Moreno (Fabio Troiano) e Alfonso (Dino Abbrescia) stanno insieme da tempo e convivono felicemente da anni. La loro routine quotidiana comprende anche incontri e scontri con la Signora Capasso (Tosca D'Aquino), una vicina di casa eccentrica, acida e molto curiosa. La serenità dei due uomini viene minata dall'arrivo del nipote di Alfonso, Niccolò, davanti al quale la coppia deve fingersi etero e il gioco funziona talmente bene che Moreno si invaghisce veramente di una donna, la splendida Laura (Belen Rodriguez). Questa è la storia scritta a quattro mani da Massimo Cappelli e Fabio Troiano co-sceneggiatori e, rispettivamente, regista e co-protagonista del lungometraggio Non c'è 2 senza te.
È solo una storia d'amore
Il tema dell'omosessualità è centrale nel nuovo film di Massimo Cappelli e proprio in merito a questo le critiche sull'aver dipinto come macchiette da atteggiamenti troppo isterici e femminili la coppia di finzione formata da Troiano e Abbrescia arrivano subito. "Gli atteggiamenti più eccentrici sono quelli che fanno in privato, a casa, ma francamente per quanto riguarda la mia esperienza personale hanno gli stessi atteggiamenti descritti nel film" si difende subito il cineasta a cui arrivano in soccorso le parole del protagonista e co-sceneggiatore Fabio Troiano "volevamo solo raccontare una storia d'amore. Il fatto che sia interpretata da due uomini per me non è stato certo un muro". Anche Belen Rodriguez, regina incontrastata della conferenza stampa, dice la sua "io sono circondata dai gay e devo dire che nel film i protagonisti sono pure limitati nei loro atteggiamenti".
Il tema dell'adozione per le coppie omosessuali
La commedia di Cappelli arranca nella narrazione, fragile e stereotipata, eppure ha dalla sua il coraggio di aver giocato la tematica dell'adozione per le coppie gay. "La cosa importante nel mio film è l'arrivo di un bambino che sconvolge le dinamiche in questa coppia gay e che per me è stato metafora di una sorta di adozione da parte di Moreno e Alfonso di questo bambino di 11 anni" sottolinea il cineasta. A fargli eco arriva Belen che, interrogata sull'argomento dice la sua senza mezzi termini "l'adozione da parte di coppie gay è un tema delicato, anche se per me è ancora più delicato quello dell'utero in affitto che trovo una cosa davvero egoistica. Comunque, conclude, se non avessi potuto avere figli ne avrei sicuramente adottato qualcuno".
Dove c'è Belen c'è polemica
Fasciata da un tubino nero che lascia ben poco all'immaginazione Belen Rodriguez è stata la vera protagonista della conferenza stampa. Nel film, il terzo della show girl dopo Natale in Sudafrica e Se sei così, ti dico sì, è Laura una donna che la stessa interprete definisce "una ragazza un po' confusa, frizzante e impacciata e cerca in Moreno quelle doti che nei maschi in genere non ci sono". Poche le parole sulla sua interpretazione, molte le domande sul privato della show girl che esulano dal lungometraggio. Una, tanto doverosa quanto fuori luogo, è stata quella sullo sconto di pena che proprio ieri al suo ex compagno Fabrizio Corona è stata negata dalla cassazione. La Rodriguez, infastidita, ha risposto laconica "trovo che parlare di questo argomento a lui faccia davvero male. Se fossero stati tutti zitti, qualche sconto di pena forse l'avrebbe avuto".