Da Oakland a Napoli. Un salto lungo 10mila chilometri. È questo il grande balzo compiuto da Martin Eden, raffinato e coraggioso adattamento del romanzo omonimo scritto da Jack London nel 1909 che vede protagonista Luca Marinelli. Il regista Pietro Marcello, alla sua seconda opera di finzione dopo una carriera dedicata al documentario, ha scelto di cambiare l'ambientazione della storia, passando dall'assolata California degli anni Dieci a una Napoli quasi senza tempo.
Una città che guarda sempre il verso il mare, quasi in cerca di ispirazione, proprio come fa Martin Eden, marinaio pronto a un'avventura di puro intelletto. Perché il protagonista del film di Marcello - di cui abbiamo parlato anche nella recensione di Martin Eden - farà della cultura la sua barca, pronta a veleggiare verso l'indipendenza e il riscatto sociale grazie alla cultura.
L'innamoramento nei confronti di una ragazza alto-borghese è solo la scintilla di un risveglio personale senza freni, prima tappa di una lunga rivoluzione. Interpretato da un (come sempre) eccezionale Luca Marinelli, fresco vincitore di una meritata Coppa Volpi, Eden porta con sé il coraggio rivoluzionario degli eroi romantici, quelli più caparbi e indomiti, quelli che non si fanno scoraggiare dalle avversità o inibire dalla paura del fallimento.
Luca Marinelli: i mille volti di un grande trasformista
Martin Eden: delle parole facemmo ali
Da queste parti non ha fallito proprio nessuno. Soprattutto Pietro Marcello e Luca Marinelli, fautori di un'opera raffinata, ambiziosa, intellettuale senza mai essere elitaria, capace di appassionare lo spettatore. Perché la scalata sociale di Martin Eden è raccontata con dovizia di particolari e grande pazienza, in modo da percepire il graduale percorso di crescita del protagonista. Senza mai dimenticare il contesto, Marcello guarda spesso verso il mare napoletano, si aggira tra i volti del popolo, sbircia nel passato per dare al suo film un profondo senso di storicità. Tutti temi di cui abbiamo parlato nella nostra intervista a Marcello e Marinelli, arrivati al Lido di Venezia per presentare uno dei tre film italiani in concorso quest'anno. Un'opera-ritratto, tutta dedicata a un carattere appassionato e indomito, reso alla perfezione da uno dei più talentuosi attori italiani in circolazione.