Pacific Rim: La zona oscura 2, la recensione: ritorno nell’Australia dominata dai Kaiju

La nostra recensione di Pacific Rim: La zona oscura 2, seconda stagione dell'anime di Netflix disponibile dal 19 aprile 2022, che ci riporta nel continente australiano dominato dai mostri.

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Pacific Rim: La zona oscura - uno Jaeger in azione

A poco più di un anno dall'uscita della prima stagione, arriva finalmente questa recensione di Pacific Rim - La zona oscura 2, sette nuovi attesissimi episodi che vanno a completare una storia che aveva avuto il preciso compito di ampliare il suggestivo mondo di Pacific Rim creato da Guillermo Del Toro. Disponibile su Netflix dal 19 aprile 2022, Pacific Rim: La zona oscura riporta su schermo l'irresistibile combo mostri e robottoni, promettendo tanta azione e combattimenti mozzafiato. Per rinfrescare un po' la memoria vi ricordiamo che le vicende della serie si svolgono in Australia, una terra ormai quasi interamente devastata dai Kaiju dove i pochi esseri umani superstiti cercano in tutti i modi di sopravvivere. Tra questi Taylor e Hayley, due fratelli adolescenti che cercano in tutti i modi di raggiungere, grazie al loro Jager, la base di Sydney dove sperano di trovare la salvezza. Insieme a loro Mei, una ragazza a cui sono stati portati via i ricordi del passato e Boy, un ragazzino ritrovato in un laboratorio distrutto e che non sembra essere totalmente umano.

La trama continua

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Pacific Rim: La zona oscura - un'immagine della seconda stagione

Ritroviamo Taylor, Hayley, Mei e Boy proprio lì dove li avevamo lasciati al termine della prima stagione, in una città devastata dallo scontro con i Kaiju durante il quale Boy, con grande sorpresa di tutti, si è rivelato essere esso stesso simile a quei mostri che hanno devastato il continente. Ancora confusi dalla rivelazione, i ragazzi non sanno cosa fare, solo Hayley sembra convinta della bontà di Boy e fa di tutto per recuperarlo e convincerlo a unirsi al gruppo. Il ragazzino, però, nel frattempo mentre cerca di eliminare una serie di squartatori che li minacciano ha un brutto incontro con La Sorellanza, un gruppo di donne la cui identità è celata da delle maschere, che sembra adorare i Kaiju. Le loro intenzioni sono oscure e nel tentativo forse di rapire Boy lo feriscono con un parassita in grado di uccidere persino i temibili mostri. Taylor e Mei, spinti da Hayley cercheranno così di fuggire dalla città in cerca di un luogo dove poter curare il misterioso ragazzo.

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Pochi episodi?

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Pacific Rim: La zona oscura - un combattimento della seconda stagione

È stato praticamente impossibile non raffrontare questa seconda stagione con la precedente: i nuovi episodi hanno il difficile compito di riprendere la storia proprio lì dove si era interrotta, un momento difficile e di crisi per i protagonisti che hanno appena scoperto la vera identità di Boy e che sono estremamente confusi sul da farsi. Il ragazzino diventa così centro di queste nuove vicende, motore unico di una narrazione che, purtroppo, procede in modo piuttosto asimmetrico. Nello spostare buona parte dell'attenzione sul misterioso componente del gruppo, viene lasciato il resto un po' troppo sullo sfondo. Ovviamente non vi elencheremo le singole storyline che non ci hanno pienamente convinto per non fare spoiler, ma possiamo comunque dirvi che diverse delle vicende e dei personaggi conosciuti nella stagione 1 vengono risolti in modo piuttosto frettoloso, a scapito del giusto impatto emotivo che erano destinati a suscitare. La nuova stagione, come la precedente, è composta di sette episodi, forse troppo pochi per finire di raccontare in modo completo le avventure di Taylor, Hayley, Mei e Boy, personaggi a cui lo spettatore inevitabilmente si è affezionato e che ora vengono anch'essi travolti dalla storia senza garantirgli il necessario approfondimento.

Un mondo che ha tanto da raccontare

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Pacific Rim: La zona oscura - una scena della seconda stagione

Quello che continua a convincerci, invece, è il world building, non solo quello di base costruito da Guillermo Del Toro, ma anche quello proprio della serie che espande in maniera intelligente un mondo dalle mille ispirazioni. Il continente australiano dominato dai Kaiju rimane teatro convincente per le vicende: Le sterminate lande desertiche, i canyon impervi e le città in rovina sono ambientazioni suggestive e interessanti in cui le vicende possono svolgersi in modo coerente e credibile, così i paesaggi diventano protagonisti, parti attive della storia con le loro asperità e caratteristiche. Al netto delle due stagioni Pacific Rim: La zona oscura non ci è dispiaciuta e continuiamo a consigliarla a tutti gli appassionati di mecha e mostri giganteschi vissuti a pane Godzilla fin dall'infanzia; non sappiamo se ci sarà un seguito, considerando che le vicende dei quattro ragazzi sembrerebbero aver trovato una conclusione (lasciamo a voi il giudizio se soddisfacente o meno), ma di sicuro il mondo di Pacific Rim ha ancora tanto da mostrarci e da raccontare e noi, avari affamati di queste storie, ovviamente ne vorremmo ancora.

Conclusioni

Per riassumere questa recensione di Pacific Rim: La zona oscura 2 possiamo affermare come questi nuovi episodi sembrano avere il preciso scopo di concludere le vicende, peccato che nel farlo ci sarebbe voluto qualche episodio in più per garantire il giusto approfondimento e impatto emotivo alle varie storyline introdotte. Si riconfermano ottime le ambientazioni, con il continente australiano quasi parte attiva nelle vicende narrate.

Movieplayer.it
3.0/5

Perché ci piace

  • Le ambientazioni suggestive, perfetto teatro per la storia.
  • Il mondo di Pacific Rim che appassiona e sembra aver ancora tanto da dire.
  • Le vicende dei quattro ragazzi che sembrano concludersi…

Cosa non va

  • … anche se in modo frettoloso, avremmo preferito qualche episodio in più