Operation Napoleon, la recensione: un thriller cospirativo su una verità sepolta

La recensione di Operation Napoleon, film dove il ritrovamento del relitto di un aereo nazista in un ghiacciaio islandese scatena una forsennata ricerca da parte della CIA e non solo. Su Rai4 e RaiPlay.

Operation Napoleon, la recensione: un thriller cospirativo su una verità sepolta

Kristín, brillante avvocatessa, riceve una chiamata dal fratello che si trova insieme a due amici sul Vatnajökull, un'immensa cappa di ghiaccio situata nell'Islanda sudorientale. Lì il gruppo si è imbattuto nel relitto di un aereo che porta l'effigie nazista, schiantatosi con ogni probabilità durante la Seconda Guerra Mondiale e poi mai ritrovato. Poco dopo i ragazzi vengono presi di mira e uccisi a sangue freddo da qualcuno che lavora per conto della CIA, e il fratello della protagonista è il solo a riuscire a scappare, salvo essere catturato poco dopo.

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Operation Napoleon: la protagonista Vivian Ólafsdóttir

Come vi raccontiamo nella recensione di Operation Napoleon, Kristín è entrata in possesso di informazioni sensibili che dovevano restare segrete e ora deve essere eliminata ad ogni costo, come ordinato da William Carr, tra i capi della CIA che sembra legato assai personalmente all'inaspettato ritrovamento del velivolo. La donna finirà per chiedere aiuto a Steve Rush, uno studioso britannico che ha un debole per lei, e insieme cercherà di scoprire cosa si nasconda dietro la misteriosa missione top-secret conosciuto con il nome in codice di Operazione Napoleone.

Una storia già vista

Operazione Napoleon 3
Operation Napoleon: Iain Glen è il villain

Sembra uscita direttamente dagli anni Novanta questa produzione islandese che rinverdisce, o almeno ci prova, il filone dei thriller complottistici, memori dell'approccio Dan Brown nello sfruttare spunti storici realmente verificabili con teorie più o meno strampalate: il tutto sempre e comunque volto a realizzare un intrattenimento a prova di grande pubblico. Operation Napoleon risulta a suo modo piacevolmente prevedibile nella sua telefonata, familiare, gestione dei colpi di scena, con un'evoluzione del racconto dal taglio quanto mai classico, destinato a quell'epilogo che tutti si aspettano e non a caso arriva senza eccessivi scossoni, con tanto di epilogo che apre le porte ad un potenziale sequel.

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Dimmi la verità

Operazione Napoleon 1
Operation Napoleon: una foto del film

Il McGuffin che instilla la curiosità nello spettatore, desideroso di scoprire cosa nascondesse veramente quell'aereo maledetto - si sprecano le ipotesi più diverse, da tecnologie aliene a virus mortali fino ad un arcaico modello di macchina del tempo - viene infine svelato nello spiegone finale, ricongiungendosi a teorie più o meno fantasiose che farebbero andare su tutte le furie ogni debunker. Nella sua anima puramente di genere, Operation Napoleon può contare su una discreta tensione e una messa in scena più che apprezzabile, anche se la sceneggiatura è spesso costretta a scorciatoie forzate e repentine per arrivare a quella conclusione prestabilita, mantenendo di fatto la credibilità del racconto su livelli di notevole, per quanto studiata a tavolino, inverosimiglianza.

In cerca di identità

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Operation Napoleon: una scena

Il cast è eterogeneo al punto giusto, tra fascino e ironia, con i ruoli principali affidati alla nativa Vivian Ólafsdóttir e all'inglese Jack Fox, con un numero di comprimari caratterizzati su toni fortemente caricaturali, nel bene e nel male. La parte del villain è invece affidata alla guest-star Iain Glen, conosciuto soprattutto dalla massa per aver vestito i panni di Jorah Mormont nella saga fantasy di Game of Thrones. Il regista Óskar Þór Axelsson, noto per l'horror I remember you (2021), dimostra una certa fedeltà ai principali modelli di ispirazione di matrice hollywoodiana e senza eccellere porta a casa il compitino senza troppa fatica, tanto da aver conquistato il botteghino in patria: Operation Napoleon è stato infatti il secondo film più visto in Islanda lo scorso anno.

Conclusioni

Il ritrovamento dei resti di un aereo del quale si erano perse le tracce durante la Seconda Guerra Mondiale sguinzaglia la CIA sulle orme del relitto, mentre una brillante avvocatessa cerca di salvare il fratello con l'aiuto di un affascinante storico del periodo. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Operation Napoleon, ci troviamo davanti ad un thriller dalle influenze cospirazioniste, dove un evento riguardante gerarchi nazisti si ripercuote ai giorni nostri, tra servizi segreti e una spasmodica ricerca della verità nelle fredde lande islandesi. Narrativamente sgangherato ma messo in scena con una discreta attenzione per la partita tensiva e in grado di incuriosire il pubblico, il film guarda alle omologhe produzioni hollywoodiane di qualche decennio fa, con tutti i pro e i contro del caso.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.4/5

Perché ci piace

  • Una storia che, pur con tutti i suoi limiti, incuriosisce al punto giusto.
  • Godibile a livello di tensione e di messa in scena.

Cosa non va

  • La sceneggiatura perde di sostanza con il procedere dei minuti e la rivelazione finale è puro complottismo.