"Il Napolifilmfestival mi sembra la sede ideale da candidare come casa dei Cento Autori". Così Michele Placido conclude a sorpresa la conferenza stampa nella quale ha illustrato tutti i suoi prossimi impegni, in primis la fiction su Aldo Moro prodotta da Pietro Valsecchi, che lo vedrà protagonista: "Quella di Maccarelli e Piccolo è un'ottima sceneggiatura, una ricostruzione più fedele della cronaca del tempo rispetto a quelle di Bellocchio, Ferrara e Martinelli, e la mia interpretazione non prescinderà dalla personalità profondamente cattolica di Aldo Moro".
Il personaggio di Moro è in antitesi con quello di Provenzano, a cui Placido darà volto in un'altra fiction tv diretta da Marco Risi: "Mi diverte l'idea di interpretare un personaggio così misterioso, tutto quello che sappiamo di lui è stato ricavato dai pizzini. E' una sorta di papa nero, che fedele all'etica mafio-siciliana tiene in mano un potere enorme, organizzando crimini spietati citando la Bibbia. Ne verrà fuori un personaggio per certi versi seducente: è inevitabile quando si fa il ritratto di un personaggio di potere".
Michele Placido è attualmente impegnato insieme ad Angelo Pasquini e Doriana Leondeff anche nella scrittura del suo prossimo film da regista, Il grande sogno: un film sul '68 che "parte dall'occupazione della facoltà di architettura Valle Giulia a Roma ma che amplierà lo sguardo a tutto ciò che accadde nel mondo in quell'anno". Il primo ciak è previsto per il 1 marzo 2008, in occasione del quarantennale dal giorno dell'occupazione dell'università romana. Placido aggiunge: "Come protagonista avevamo pensato inizialmente a Riccardo Scamarcio, ma potrebbe essere anche Elio Germano ad interpretare il poliziotto infiltrato tra gli studenti".
L'attore di origini pugliesi questa estate sarà anche impegnato a teatro con Albertazzi, in una rivisitazione del Satyricon di Petronio, nel quale interpreterà un Trimalcione dall'accento napoletano, e che potrebbe andare in scena a Pompei.
Infine Placido interpreterà un Papa nel prossimo film dei Vanzina, 2061, una sorta di Armata Brancaleone del futuro, con protagonista Diego Abatantuono nei panni di un cardinale: "Per me lavorare con i Vanzina è un punto di arrivo, hanno un loro pubblico popolare; del resto anche nell'antica Grecia oltre al teatro colto c'era la commediaccia, e aveva altrettanta dignità".