Recensione Anime di Napoli (2005)

Lo spaccato che l'autore dà della città partenopea mette in evidenza i contrasti tra ricchi e poveri, le interconnessioni tra le varie classi sociali e i molteplici strati di una città unica al mondo per storia, influenze e lingua, che si compone di un intreccio di strati sociali e culturali che vivono a stretto contatto gli uni con gli altri.

Luci ed ombre di una città

Spesso non vediamo le cose che abbiamo costantemente davanti ai nostri occhi, quindi non deve stupirci che sia uno straniero a dare un'immagine così vivida di Napoli. Vincent Monnikendam, autore di molti documentari e vincitore di diciassette premi per essi, si immerge nella realtà napoletana, la osserva e realizza un documentario che ne analizza contrasti, interconnessioni, ansia, dipingendo un quadro della città ben diverso dal solito raffigurato nei documentari turistici o storici.
Anime di Napoli, già proiettato ed accolto con entusiasmo a New York e Rotterdam, è stato presentato in concorso al NapoliFilmFestival 2005, nell'ambito della sezione Schermo Napoli, dove è stato accolto con reazioni contrastanti.

Lo spaccato che l'autore dà della città partenopea mette in evidenza i contrasti tra ricchi e poveri, le interconnessioni tra le varie classi sociali e i molteplici strati di una città unica al mondo per storia, influenze e lingua, che si compone di un intreccio di strati sociali e culturali che vivono a stretto contatto gli uni con gli altri.
Partendo dal dipinto "I sette atti di misericordia", del Caravaggio, Monnikendam ne ruba la tecnica del chiaroscuro per fotografare la città e i suoi abitanti, enfatizzando anche a livello visivo i contrasti insiti nella città. La sua macchina da presa esplora i vicoli e ascolta i racconti della gente, ne cattura il quotidiano e lo usa per costruire, pezzo dopo pezzo, i molteplici drammi che affliggono la città, contrapponendovi l'attività di enti come il Pio Monte di Pietà e della nobiltà partenopea.

E' evidente il lavoro di ricerca dell'autore, evidenziato da un'ottima scelta delle poesie e canzoni che accompagnano la narrazione, sempre perfettamente adeguate alle immagini che vengono mostrate allo spettatore e che raffigurano parti della città poco conosciute ai più, emozionando e a tratti commuovendo, evitando sempre di cadere nel banale o nel già visto.

Chi scrive ama il cinema, e ama Napoli. Ed entrambe queste passioni sono uscite più che soddisfatte dalla visione de Anime di Napoli.

Movieplayer.it

4.0/5