Dopo tanti ruoli stereotipati e artificiosi, Prime Video offre a James Corden la possibilità di misurarsi con un personaggio a tutto tondo e l'umorista inglese non spreca l'occasione. Come rivela la nostra recensione di Mammals, su Prime Video dall'11 novembre, il conduttore del Late Show è protagonista assoluto della serie creata da James Richardson nel ruolo di Jamie Buckingham, chef in procinto di aprire un ristorante che deve fare i conti con l'irrequietezza della bella moglie francese Amandine, interpretata dall'attrice ginevrina Melia Kreiling.
Dopo un incipit romanticissimo ambientato in Cornovaglia, con l'inedita apparizione di Tom Jones nei panni del vicino di cottage della coppia, la catastrofe si abbatte su Jamie quando la moglie perde il figlio che aspettava e lui si ritrova a scoprire su di lei segreti che mai si sarebbe immaginato. Con l'aiuto del cognato e miglior amico Jeff (Colin Morgan), Jamie si improvvisa investigatore per cercare di capire cosa passi per la testa della consorte, ma anche Jeff ha il suo bel da fare con la sua di moglie, Lu (Sally Hawkins), taciturna sognatrice sorella di Jamie.
Coppie moderne in una Londra da fiaba
Il ruolo di Jamie costringe James Corden a mettere da parte tutti (o quasi) i suoi vezzi recitativi per calarsi nei panni di un padre e marito in crisi, costretto a fare i conti con la volubilità e i capricci della moglie. Tenero, comprensivo, impacciato, lo chef che ha conquistato la donna della sua vita strappandola a una vita di agi e a un ricco fidanzato passa dall'essere un uomo felice e realizzato all'essere roso dal tarlo del dubbio. Il tutto declinato, però, in chiave comica.
Ciò che distingue Mammals da altre serie del genere, oltre alla brevità - lo show è composto da sei episodi di mezz'ora ciascuno scritti dal Premio Tony Jez Butterworth - è proprio il tono surreale. La serie oscilla tra momenti comici con punte di slapstick - imperdibili le poche, ma gustose apparizioni di Tom Jones nel primo episodio in cui James Corden sfrutta la propria fisicità ai fini della commedia - e toni drammatici che sfociano in un dimensione di sospesa malinconia. Ai dialoghi, si sostituiscono spesso gli sguardi silenti dei personaggi principali messi di fronte alla complessità del sentimento. Il quartetto composto da Jamie, Amandine, Lu e Jeff si ritrova sballottato nel vortice dell'esistenza mentre mentre affronta le difficoltà della vita di coppia tra incomprensioni, liti, bugie, tradimenti, distrazioni e ricerca della propria autoaffermazione.
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Raccontare le pene d'amore con un pizzico di magia
A far da sfondo alle vicende di Mammals, il cui titolo, "Mammiferi", ci ricorda che anche noi umani, con la nostra complessità psicologica, non siamo che animali e tutte le elucubrazioni sono subordinate agli stessi bisogni primari, è una Londra gentile dai toni pastello, a misura d'uomo. Mentre Jamie scorrazza su e giù in monopattino in un quartiere che sembra Notting Hill, Amandine si sposta a bordo dei Double-Decker Bus o passeggia nei parchi londinesi. E proprio in ottica del parallelismo tra mammiferi la natura, fotografata con maestra, riveste un ruolo centrale nello show che si tratti delle solari colline della Cornovaglia a picco sul mare o della lussureggiante campagna in cui Lu si muove con sicurezza insieme ai suoi cani.
La grazia e la vaghezza di Mammals nel descrivere la crisi di coppia spiazzeranno non pochi spettatori. I toni ondivaghi, il non detto che affiora episodio dopo episodio, i salti temporali e l'apertura al surreale, che ha spinto qualcuno a scomodare l'etichetta di realismo magico per la serie Prime Video, fanno sì che non vengano mai fornite risposte certe, ma ogni rivelazione - e i colpi di scena non mancano - apre a nuovi interrogativi. Vista anche la brevità, la sensazione è di trovarsi di fronte a un bozzetto di serie messo giù per riflettere su certi temi senza dargli la compiutezza di cui necessiterebbero. Esercizio di stile o volatile riflessione sulla natura umana? Fatto sta che Mammals si lascia guardare tutta d'un fiato e questo, in tempi di binge watching ossessivo, è senza dubbio un pregio.
Conclusioni
La grazia e la vaghezza di Mammals nel descrivere la crisi di coppia spiazzeranno non pochi spettatori. I salti temporali e l'apertura al surreale, che ha spinto qualcuno a scomodare l'etichetta di realismo magico, rendono la serie Prime Video un prodotto fuori dal comune, eccentrico, romantico e divertente. E in più lo show ci offre la possibilità di godere di una performance di James Corden finalmente lontana dai personaggi stereotipati che è solito interpretare.
Perché ci piace
- La performance di James Corden, finalmente alle prese con una persona vera, lontana dai soliti stereotipi comici.
- La grazia di scrittura e regia nell'affrontare un tema delicato come la crisi matrimoniale.
- L'attenzione riservata all'ambientazione, sia che si tratti di Londra che delle altre splendide location naturalistiche.
Cosa non va
- Il senso di incompiutezza che lascia lo show, come se fosse un bozzetto di serie.