Appassionati di B movie, disastri ecologici e creature letali, preparatevi a gioire. I mostri stanno arrivando!
Finora, infatti, le grandi soddisfazioni per gli amanti delle pellicole con gli animaloni feroci - panacea dei critici tronfi, francesisti e autoreferenziali - erano arrivate per lo più da Horror Channel, che ci deliziava regolarmente con le gesta di coccodrilli bipedi, bisce ipertrofiche e dinosauri mutanti. Dal 10 al 20 luglio Sky Cinema Max minaccia amabilmente di mandare in overdose gli estimatori del genere con Monsters Attack, il ciclo dedicato a questi horror esilaranti e splatter spesso conditi di istanze ecologiche e sempre infestati di effetti speciali in CGI gloriosamente brutti e dozzinali.
Sharknado, il fiore all'occhiello dello studio The Asylum
La rassegna apre il 10 luglio con la prima assoluta di Sharknado, capolavoro super trash della casa di produzione The Asylum diventato immediatamente un cult con sequel di imminente uscita (Sharknado 2: The Second One). Sharknado fonde il disaster movie - una tromba d'aria si abbatte sulle coste di Los Angeles - con il sottogenere dei mostroni assassini - in questo caso squali famelici - risucchiati dal tornado e pronti a vincere la forza centripeta per schizzare fuori dal tifone e ingoiare disgraziati losangelini.
Non possiamo restare qui ad aspettare che gli squali ci piovano addosso!
La pellicola esibisce anche un altro elemento tipico del genere, dissotterrando glorie del grande schermo in disuso, cantanti dimenticate e starlet della Tv - in questo una Tara Reid sempre più deformata dal botox e un Ian Ziering in forma incredibile (a cinquant'anni anni si esibisce da Chippendale a Las Vegas). La scream girl incontrastata delle produzione di The Asylum è, però, l'ex cantante teen Tiffany: in Mega Piranha lotta contro orde dei pesci mutanti più inflazionati del genere, nel geniale Mega Python vs. Gatoroid si azzuffa in una catfight indiavolata con la collega Deborah Gibson. Diventata più rotondetta e meno lagnosa rispetto agli anni d'oro dei suoi trascorsi canori, in questi tempi di recessione economica è apprezzabile anche per la versatilità, visto che fa risparmiare la produzione firmando le canzoni dei titoli di coda.
Animali mutanti, tra piranha...
A Sharknado, pellicola imperdibile anche solo per una sequenza finale che vede protagonista uno Ziering in modalità "speleologica" che non vi spoileriamo, manca però un ingrediente essenziale del genere: la mutazione.
Mutuata dai film nipponici di Kaiju, la caratteristica di affibbiare spesso la colpa della crescita esagerata o dell'aggressività delle creature a esperimenti di scienziati svitati, a volte al servizio dei militari o del governo (caso emblematico è in questo senso La maledizione di Komodo, sorta di L'isola del Dottor Moreau con rettili e sanguisughe ipertrofiche), oppure ai disastri ecologici causati dall'uomo.
Sono geneticamente modificati i pescioni del citato Mega Piranha, mentre infestano un laghetto dell'Arizona dopo essere stati liberati dall'eruzione di un vulcano gli anfibi killer di Piranha 3D (che riesuma Jerry O'Connell e lo affianca a Steven R. McQueen e Jessica Szohr di The Vampire Diaries e Gossip Girl). Il film è un omaggio ai classici con i piranha affamati di bagnanti degli anni '80 (i migliori? Quelli volanti, ovviamente mutati in laboratorio - di Piraña paura) e indica quali sono gli animali più gettonati del genere dopo gli squali.
... serpenti e squali assassini ...
Squali che battono anche i serpenti - quelli giganti di Mega Python vs Gatoroid, Komodo vs Cobra, Anaconda: alla ricerca dell'orchidea maledetta e le centinaia di bisce di specie diverse di Snakes on a Train (parodia made in Asylum del più celebre Snakes on a Plane).
I pescecani vincono dunque la classifica degli animaloni più temuti del cinema, nonostante statisticamente siano innocui per l'uomo (nella realtà, ogni anno gli squali attaccano meno di 80 bagnanti l'anno e di questi ne muoiono in media quattro. Ammazzano molti più cristiani persino le mucche, che ne mandano al Creatore un paio di centinaia ogni 365 giorni).
Colpa di Spielberg, se i poveri squali sono considerate creature da far saltare in aria in alto mare, e piccolo e grande schermo sono infestati di pescecani assassini che regalano emozionante intrattenimento come Shark Night 3D, pellicola che unisce il tema horror dei pesci-killer ancestrali e quello dei maniaci assassini provinciali alla Non aprite quella porta: in questo caso due individui pazzoidi riempiono il laghetto locale di varie razze di squali e li nutrono a tranci di adolescente.
