Ideata e diretta dalla regista svedese Lisa Langseth (Euphoria), Love & Anarchy (titolo originale Kärlek & Anarki) è la nuova serie originale Netflix in lingua svedese nonché la seconda prodotta dalla FLX, già dietro a Quicksand. Come vedremo nella nostra recensione di Love & Anarchy, lo show segue l'evolversi della relazione tra Sofie, donna sposata in carriera e Max, un giovane esperto di informatica; i due intraprenderanno un inaspettato gioco di seduzione basato sulla sfida delle convenzioni sociali che li porterà a dover affrontare conseguenze sempre più importanti. Un'idea stuzzicante sulla carta che, però, perde un po' del suo smalto nel corso degli otto episodi che compongono la serie tv.
La trama
Sofie (Ida Engvoll) è una libera professionista ambiziosa, sposata e madre di due figli. Quando viene assunta come consulente per digitalizzare una casa editrice vecchio stampo, la sua vita assolutamente ordinaria inizia a prendere una piega inaspettata. In ufficio conosce, infatti, Max (Björn Mosten), un giovane e affascinante esperto di informatica che lavora saltuariamente presso la casa editrice. I due sembrano appartenere a universi lontanissimi fino a quando un episodio li lega indissolubilmente: Max sorprende Sofie in atteggiamenti provocatori e la fotografa. Il ragazzo non vuole del denaro per eliminare la foto incriminata ma solo pranzare fuori con la donna. Questo primo scambio darà il via a un gioco, inizialmente innocuo, nel quale Max e Sofie si sfidano a compiere azioni che violano le norme sociali. Le conseguenze delle sfide, però, diventeranno sempre più incontrollabili e l'innocenza iniziale lascerà spazio a un rischioso gioco di seduzione che porterà entrambi a riflettere sulle proprie scelte di vita.
65 serie TV da guardare su Netflix - Lista aggiornata a novembre 2020
Un'idea iniziale intrigante
Quella alla base di Love & Anarchy, lungi dall'essere una trovata rivoluzionaria, rappresenta comunque un'idea capace di suscitare un certo interesse nello spettatore. L'inizio della relazione tra Sofie e Max è semplice quanto inaspettato e genera curiosità riguardo a quelli che saranno i possibili sviluppi degli eventi. Anche le sfide ("Quando queste porte si aprono, esci dall'ascensore e poi cammina all'indietro per l'intera giornata.") si rivelano divertenti, soprattutto perché avvengono in un contesto, quello della casa editrice, perfettamente inquadrato. Inoltre, la sintonia tra i due attori protagonisti, in perfetto equilibrio tra loro nonostante la differenza di età e di esperienza, aiuta a creare un'atmosfera carica di tensione sessuale. Peccato che, nonostante sia palese la volontà di rendere la relazione sentimentale tra i due la colonna portante della serie, tutto poi si risolva in una bolla di sapone.
Le 34 serie TV da vedere del 2020
Mancanza di verve
L'inizio stuzzicante di Love & Anarchy, che sembra puntare tutto sul gioco di sfide dalle implicazioni sempre più importanti, perde smalto molto velocemente, diventando troppo presto noioso e ripetitivo. Già a partire dalla terza puntata, infatti, le dinamiche tra Sofie e Max iniziano a rivelarsi sempre uguali ed è facile prevedere quali saranno le mosse successive. Anche il tentativo di rendere la narrazione più piccante inserendo elementi di trasgressione (come le numerose scene di sesso) risulta assolutamente nonsense, in quanto non aggiungono davvero nulla allo sviluppo delle vicende e appaiono, anzi, come una forzatura. Lo stesso rapporto tra i due protagonisti dà come l'impressione, arrivati a metà dello show, di andare avanti un po' per inerzia. Fortunatamente, ad accorre in aiuto di una narrazione che rischia di colare a picco ci pensano i personaggi di contorno: il capo e gli impiegati della casa editrice.
La dimensione corale
I comprimari della serie finiscono, infatti, per rivelarsi l'ancora di salvataggio di Love & Anarchy, dando un'impronta forse diversa da quella che lo spettatore si sarebbe aspettato inizialmente ma altrettanto valida. La dimensione corale diventa, infatti, il motore dello show, dando vita ai momenti più esilaranti e memorabili. Si tratta del direttore della casa editrice Lars Fagerström (Lars Varinger), uomo gentile di mezza età poco avvezzo ai cambiamenti, il presuntuoso direttore editoriale Friedrich Jägerstedt (Reine Brynolfsson) e la responsabile delle pubbliche relazioni Denise Konar (Gizem Erdogan).
Conclusioni
Come abbiamo visto nella nostra recensione di Love & Anarchy, la serie tv Netflix prende il via da un'idea iniziale intrigante e originale per poi perdere smalto nel corso dei suoi otto episodi. Fortunatamente ci pensano i personaggi comprimari a risollevare le sorti dello show, diventando il motore dei momenti più divertenti.
Perché ci piace
- Buona idea iniziale.
- Una dimensione corale che arricchisce la serie.
Cosa non va
- Dinamiche ripetitive.