È arrivato su Disney+ un altro corto appartenente alla collana SparkShorts di Disney Pixar, serie che ha il preciso scopo di scovare e supportare la nascita di nuovi talenti nel campo dell'animazione, nuovi registi e autori in grado di innovare il settore grazie al confluire di nuove idee e nuovi stili. Nona, il nuovo lavoro inserito nel progetto, cerca di fare proprio questo: raccontare una storia semplice in modo nuovo e accattivante, racchiudendo in sé molto delle esperienze dell'autore, Louis Gonzales, del suo vissuto e del suo modo di fare arte. Assistiamo così alla breve storia di un pomeriggio: una nonna e una nipote che dovranno trovare un ponte tra le loro passioni e i loro bisogni, una vicenda tenera che siamo sicuri sia in grado di toccare il cuore di tutti.
Trovare l'ispirazione
Abbiamo assistito alla presentazione di Nona in cui il regista ha raccontato molto di sé e della nascita e delle ispirazioni di questo progetto. Molto della vita dell'autore ha contribuito a formare il racconto: il suo essere cresciuto nella California del sud e le cose che più ha amato, ad esempio, i fumetti, il wrestling, il disegno, la scoperta nell'adolescenza dei graffiti, una forma d'arte non più solitaria ma che promuove la condivisione di idee, un aspetto che lo ha agevolato nel suo successivo lavoro in Pixar. Ovviamente Gonzales non ci ha parlato solo del suo cammino professionale ma anche personale: ad un certo punto si è sposato ed ha avuto dei figli, raccontando poi di avere tre cose importanti nella sua vita: la famiglia, il lavoro in Pixar e il raccontare storie. Quando i figli sono cresciuti ha deciso che era proto per accettare un lavoro più impegnativo ed è così che è entrato nel progetto SparkShorts.
Una volta accettato il lavoro, la parte difficile è stato il cercare di rendere a pieno i personaggi, se sul lato tecnico la resa in CGI sembrava la migliore, il passo successivo era andare al cuore dei protagonisti: "Per capirli mi sono guardato intorno e ho pensato alla mia famiglia e a mia nonna Pearl, una donna molto forte dalla grande personalità. E amava il wrestling!" ha raccontato il regista. "Essendo la nonna un personaggio molto forte, avevamo bisogno di una nipote altrettanto forte che potesse metterla in difficoltà. Avevo visto questo scontro tra la nonna e la nipote come un incontro di wrestling e proprio per questo serviva un personaggio che facesse da arbitro, è così che ho pensato ad un cane. Sono cresciuto con i pitbull, adoro i pitbull, sembrano spaventosi ma adorano la famiglia in cui si trovano, giocano con i bambini, hanno un grande cuore."
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Nonna Vs nipote
Nona parla di una nonna che vive da sola in casa con il suo cane e coltiva quella che è una passione condivisa con il suo defunto marito: il wrestling. Mentre la donna si prepara per un pomeriggio sul divano guardando un match importante, qualcuno suona alla porta: la sua nipotina è proprio lì sull'uscio che necessita di passare il pomeriggio insieme a lei. L'anziana dovrà quindi intrattenere la nipote mentre tenta di guardare il tanto atteso scontro in tv; le cose, però, quando c'è di mezzo una bambina vivace non sempre vanno proprio come pianificato. A fronte di una CGI estremamente semplice abbiamo una storia tenera e ben articolata: Nona è un corto sul valore degli affetti e della famiglia, su quanto le passioni siano importanti, ancor più se condivise con chi si ama. Lo spaccato di vita che ci viene raccontato rientra in dinamiche familiari estremamente comuni e proprio per questo è in grado di arrivare al cuore di tutti con semplicità ed immediatezza, caratteristiche vincenti che fanno di questa piccola produzione un'altra perla nel vasto mondo dei corti Pixar.