Se il film di Natale e più in generale, la commedia romantica in stile Hallmark, si basano principalmente sul topos "donna di città che va in provincia e lì trova l'amore", c'è una serie TV, su Netflix, che su questa sicurezza narrativa ci ha costruito il suo intero successo. È Virgin River con Alexandra Breckenridge, uno dei volti più amati e riconosciuti dal pubblico del Tudum. Va da sé che un film di Natale, con lei protagonista, svetti automaticamente nella top ten dei più visti. È lì che infatti troviamo My secret Santa - Mia mamma è Babbo Natale! di Mike Rohl, che non propone la solita diatriba città-montagna, ma piuttosto uno stratagemma alla Mrs Doubtfire con un pizzico di Tootsie.
My Secret Santa - Mia mamma è Babbo Natale!: la trama
Breckenridge è Taylor Jacobson, madre single che, appena licenziata sotto Natale, non sa come trovare i soldi per far frequentare alla figlia adolescente Zoey (Madison MacIsaac), una snowboarder competitiva, una prestigiosa accademia nella località sciistica di Sun Peaks. L'unica maniera di potersi permettere la quota di iscrizione sarebbe lo sconto dipendenti, peccato che l'unico lavoro disponibile al resort sia quello di Babbo Natale stagionale. È così che Taylor, grazie all'aiuto del fratello costumista e del suo compagno (ricorda qualcosa? Harvey Fierstein è inarrivabile) si trasforma in Santa Claus ed ottiene, ovviamente, il lavoro. Si innamorerà, ricambiata, del suo capo, Matthew Lane (Ryan Eggold), il figlio del magnate della struttura conosciuto in un negozio di dischi qualche tempo prima e fan del passato di Taylor da leader di una punk band, le Screaming Kittens. Un amore minato però dalla doppia identità natalizia della donna.
My Secret Santa sviluppa il fruttuoso tema del doppio e come, la maschera, faccia poi fuoriuscire parti più vere ed a volte inesplorate della nostra personalità. L'omaggio imitativo a Mrs Doubtfire è spesso forzato ma il meccanismo funziona. Promossa Breckenridge in versione comica mentre bocciatissimo è il romance con Ryan Eggold, sconclusionato e privo di fondamento.
Un Mrs Doubtfire senza basi
Basta una piccola ricerca su My Secret Santa in internet per scoprire che il riferimento a Mrs Doubtfire è dichiarato tanto che, in alcuni casi il film viene definito un Mrs. Doubtfire al contrario. Se dal semplice punto di vista del genere, questa definizione può essere semanticamente corretta, ciò che rimane è un accostamento insostenibile con una pietra miliare della commedia. In primis per il genio di Robin Williams che faceva gran parte del lavoro e poi per il modo in cui l'attore rendeva questo gioco di equivoci, cambi di gestualità, postura, voce, abito: puro e appassionato intrattenimento. Infine, le premesse scomode che portavano il protagonista di Mrs Doubtfire a travestirsi da donna erano totalmente ragionevoli a fronte, invece, di quelle di Taylor che potevano risolversi, nel 2025 in un: avete bisogno di un Babbo Natale? Io posso interpretarlo, travestendomi.
Un debole effetto Tootsie
Oltre a Mrs Doubtfire, copiato spudoratamente, lo vedrete, soprattutto nella classica gag: "Babbo Natale e Taylor non sono mai allo stesso posto nello stesso momento", c'è l'immancabile riferimento ad un altro classico, questa volta degli anni '80, Tootsie, in cui Dustin Hoffman interpreta un attore talentuoso ma incompreso che si traveste da donna per potersi accaparrare un ruolo e provare la sua bravura. In My Secret Santa, questo elemento è molto debole, per le ragioni di cui sopra ed anche la storia d'amore che ne deriva. In Tootsie Hoffman si innamorava di una collega attrice, interpretata da Jessica Lange, qui ci dobbiamo accontentare di un dimenticabile romance tra Taylor e Matthew.
Comicità inaspettata
Ci eravamo talmente abituati a vedere Alexandra Breckenridge dentro il dramma di Virgin River che arriva inaspettata la scoperta dei suoi tempi comici. Le sue danze tra un travestimento e l'altro, con quei Jingle bells borbottati nel tentativo di adattarsi al ruolo di Babbo Natale, sono tra le parti più godibili del film insieme alle scene che coinvolgono la padrona di casa di Taylor, interpretata da Diana-Maria Riva, invaghitasi di Santa Claus. Non c'è molto altro a cui aggrapparsi in My Secret Santa se non la voglia di rivedere i due film a cui si "ispira" e qualche episodio di Virgin River.
Conclusioni
Con My Secret Santa - Mia mamma è Babbo Natale su Netflix, per queste festività 2025, scopriamo la star di Virgin River, Alexandra Breckenridge, in versione comica oltre che romantica, nei panni di una madre single che si traveste da Babbo Natale per ottenere un lavoro. Oltre a questa scoperta, il film ha riferimenti troppo alti, come Mrs Doubtfire e Tootsie, per rimanere memorabile ed anche la storia d’amore è trascurabile.
Perché ci piace
- Alexandra Breckenridge si testa a pieni voti, nella commedia
- Il tema della maschera come possibilità per esternare sentimenti e lati del carattere sopiti, è ben sfruttato.
Cosa non va
- Imita troppo Mrs Doubtfire e Tootsie e non regge il confronto
- La storia d’amore non è né credibile né coinvolgente.
- La ragione del travestimento è debole e richiede molta, troppa, sospensione di incredulità.