Correva l'anno 2004, e il 22 settembre, su ABC, debuttò Lost, serial di fantascienza che al di là dell'hype iniziale - si trattava della nuova creatura di J.J. Abrams, allora reduce dal successo di Alias - si trasformò in un fenomeno globale duraturo, capace di tenere gli spettatori incollati alla sedia per sei stagioni con il suo miscuglio di misteri irrisolti (e non), personaggi carismatici e narrazione tutt'altro che lineare.
Non sempre, però, quei misteri portarono a esiti soddisfacenti, tant'è che lo showrunner Damon Lindelof ammise candidamente che, se fosse dipeso interamente da lui, certe risposte non sarebbero state proprio date. Per festeggiare l'anniversario a modo nostro, ecco alcuni misteri irrisolti delle sei stagioni del programma, tra segreti, incongruenze e altri elementi fumosi.
Walt
Ancora oggi, a ragione, i fan si interrogano su quale fosse la funzione narrativa originale di Walt, il figlio di Michael Dawson. Il personaggio era palesemente stato concepito come una figura importante, dotata di capacità sovrumane e di interesse per gli Altri, che lo rapirono. E poi, alla fine della seconda stagione di Lost, padre e figlio riuscirono a lasciare l'Isola e tornare a casa, e l'argomento non fu mai più veramente affrontato nella serie stessa. Cause di forza maggiore - l'evidente crescita dell'attore, incompatibile con la cronologia della serie dato che in quel periodo una singola stagione copriva un arco temporale di circa un mese e mezzo - costrinsero gli autori a rimuovere il personaggio, lasciandolo nel dimenticatoio fino alla fine. L'edizione home video della sesta stagione contiene un cortometraggio dove Ben Linus e Hurley vanno a trovare un Walt adulto e lo invitano a tornare sull'Isola con loro (viene suggerito che Hurley lo voglia come successore), ma ciò non basta come spiegazione.
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Libby
Il personaggio di Libby, introdotto nella seconda stagione, aggiunse qualcosa di intrigante alla struttura dello show in quanto, all'epoca, l'unica delle figure centrali a non avere un episodio interamente dedicato al suo passato. Questo rese particolarmente interessante la rivelazione che lei era stata ricoverata nello stesso ospedale psichiatrico dove si trovava Hurley prima dell'incidente aereo, un colpo di scena destinato a rimanere irrisolto dato che Libby fu uccisa alla fine della seconda annata (perché gli autori, che avevano già deciso di eliminare Ana Lucia, avevano bisogno di una vittima aggiuntiva a cui il pubblico fosse affezionato) e i piani degli showrunner - volevano svelare la sua backstory in modo postumo - furono ostacolati dalla scarsa disponibilità di Cynthia Watros, occupata con altri progetti dopo aver lasciato il cast fisso. Alcuni indizi successivi hanno suggerito che Libby fosse semplicemente depressa dopo la morte del marito, ma una conferma ufficiale - soprattutto nella sesta stagione, dove la Watros era nuovamente presente - non sarebbe stata fuori luogo.
Le 'regole'
Damon Lindelof e Carlton Cuse hanno più volte ammesso che, al di là di alcune idee specifiche, gran parte della serie fu inventata di sana pianta strada facendo (vedi l'evoluzione di Ben Linus e lo stesso concetto degli Altri, decisamente più selvaggi nelle loro prime apparizioni). Questo spiega, ad esempio, la natura un po' incoerente del conflitto tra Ben e Charles Widmore, in particolare per quanto riguarda le motivazioni di quest'ultimo.
Quando Widmore fa uccidere la figlia adottiva di Ben, questi afferma che il suo avversario "ha appena cambiato le regole" alludendo a un qualche accordo tra i due che in realtà non fu mai spiegato nel corso dello show e che per certi versi rappresenta tutta la flessibilità della logica interna della serie. Basti pensare all'Uomo in Nero, che stando a dichiarazioni esplicite di altri personaggi non poteva in alcun modo lasciare l'Isola. Allora come è riuscito a manifestarsi a Jack Shepard, per esempio, quando quest'ultimo era tornato a casa? E sempre a tal proposito, dato che l'antagonista amava mostrarsi sotto forma di persone defunte: che fine ha fatto il vero cadavere di Christian Shepard?
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La natura dell'Isola
L'Isola stessa rimane uno dei più grandi misteri irrisolti di Lost, dato che l'episodio che in teoria doveva spiegare tutto - l'origine di Jacob e dell'Uomo in Nero - in realtà lascia altri dubbi (da dove vengono i poteri dei due fratelli? Perché la loro "madre" scelse proprio quei due per proteggere l'Isola?), con tanto di affermazione beffarda nei confronti del pubblico all'interno dell'episodio stesso: "Ogni risposta porterà solo ad altre domande." Particolarmente intrigante è il mistero delle gravidanze: a un certo punto, dopo l'Incidente del 1977 (e presumibilmente a causa di esso, ma non c'è mai stata la conferma definitiva), nessuna donna rimasta incinta sull'Isola è arrivata viva al parto, mentre persone come Claire Littleton, arrivate dall'esterno, non hanno avuto problemi.
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La chiesa
Nel controverso finale della serie, quando tutti i protagonisti (o quasi) sono riuniti in una misteriosa chiesa, scopriamo che i cosiddetti flash-sideways, ambientati in una realtà parallela dove l'Isola sprofondò nell'oceano e l'incidente dell'Oceanic 815 non ebbe mai luogo, sono in realtà una sorta di Purgatorio dove i vari superstiti, morti in momenti diversi, si ritrovano tutti insieme per poter passare alla fase successiva. Un concetto di per sé affascinante, solo che Christian Shepard (quello vero) spiega a Jack che si trovano tutti lì perché accomunati dall'esperienza dell'Isola, che lui descrive come la più significativa delle loro vite. Siamo davvero sicuri che per alcuni di loro quell'affermazione sia vera? E perché mancano all'appello altre persone che si trovavano sull'Isola nel medesimo periodo? La risposta, banalmente, è che molto probabilmente gli showrunner hanno lavorato con gli attori che avevano a disposizione (in particolare per quanto riguarda i veterani tornati appositamente per la stagione finale), ma ciò non toglie che, in termini puramente logici e filosofici, l'affermazione di Christian faccia un po' acqua.