Un racconto struggente, una battaglia legale durata decenni, ma anche una mission impossible con venature thriller. Tutto ciò è racchiuso ne L'ultimo spettacolo, documentario commissionato dalla LAV per raccontare la più grande liberazione di animali da circo avvenuta in Sardegna nel 2024. A dirigere quella che è la sua opera prima è Andrea Morabito, giornalista e attivista LAV con un profondo amore nei confronti degli animali che ha scelto di utilizzare il cinema come cassa di risonanza per le imprese dell'associazione ambientalista.

L'ultimo spettacolo racchiude una storia durata anni in 70 minuti assemblando le interviste dei protagonisti della battaglia legale per sottrarre al Circo Martin animali denutriti, sfruttati e vittima di maltrattamenti con le immagini degli animali stessi, ieri e oggi. Ed è stato proprio l'incontro di Andrea Morabito con questi animali a far scattare la molla, spingendolo a raccontare questa storia. "Nel 2020 ho incontrato per la prima volta la leonessa Elsa, la zebra Arturo e gli altri animali, mi sono affezionato alla loro storia e ho cercato di ricostruire il loro passato" spiega. "I personaggi che vede nel film hanno potuto vivere un momento molto importante che io ho provato a ricostruire in una sorta di puzzle".
Cinema, funzione sociale e salvezza animale

La storia de L'ultimo spettacolo si apre nel 2010, quando la LAV inizia a raccogliere materiale per documentare il maltrattamento degli animali del Circo Martin, e ricostruisce anni di lotte e procedimenti legali. Andrea Morabito ha avuto accesso al ricco materiale d'archivio, riorganizzandolo attraverso un rigoroso lavoro di riscrittura e montaggio col co-sceneggiatore Andrea Canestri. "Non è stato facile comprimere tutto in 70 minuti" confessa. "Fondere la storia degli animali, veri protagonisti, col legal drama. Ho scelto l'ordine cronologico per raccontare un percorso che si apre nel 2010 e si chiude nel 2024, con la chiusura del cerchio. Ma qui si apre un'altra storia, perché durante la lavorazione del film abbiamo deciso di dare spazio a un'ulteriore riflessione. Anche se la LAV ha ottenuto una grande vittoria, che differenza c'è tra il Circo Martin e gli altri circhi? E che ne è dei 2000 animali impiegati oggi negli spettacoli?"

Morabito rivela di aver contattato i proprietari del Circo Martin, condannati definitivamente in cassazione, per avere un contraddittorio nel film, ma come si legge nei cartelli finali loro si sono rifiutati di rilasciare dichiarazioni. "Anche se nella ricostruzione dei fatti siamo stati seguiti dall'ufficio legale di LAV, trovavo corretto far parlare anche la controparte" specifica il regista. "A chi mi accusa di poca neutralità ricordo che il cinema ha una funzione sociale e richiede di prendere una posizione. Non volevo essere neutrale, ma fare un film che nasce da un'urgenza".
Riappropriarsi della natura

Il focus de L'ultimo spettacolo è dunque il maxi-sequestro degli animali del Circo Martin ampiamente documentato dalle immagini di repertorio, che contiene anche momenti di grande tensione come l'inseguimento da parte degli operai del circo ai furgoni contenenti zebre, cavalli, elefanti e leoni. A questo che è il nucleo centrale del film segue una parte più lirica, nel finale, che mostra l'incontro tra uno dei volontari LAV con gli animali liberati, che oggi vivono in serenità nel santuario Animanatura di Semproniano. "Sono entrato lì dentro in punta di piedi" ricorda Morabito. "Per incontrare gli animali ti devi tenere a distanza e devi rispettare il loro habitat. Lontano dal circo hanno riconquistato comportamenti che non gli erano concessi, come la diffidenza. Qui sono loro a decidere se avvicinarsi o meno. Possono decidere come gestire la loro vita".

Al caos, vociare, all'asfalto e alla frenesia delle immagini del circo si contrappone il suono della natura, del silenzio e un'immersione nel verde che conclude il documentario. Interrogato sul suo futuro da regista, Andrea Morabito spiega che le storie da raccontare "sono ancora tante. La LAV ha in corso tante battaglie per la difesa della dignità animale e io voglio continuare a mettere le mie competenze al servizio degli animali facendo un cinema utile e concreto".