Nove perfetti sconosciuti 2, recensione: nuovo gruppo, stessa terapia, stessi problemi

Tra segreti e trip ad effetto affrontiamo la terapia psichedelica di Masha, questa volta tra le Alpi austriache. Dal 22 maggio su Prime Video.

I protagonisti di Nove perfetti sconosciuti 2.

Squadra che vince non si cambia, anzi si rebootta. E si fa diventare serie semi-antologica da miniserie com'era stata pensata inizialmente. Stiamo parlando di Nove perfetti sconosciuti che torna con un nuovo trip e tante new entry per provare a raccontare ancora una volta la scoperta (o il ritrovo) di se stessi dall'altra parte del mondo.

Nove nuovi perfetti sconosciuti

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Kidman, anche produttrice è la costante

Il punto saldo della serie Prime Video è sicuramente la Masha di Nicole Kidman, sempre più misteriosa, sempre più trascendentale, dall'accento russo sempre più marcato (con tutti i cliché del caso) e ancora una volta con un segreto dal passato. Nonostante lo scandalo conseguente gli eventi del ciclo inaugurale, la donna torna con una nuova terapia di gruppo con nove persone che non si conoscono ma in realtà potrebbero avere in comune tra loro molto più di quanto credono. Non sarà sola alla guida di questo "viaggio di guarigione": con lei la sua vecchia mentore Helena (è sempre un piacere ritrovare una sinistra Lena Olin) e un farmacologista (Lucas Englander) perplesso sui metodi della guru nonché sul proprio rapporto con la fede come uomo di scienza.

Peccato che tra i "pazienti" in cerca della pace interiore ci sia anche un'ex suora (Dolly de Leon). Accanto a lei due accoppiate padre e figlio (Mark Strong e Henry Golding), e madre e figlia (Christine Baranski e Annie Murphy), la prima accompagnata dalla sua ultima fiamma più giovane, Matteo (Aras Aydin); entrambi i genitori e la loro progenie hanno perso la capacità di comunicare, o forse non l'hanno mai avuta. Lo stesso si potrebbe dire per la coppia gay composta da due prodigi della musica (le debuttanti King Princess e Maisie Richardson-Sellers) in cui una di loro sembra aver perso "il dono"; infine un ex burattinaio di un celebre programma per bambini caduto in disgrazia ed essere stato cancellato (Murray Bartlett, che passa dall'altra parte della barricata rispetto a The White Lotus).

Dal caldo al freddo nella serie Prime Video

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Nove perfetti sconosciuti: una scena della stagione 2

Il metodo è sempre lo stesso - spingere i protagonisti al limite e portarli sull'orlo del baratro - perché solo così potranno risalire e comprendere veramente se stessi. Cambia invece il team dietro le quinte: a livello di scrittura a partire da Rachel Shukert ma non a livello di regia che rimane nelle mani di Jonathan Levine, dato il cambio di format in corso d'opera, eppure entrambi riescono a mantenere una continuità narrativa. Come se anche loro fossero più consapevoli della materia che hanno tra le mani al capitolo numero due. Cambia anche la location, complice l'aver dovuto sbaraccare tutto da parte della protagonista dopo lo scandalo (già era successo prima della prima stagione, se ricordate).

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I nuovi protagonisti

Dalla Tranquillum House nella calda ed assolata Australia al paesino di Zauberwald, tra le innevate e fredde Alpi Austriache. Cambiano così anche la fotografia, dai colori caldi a quelli freddi, e la scelta dei protagonisti in cui più nuclei familiari divengono uno lo specchio dell'altro, anche in modi inaspettati. Dal mare ai monti, mantenendo però fedele il mistero e l'inospitalità del luogo prescelto per il trattamento. Ciò che non manca mai è il binomio scienza e fede - qui ancor più esplicitato e messo al centro della narrazione, così come quello vita-morte e quello delle colpe dei padri (e delle madri) che ricadono sui figli (e sulle figlie).

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Mark Strong è l'altra punta di diamante della stagione

Ovviamente non mancano i medicinali alternativi e i veri e propri trip allucinogeni che Masha prova prima di tutto su se stessa: per quanto caricaturale, Nicole Kidman riesce ancora una volta a tenere la scena e il gruppo, scelto in questo caso in modo maggiormente coeso e stimolante. Sia i volti conosciuti tra gli interpreti, sia quelli più acerbi, in questa seconda stagione di Nove perfetti sconosciuti funzionano, ma è la dispersione delle tante storyline, oltre a quella personale della protagonista, a lasciare nuovamente perplessi. Masha non ha ancora rivelato tutti i propri assi nella manica e vuole far proseguire a tutti i costi ciò che gli altri nel mondo giudicano folle o, addirittura, pericoloso. Una settimana per cambiare o rimanere se stessi: ci riusciranno?

Conclusioni

Nove perfetti sconosciuti 2 è un capitolo inaspettato, più coeso e solido del ciclo inaugurale grazie all’esperienza del passato davanti e dietro la macchina da presa. Cambiano in modo funzionale la location e il casting, ma non i metodi al limite e la caratterizzazione sopra le righe della Masha di Nicole Kidman. Nuove rivelazioni stanno per arrivare e apprezziamo che accanto al tema della famiglia, caro prima di tutto alla protagonista, siano stati affiancati ancora di più quello della religione e quello delle conseguenze delle nostre scelte, insieme alla paura della morte.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
3.3/5

Perché ci piace

  • Più coesione e consapevolezza, miglior scelta dei personaggi e delle loro storyline.
  • La nuova location funzionale al racconto.
  • Le tematiche affrontate, a partire da scienza e fede che pervadono tutti i personaggi.

Cosa non va

  • La protagonista rimane, a tratti, ridicola.
  • La storia continua ad essere surreale e non sempre coinvolgente, a tratti dispersiva.