Un cult che rivelò il talento di Francesco Nuti
Per molti è diventato un cult, che ora è possibile riscoprire in homevideo, perfino in alta definizione: Madonna che silenzio c'è stasera è infatti il film che nel lontano 1982 ha rivelato il talento di Francesco Nuti. Nel film diretto da Maurizio Ponzi, lo stralunato Francesco vive a Prato, nell'impero dei telai, è disoccupato, ha un difficile rapporto con una madre possessiva (che vive in un appartamento di fronte al suo sullo stesso pianerottolo), il vuoto di un padre morto quand'era bambino (che non si capisce bene se sia stato un operaio od un viaggiatore in Sud America) e un pizzico di sfortuna in amore.
La sua ricerca di lavoro si rivela senza frutto, mentre una galleria di personaggi improbabili e surreali gli si para davanti: il Magnifico, un tale che ha conosciuto suo padre prima che sparisse; un bambino che si dice orfano che lo coinvolge in stupide marachelle; una ragazza di strada, che punta a fregargli un po' di quattrini. Oltre alla ricerca di un impiego, quello che affligge Francesco è anche l'amore perduto per la bella Maria, che sta tentando invano di riconquistare. Oltre a Francesco Nuti, nel cast anche Edy Angelillo, Massimo Sarchielli e Giovanna Sammarco.
Video: quadro pulito ma dettaglio molto morbido
Come detto Madonna che silenzio c'è stasera arriva in homevideo anche in alta definizione, con un blu-ray targato CG Home Video/Mustang Entertainment, su licenza Minerva Pictures. La versione è restaurata e questo lo si può apprezzare benissimo perché a parte un paio di mini spuntinature il quadro è davvero molto pulito, pertanto sotto questo aspetto il lavoro è stato eccellente. Certo l'alta definizione fa un po' fatica a emergere perché il quadro è davvero molto morbido: si nota anche una quasi totale assenza di grana, cosa che farebbe pensare anche a un utilizzo di DNR che ha però un po' piallato il dettaglio e reso le immagini decisamente soft e poco incisive. A parte questo, la visione resta comunque piacevole considerando il prodotto datato e il girato non certo ad alto budget, e va sottolineato che non si registrano particolari flessioni nemmeno nelle scene più scure. Buono il nero, mentre per il resto il croma è un po' slavato.
Audio: dialoghi chiari ma c'è qualche sbalzo di troppo
L'audio è presentato in una traccia LPCM 2.0 un po' zoppicante. La spazialità è pressochè inesistente ma questo è abbastanza comprensibile per una traccia dell'epoca. Il vero problemino è qualche sbalzo nel volume ma soprattutto un fruscio di fondo che ogni tanto fa capolino e disturba leggermente l'ascolto. I dialoghi restano comunque sempre chiari e comprensibili, mentre più efficace è la resa delle due canzoni di Francesco Nuti.
Extra ottimi con interviste anche a Pieraccioni e Veronesi
Ottimo il pacchetto dei contenuti speciali. Si parte con Noccioline al circo, un'intervista a Leonardo Pieraccioni di 13 minuti e mezzo nella quale l'attore-regista racconta dell'importanza per la sua carriera del film con Nuti e di come all'apoca sia rimasto folgorato dalla verve del comico. A seguire Miracolo a Prato, un'intervista a Giovanni Veronesi di 8 minuti che ovviamente anch'essa parla di Nuti e del film. A seguire Sulle tracce del film, un contributo di quasi 27 minuti con varie interviste a Giovanni Nuti, Claudio Moradei, Marcello Becattini e Claudio Casale che raccontano retroscena e curiosità sula lavorazione del film.