Khan è una studentessa che ama le arti marziali, fa degli spassosi video in cui mostra le sue mosse, e sogna di diventare una stuntwoman famosa in tutto il mondo. È molto legata alla sorella maggiore, Lena. Anche lei ha un sogno, fare l'accademia d'arte e diventare un'artista visiva. Ma quando Lena rinuncia ai suoi sogni e fidanzandosi, il mondo di Ria viene sconvolto. Crede di dover salvare la sorella dalle catene del matrimonio nell'unica maniera che conosce...

Priya Kansara, da Bridgerton a Polite Society

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Polite Society - Operazione Matrimonio: una scena del film

Quel musino intelligente e impertinente che dà vita a Ria è Priya Kansara, che avevamo visto in Bridgerton. È lei una delle chiavi vincenti del film, con quel volto versatile, mobilissimo, espressivo. È perfetta perché è bella, come dev'essere la protagonista di una commedia sentimentale (anche se lo script non prevede che si innamori), ma sa essere anche molto buffa e goffa come vuole il suo ruolo e il tono di una commedia che svolta spesso verso lo slapstick e una comicità molto fisica. Polite Society - Operazione Matrimonio, infatti, vive sul sentimento del contrario: Rya vuole fare la stuntwoman ma è minuta, è maldestra, è una sorta di cartoon in carne ed ossa, un Gatto Silvestro o un Willy il Coyote. Accanto a lei, nel ruolo di Lena, c'è Ritu Arya, affascinante e magnetica, che abbiamo visto in The Umbrella Academy e Red Notice.

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Il punto di vista di Ria

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Polite Society - Operazione Matrimonio: una scena del film

Questo matrimonio non s'ha da fare, né domani né mai. È dal punto di vista di Ria che vediamo la storia, ed è normale che siamo portati a parteggiare per lei, ad essere davvero convinti che il matrimonio di Lena sia sbagliato. Ma poi ci viene un dubbio. E se Ria fosse semplicemente gelosa, se fosse egoista, se volesse che il sogno della sorella non si interrompa perché non vuole che, un giorno, sia interrotto il suo? La sceneggiatura su questo punto ci tiene sulle spine, ci fa arrivare anche i lati negativi di Ria, fino a una risposta finale che ci dà una risposta, ma non dirime del tutto i dubbi che abbiamo sulla protagonista.

Piacerebbe a Tarantino

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Polite Society - Operazione Matrimonio: una scena del film

Polite Society è una commedia che parte da basi reali per svoltare spesso sull'irreale, l'iperbolico, l'esagerato. Guardate ad esempio i titoli in sovraimpressione, come nei film di kung fu asiatici (un particolare che piacerebbe a Tarantino) che appaiono nei momenti in cui Ria combatte. O l'incredibile litigata tra le due sorelle, momento catfight (sì, anche questo piacerebbe a Tarantino), chiaramente sopra le righe, così violenta da distruggere le loro stanze. Questo continuo ricorso all'irreale diverte ma, allo stesso tempo, fa uscire un po' dal film lo spettatore, che finisce per credere che quello a cui sta assistendo sia una grande presa in giro. È un film che punta molto sulle situazioni e sugli attori, ma non cura molto la confezione, la regia e la fotografia.

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Polite Society - Operazione Matrimonio: una scena del film

East Is East...

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Polite Society - Operazione Matrimonio: una scena del film

Il cinema inglese non è nuovo a commedie sentimentali che raccontano la vita dei giovani inglesi di origini asiatiche e il conflitto tra la tradizione e la modernità, tra le loro passioni e le aspettative delle famiglie. Pensiamo a East is East, Sognando Beckham, Blinded By The Light e al recente What's Love?, che raccontava proprio il matrimonio visto da due coetanei, uno di origine asiatica e una di origine anglosassone. Polite Society arriva dopo questi film e si discosta un po' da tutti loro: è meno sognante, è più fisico, meno sentimentale e più comico. Questo, come detto, è la sua forza e il suo limite. È orgoglio, pregiudizio e kung fu.

Conclusioni

Nella recensione di Polite Society - Operazione matrimonio vi abbiamo parlato di un film che stupisce perché la storia di emancipazione di una giovane donna dalle tradizioni ingombranti della sua cultura sfocia in un inaspettato action movie. La scelta è allo stesso tempo la forza e il limite del film. Perché ci si diverte e non ci si annoia un attimo, ma con così tanta azione c’è meno spazio per i sentimenti e per approfondire i personaggi.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • L'idea di raccontare una storia di matrimoni combinati ed emancipazione femminile come un action movie.
  • I volti delle protagoniste, Priya Kansara e Ritu Arya.
  • Il carattere di commedia d'azione fa sì che non ci si annoi un attimo...

Cosa non va

  • ... ma d'altro canto non permette un approfondimento dei personaggi.
  • Il fatto che si ricorra all'esagerazione rischia di far uscire lo spettatore dalla storia.
  • La fotografia e la regia non sono molto curate.