Niente scienziati e organizzazioni paramilitari in questo caso (ma un po' di originalità non guasta), mentre esperimenti sugli squali - questa volta eseguiti dalla bellissima Saffron Burrows per curare l'Alzheimer - sono ancora la causa della ribellione sanguinosa di cavie ingiustamente seviziate di Blu profondo. Nonostante il titolo pretenzioso (non si scende sotto i trenta metri di profondità), la presenza di Renny Harlin alla regia, e della coppia Burrows/Samuel L. Jackson (il quale nel film dura poco, ma pare amare il genere perché compare anche nell'involontariamente demenziale Snakes on a Plane) nel cast, la pellicola è l'ennesimo film di serie B.
Il nostro cult con gli squali prediletto è Mega Shark vs. Giant Octopus, piccolo cult recente che si rifà ai film di Kaiju. Al posto di Godzilla e Mothra ci sono un megalodon (un pescecane gigante) e una piovrona preistorici risvegliatisi dai ghiacci alaskani: un must del genere, che regala scene epiche degne del miglior Sharknado (lo squalo divora qualsiasi cosa, preferibilmente gigantesca, di metallo e sospesa) con declinazione ecologica - i protagonisti, per non farli fuori personalmente decidono di farli scannare tra loro! Corredano il cast di bolliti hollywoodiani il mitico Lorenzo Lamas di Renegade e l'inossidabile Debbie Gibson. Il seguito, Mega Shark vs. Crocosaurus, potete anche risparmiarvelo.
... e coccodrilli giganteschi
A proposito di coccodrilli giganti (come lo è il croccosauro): le creature più antiche che abitano il pianeta - piranha, squali e coccodrilli - nonché quelle con i denti più appuntiti e la pellaccia più dura, restano gli idoli indiscussi del genere. Le soddisfazioni maggiori, in termini di cinematografia trash, le danno a nostro parere i coccodrilli, come quelli del plurimenzionato Mega Python vs Gatoroid - pellicola con tutti gli stilemi del genere, dalla presenza di attori in disuso, alla CGI pacchiana, alla mutazione (innescata da Tiffany che rimpinza i coccodrilli di polletti agli steroidi!) -, del cafonissimo Dinocroc vs. Supergator (cocco gigante), e del trascurabile Supercroc - Il grande predatore.
Tornando agli incroci improbabili: Dinocroc, il dinosauro bipede con la testa di coccodrillo, rappresenta il top del ridicolo, ma è altrettanto spassosa la crasi pescecane-polpo di Sharktopus, ennesima mutazione guerriera commissionata dalla marina degli Stati Uniti.
In cielo e in mare
Tra i titoli del ciclo di Sky, Monsters Attack, ci sono anche delle sorprese: Starship Troopers - Fanteria dello spazio e District 9 non sono B movie (vantano Paul Verhoeven e Neill Blomkamp alla regia, e il secondo è addirittura un candidato all'Oscar), ma si guadagnano un posto nei palinsesti per la presenza di alieni insettoidi (scarafaggi, ragni, api e formiche assassini imperversano negli horror accanto a bestie più grandi). Spuntano anche, con un bel tuffo nel passato, The Lost Dinosaurs e 100 Million BC - La guerra dei dinosauri. Mostri giganti - e alieni - anche quelli di Cloverfield, e parassiti letali - quelli di The Bay - si aggiungono alla lista dei protagonisti di film diretti o prodotti da autori di rilievo (in questi ultimi due casi, nientemeno che Barry Levinson e J.J. Abrams).
Pare trascurabile la presenza dell'inqualificabile Shockwave - L'attacco dei droidi, film fantascientifico che si aggira su Sky Cinema Max da anni incentrato su uno scienziato che crea soldati meccanici ragniformi. Una buona ragione per vederlo è poter assistere al destino di Yvonne Sciò, piombata misteriosamente nel cast.
Mancano, inspiegabilmente, i vermoni di Tremors, Il Demone dei ghiacci (dove una viverna scongelata cerca di mangiarsi gli abitanti di un paesino boscoso, che pure fu in passato trasmesso dal canale), e due pietre miliari del cinema incentrato sugli attacchi di mostri ad alta profondità: Leviathan e Creatura degli abissi uscirono a ridosso uno dell'altro (e del cameroniano Abyss) nel 1989, riesumando il sottogenere delle basi/sommergibili/laboratori sottomarini i cui membri vengono annientati, uno a uno, da mostruosità assortite. Il meglio in termini di tripudio splatter lo dispensa il secondo, che nonostante vanti un antagonista interessante (una sorta di granchione) dispensa la sua morte più spettacolare tramite il grande Miguel Ferrer, che implode, orribilmente schiacciato dalla pressione, nella capsula di salvataggio. Certo, evita di finire sbranato, ma anche quello è un brutto modo di schiattare.