Vent'anni: la creazione del nuovo e interessante corto Pixar

Abbiamo assistito alla presentazione del nuovo corto Pixar Vent'anni (Twenty Something in originale), appartenente al programma SparkShorts, un piccolo gioiellino animato disponibile su Disney+ dal 10 settembre 2021, che racconta in pochi minuti una storia di crescita e affermazione di se stessi.

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Twenty Something: un'immagine del corto

Quante volte abbiamo permesso alle nostre insicurezze di prendere il sopravvento? Quante volte ci siamo sentiti come dei ragazzini fuori posto ad una festa per soli adulti? Vent'anni (Twenty Something in originale) parla proprio di questo: parla della difficile strada verso l'età adulta, una strada fatta di tante tappe, tappe ed esperienze di vita senza le quali non potremmo essere chi siamo oggi. La protagonista del corto, infatti, è una ragazza che ha appena compiuto 21 anni e che per festeggiare va con sua sorella maggiore in un club. L'insicurezza la fa sentire fuori posto rivelando vari aspetti di lei che appartengono a specifiche età che ha attraversato per giungere a quella adulta. Abbiamo potuto assistere alla conferenza di presentazione del corto, dove la regista, Aphton Corbin, ha raccontato il lungo processo di realizzazione, un lavoro creativo fatto di bozzetti, sceneggiatura e difficoltà tecniche per dare vita a una piccola storia e a un sentimento che toccano il cuore.

Far parte di un progetto più ampio

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La tana: una scena del corto Disney Pixar

Che Disney+ abbia dimostrato una particolare attenzione ai corti è innegabile: Vent'anni, infatti, fa parte del programma SparkShorts, serie di corti Pixar rilasciati direttamente in piattaforma e realizzati da artisti emergenti dell'animazione. Lo scopo è proprio quello: scovare nuovi talenti, dargli luce e guidarli mentre muovono i primi passi alla regia di brevi storie animate pensate e progettate da loro. Della stessa serie abbiamo avuto già l'opportunità di vedere Float, Pearl e i candidati all'Oscar La tana e Kitbull, piccole storie di pregio che ci hanno conquistato e rapito in una manciata di minuti con la loro unicità e inventiva. La regista Aphton Corbin ha invece così raccontato l'inizio di questo progetto: "Mentre stavo lavorando a Soul mi è stato chiesto se volevo raccontare una mia storia. Mi piace disegnare fumetti specialmente quando mi sento insicura e questa storia risale al 2018, ma le sensazioni di insicurezza da cui deriva mi sono riemerse quando mi è stato chiesto di lavorare al corto. Qualcosa è scattato su questa idea ed ho capito che era quella su cui volevo basare il mio progetto."

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Raccontare l'insicurezza in pochi minuti

È proprio questo che fa Vent'anni: raccontare in pochi minuti e con efficacia quella gamma di emozioni che tutti noi, più volte nella vita, abbiamo provato davanti a situazioni che ci facevano sentire a disagio. Il senso di inadeguatezza, l'insicurezza e i timori di non essere accettati hanno fatto (e fanno) parte di noi, li proviamo ogni volta che affrontiamo un nuovo lavoro o incontriamo nuove persone, mentre imparare a superarli e a conviverci fa parte del normale e sano processo di maturazione di ognuno. Il corto, grazie a poche semplici immagini e ad una situazione tipo, è in grado di esprimere un concetto così complesso ed estremamente noto con una semplicità disarmante. Non si può fare a meno di provare tenerezza per la protagonista e di immedesimarsi con lei ad ogni disastro o inconveniente.

Il complesso sviluppo

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Twenty Something: una scena del corto

Ma come si sviluppa un'idea complessa in pochi minuti? "Il primo passo è stato quello di sviluppare l'idea e farla diventare una storia concreta" ha raccontato la regista, che poi ha confessato che questo passaggio ha richiesto non poco tempo per essere messo a fuoco: nonostante le molte idee prese in considerazione, durante la lavorazione Aphton Corbin si è resa subito conto che il fulcro della narrazione arrivava quando le due ragazze giungevano al club: "Andare al Club, data la mia natura introversa, mi sembrava il modo migliore per raccontare questa storia e così ho capito che era necessario realizzare l'intera vicenda con questa ambientazione in mente. Il passo successivo, poi, è stato creare i dialoghi, scriverli e riscriverli più volte finché non rendevano quello che avevo immaginato."

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L'importanza dello stile

Ci sembra chiaro come la parte tecnica abbia richiesto delle scelte di stile ben precise: "I primi test mi hanno fatto capire la direzione da scegliere e la tecnica con cui realizzare il corto: l'animazione in 2D". Anche lo stile delle ambientazioni è molto particolare e sembra richiamare quello dei cartoni animati anni '60 e '70, molto grafico e colorato. Tutti questi elementi contribuiscono a rendere Vent'anni quel piccolo gioiellino che è, quel giusto mix di creatività che ci regala una storia tanto vera quanto ben realizzata e raccontata in un piccolo lasso di tempo.