La notte del 24 dicembre 1985 i due studenti Perches Treviño e Sardina García rubano 140 opere dal Museo Nazionale di Antropologia di Città del Messico, diventando protagonisti di un evento che sconvolge l'intera nazione. Il furto interpretato come un un attacco mirato all'intero Paese è al centro del film Museo - Folle rapina a Città del Messico di Alonso Ruizpalacios, presentato in anteprima alla Berlinale 2018 e al cinema dal 31 ottobre con I Wonder Pictures.
"Quando ho cominciato ad approfondire questa storia l'ho trovata irresistibile, perchè comprende tanti dettagli particolari che fanno parte di uno stesso puzzle, pur non avendo ragione di coesistere" ha affermato il regista messicano noto per la sua opera prima Gueros del 2014.
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Una bravata fraintesa
Gael Garcia Bernal e Leonardo Ortizgris interpretano rispettivamente Juan e Wilson, due amici che studiano veterinaria e hanno un'idea che potrebbe cambiare la loro vita per sempre, nel bene e nel male: rapinare il Museo Nazionale di Antropologia di Città del Messico. All'interno di questo edificio storico e suggestivo sono conservate antiche opere maya, mixteche e zapoteche come la preziosa maschera funeraria del Re Palal. I due studenti si trasformano per una notte in ladri professionisti mentre la loro famiglia festeggia il Natale, fino a quando il telegiornale riporta del "sensazionale" crimine commesso. Una ricca ricompensa viene promessa in cambio del recupero delle opere rubate. Così inizia un viaggio rocambolesco e imprevedibile durante il quale i protagonisti devono tenere gli occhi aperti. "Non erano criminali o persone povere che volevano diventare ricchi, ma due studenti di veterinaria della periferia messicana" ha affermato Ruizpalacios, onorato di aver potuto girare il suo film - qui potete leggere la nostra recensione di Museo - Folle rapina a Città del Messico - in un luogo di prestigio, custode di un passato da non dimenticare. "Raccontare il furto è un omaggio a questo museo, alla sua bellezza. Ci siamo dovuti tornare più volte per le riprese e ogni volta abbiamo scoperto qualcosa di nuovo e ce ne siamo innamorati" ha aggiunto.
Un omaggio alla cultura messicana
Museo è un originale omaggio alla cultura messicana, realizzato con stili diversi e un ritmo sostenuto ed equilibrato che coinvolge lo spettatore. Analizzando le dinamiche familiari, l'amicizia e il rapporto padre-figlio su cui la sceneggiatura si concentra particolarmente, il film di Ruizpalacios ricerca un'identità nazionale passando dalla commedia al thriller, con contaminazioni noir. "Ci sono molte spiegazioni per quanto accaduto, anche se molte di queste sono ipotesi, forse sbagliate" ha sottolineato Gael García Bernal che, insieme a Leonardo Ortizgris, regala un'ottima interpretazione nei panni di una versione messicana di Bonnie e Clyde. Parlando del suo personaggio Bernal ha detto: "Juan è un personaggio molto emotivo, ha un inferno personale, un demone personale che prende il sopravvento".
Recentemente abbiamo visto Gael Garcia Bernal in un piccolo ruolo nel film Acusada di Gonzalo Tobal, in concorso alla 75a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, ma prossimamente l'attore continuerà la sua avventura sul piccolo schermo con la quarta stagione di Mozart in the Jungle. Egli infatti non è nuovo a ruoli ambigui in cui il lato oscuro preme per venire allo scoperto.
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