Benoît Delhomme ha all'attivo un'infinità di lavori come autore della fotografia, collaborando con registi europei e statunitensi. È chiaro che sia partito proprio dalla sua idea di fotografia per Mothers' Instinct, giocando con i colori pastello, quasi a contrasto con l'ambiguità umana e scenica del film. Per dovere di opinione, va detto che il film d'esordio di Delhomme è un remake più o meno simile del franco-belga Doppio sospetto di Olivier Masset-Depasse, a sua volta già opera non originale, essendo tratto dal romanzo Oltre la siepe di Barbara Abel (e come vedrete la siepe è infatti protagonista del racconto).
Materiale di partenza decisamente interessante, declinato da Delhomme in un thriller multiforme, che parte da un punto pre-stabilito e finisce, quando meno ce lo aspettiamo, da tutt'altra parte. Conscio di avere davanti la macchina da presa due attrici del calibro di Anne Hathaway e Jessica Chastain, il regista fa del tutto per focalizzarle al meglio (o almeno si sforza), facendole risaltare proprio attraverso i colori contraddittori, e strutturati seguendo l'andamento della storia. Un film di interpretazione, di scrittura, di sottrazione lineare e probabilmente basica, ma comunque efficace nel compiacere un pubblico alla ricerca di una storia viscosa, capace di turbare e stupire.
Mother's Instinct, la trama: Anne Hathaway vs. Jessica Chastain
Se l'opera originale era ambientata a Bruxelles, Benoît Delhomme sposta la geografia in un ricco sobborgo bianco degli Stati Uniti Anni Sessanta. Spazio scenico sicuramente più adatto alle tonalità cipria su cui ha lavorato il regista (azzurro, giallo, verde, rosa), nonché nella sua iconografia tipica di un certo cinema classico. Al centro di Mothers' Instinct ci sono Celine (Anne Hathaway) e Alice (Jessica Chastain), vicine di casa. Quando Max, il figlio di Celine, muore accidentalmente, tra le due si instaura un drammatico conflitto, sommesso e ammiccante, che si insinua verso Theo, figlio di Alice. Il ragazzino, che era affezionato a Max, viene in qualche modo attratto da Celine. Inizialmente, l'amica non sa bene come comportarsi, ma poi qualcosa di profondamente allarmante sembra muovere lo sguardo impazzito di Celine, facendo dubitare Alice delle vere motivazioni affettive dell'amica.
Un film d'atmosfera
Gli stessi dubbi che, poco a poco, artiglieranno anche la nostra percezione, drammaticamente alterata da un lutto che porterà con sé un netto cambio di tonalità: la storia prende il sopravvento, e nella tavolozza del regista si inserisce una chiazza nera, appiccicosa e irrequieta. La stessa chiazza che aumenterà a dismisura, accompagnando movimenti e parole delle due protagoniste. Tuttavia, Mothers' Instinct, che andrebbe visto essenzialmente per le buone prove di Anne Hathaway e Jessica Chastain (non alla loro miglior performance, questo va detto, anche per la netta inesperienza da regista di Benoît Delhomme), si fa noir a metà, volgendo l'attenzione verso un melò a fasi alterne, che si maschera da thriller perverso.
Ed è qui che l'aspetto psicologico passa quasi in secondo piano (peccato), venendo dato per scontato da una scrittura efficace ma forse troppo grezza per restare impressa (e infatti si punta sulle immagini, più che sulle suggestioni), nonché per essere poi all'altezza delle due attrici protagoniste. Quello che funziona meglio, infatti, è l'atmosfera a tratti rarefatta e inconsistente di Mothers' Instinct (aiutata appunto dalla fotografia patinata del regista): via via che si avvicina il finale (probabilmente la parte più riuscita, ma avremmo sperato di trovare una maggior incisività) la percezione si fa sfocata, e con essa si sfoca anche il valore assoluto di un film comunque attrattivo, almeno considerando i presupposti.
Conclusioni
Atmosfera rarefatta e ombre oscure per un thriller di sensazioni (forse troppo mostrate), nel quale Anne Hathaway e Jessica Chastain provano a stare al passo di una regia non proprio ispirata da una scrittura probabilmente troppo grezza. Detto questo, Mothers' Instinct, remake di un film franco-belga, riesce ad accalappiare il pubblico, portandolo in una storia dalle svolte fluide e convincenti.
Perché ci piace
- Anne Hathaway e Jessica Chastain sono un punto di interesse.
- L'atmosfera generale.
- Il finale.
Cosa non va
- Forse, la scrittura è troppo grezza.
- Limiti registici abbastanza palesi.