Mike & Dave: Un matrimonio da sballo… O forse no

Zac Efron e Anna Kendrick si ritrovano, loro malgrado, intrappolati in una commedia che vuole essere irriverente e sregolata ma in realtà è solo fiacca e prevedibile.

Mike & Dave: Un matrimonio da sballo, Zac Efron e Adam DeVine in una scena del film
Mike & Dave: Un matrimonio da sballo, Zac Efron e Adam DeVine in una scena del film

Noti a parenti e amici come inguaribili guastafeste, Mike e Dave Stangle rischiano di non poter assistere al matrimonio della sorella Jeanie. I genitori impongono la seguente condizione: i ragazzi potranno partecipare a patto che abbiano delle accompagnatrici perbene. I due fratelli decidono quindi di pubblicare un annuncio su internet e grazie ad esso diventano delle piccole celebrità. Alla fine incontrano quelle che sembrano essere le ragazze giuste. Peccato che Alice e Tatiana siano in realtà delle poco di buono che fingono di essere sofisticate per potersi fare una vacanza gratis alle Hawaii, dove si celebrerà il matrimonio.

Questo matrimonio (non) s'ha da fare

Per uno strano scherzo del destino, quest'anno Zac Efron si è ritrovato per ben tre volte al centro di commedie dal target adulto e dallo spirito goliardico (e in due occasioni ha diviso la scena con Aubrey Plaza): a inizio anno in Nonno scatenato, durante l'estate in Cattivi vicini 2 e adesso, con un paio di mesi di ritardo per quanto riguarda l'uscita italiana, in Mike & Dave: Un matrimonio da sballo. Tre film accomunati dalla volontà, da parte del (co)protagonista maschile, di lasciarsi definitivamente alle spalle l'immagine di divo adolescenziale lanciato da Disney Channel (vedi alla voce High School Musical), ma anche da un desiderio di reinventare un genere in chiave più equilibrata tra maschi e femmine. Nel caso di Mike & Dave, si potrebbe quasi parlare di un'inversione gender della premessa di 2 single a nozze (in questo caso sono due ragazze ad imbucarsi con l'inganno).

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Mike & Dave: Un matrimonio da sballo, Anna Kendrick, Aubrey Plaza, Adam DeVine e Zac Efron in una foto promozionale
Mike & Dave: Un matrimonio da sballo, Anna Kendrick, Aubrey Plaza, Adam DeVine e Zac Efron in una foto promozionale

Il film vuole essere una commedia di pari opportunità e da questo punto di vista una sorta di esito positivo c'è: né gli uomini né le donne fanno particolarmente ridere. Su questo incide senz'altro la regia piuttosto piatta di Jake Szymanski, che non riesce mai a sfruttare in modo decente l'alchimia palpabile tra i quattro protagonisti, ma il difetto maggiore è legato ad un intreccio non solo trito e ritrito, ma anche privo di mordente. Un problema che accomuna molte commedie uscite quest'anno, tra cui il già citato Cattivi vicini 2 e il più recente Bad Moms - Mamme molto cattive: viviamo in un mondo talmente politicamente corretto che il più delle volte, almeno al cinema, anche i film che fin dal titolo promettono una certa dose di cattiveria finiscono per deludere su quel versante. Certo, in Mike & Dave non mancano le gag sessualmente esplicite, con tanto di inevitabile scena di "massaggio", ma sono tutte situazioni che, sul piano comico, risultano soprattutto fuori tempo massimo (e senza la creatività provocatoria di qualcuno come Sacha Baron Cohen, per citare l'esempio ovvio di un intrattenitore che cerca ancora di sfidare il pubblico).

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Mike & Dave: Un matrimonio da sballo, Zac Efron e Anna Kendrick in una scena del film
Mike & Dave: Un matrimonio da sballo, Zac Efron e Anna Kendrick in una scena del film

Come abbiamo già detto, il regista sfrutta male quattro attori che, pur non essendo in stato di grazia, sono perfettamente a loro agio insieme e formano un gruppo che meriterebbe un altro film in cui mettere in evidenza la sua capacità di far ridere. L'idea di rendere fratelli Efron e Adam DeVine (noto per Voices e Modern Family) è molto interessante sul piano teorico, anche per i loro stili comici molto diversi, e non sarebbe male rivederli in azione insieme in un progetto più degno dei loro talenti. Ma il vero spreco è quello di Aubrey Plaza e Anna Kendrick, con quest'ultima che passa perfettamente dal caso disperato alla donna dei sogni creando un personaggio a tutto tondo che non merita di esistere in questo insipido cinepanettone americano (alla sua amica/collega dobbiamo invece l'unico momento veramente spassoso del film, una battuta legata allo shampoo). Un cinepanettone che, tra l'altro, è basato su eventi reali, ma con l'inevitabile postilla "più o meno" nei titoli di testa. A questo punto saremmo curiosi di vedere un adattamento più fedele, per sapere se la realtà è più divertente della versione romanzata hollywoodiana.

Movieplayer.it

1.5/5