Si ricomincia: è da poco iniziata la terza stagione di Lost, ardentemente attesa dai tanti fan di tutto il mondo, che hanno a stento sopportato la pausa estiva nella programmazione. Tuttavia, la sofferenza dei lost-addicted è stata mitigata da una geniale trovata da parte dei creatori del serial: Lost Experience, un'esperienza innovativa ed avvincente.
Che cos'è stato Lost Experience? Si è trattato di un ARG, Alternate reality game, ovvero un gioco che ha sfruttato i canali di comunicazione del mondo reale (tv, periodici, e soprattutto la rete del web) per fornire informazioni attinenti ad una "realtà alternativa" quale appunto quella di Lost. In tal modo si è venuto a creare un incrocio tra real world e fictional world, una sorta di gradino intermedio estremamente affascinante. Le informazioni diffuse sono state veramente molte, alcune assai rilevanti per capire quel che succede sull'isola più misteriosa della tv, altre apparentemente marginali (eppure, mai dire mai...); proviamo a farne un riassunto, naturalmente avvertendo che la lettura di quanto segue presuppone la conoscenza degli eventi delle prime due stagioni, ed inoltre contiene molto probabilmente anticipazioni di quanto si scoprirà nella terza.
Lost Experience è stata suddivisa in cinque fasi, ciascuna dedicata ad uno specifico argomento. La prima tappa si è basata sulle rivelazioni diffuse nel sito della Hanso Foundation (la temibile organizzazione che, come sa chi ha visto la seconda stagione di Lost, ha costruito le stazioni sull'isola e avviato il misterioso progetto Dharma), spesso grazie all'aiuto di una misteriosa hacker chiamata Persephone. Abbiamo così appreso che sul volo 815 si trovava uno scrittore giallista, Gary Troup, di cui non si sa se sia morto nell'impatto o faccia parte dei sopravvissuti finora rimasti "sullo sfondo".
Gary Troup ha scritto due libri che hanno molto a che fare con la Hanso Foundation. Il primo è L'equazione di Valenzetti, a metà tra il saggio divulgativo e l'inchiesta giornalistica, in cui si descrive il lavoro del matematico Enzo Valenzetti, autore di un'equazione che ha qualcosa a che fare con la fine del mondo. Questo libro contiene informazioni che la Hanso Foundation non avrebbe mai voluto fossero rese pubbliche, al punto che essa ne ha comprato tutte le copie e i diritti d'autore allo scopo di toglierlo dalla circolazione. Valenzetti era un nome già noto ai fan di Lost, almeno a quelli che avevano studiato riga per riga la famosa "mappa invisibile" apparsa nell'episodio Lockdown della seconda stagione...
Il secondo libro di Gary Troup è Bad Twin, un romanzo su un investigatore privato assunto da un uomo d'affari di nome Widmore per trovare il suo perduto fratello gemello. Anche Widmore è un nome conosciuto a chi ha visto la seconda stagione: il libro parla per allusione della vera famiglia Widmore (chi ha visto l'ultima puntata della seconda stagione sa che essa ha avuto notevole influenza nella vita di Desmond) e dei suoi rapporti con la Hanso Foundation, e dunque anch'esso non è stato gradito dai vertici della fondazione, che hanno sul loro sito invitato il pubblico a non credere al contenuto del libro. Qualcuno ha perfino ipotizzato che il crash del volo 815 fosse stato organizzato dalla Hanso Foundation al solo scopo di togliere di mezzo lo scomodo scrittore...
Non è dato sapere se e quanta importanza nella terza stagione di Lost avrà Gary Troup, ammesso che sia vivo (Troup aveva anche una relazione sentimentale con la hostess Cindy, sopravvissuta nella coda dell'aereo e poi misteriosamente scomparsa: chissà se ci sarà una riunione). Il libro Bad Twin però ha già fatto la sua comparsa nel serial, perché sappiamo che Troup aveva portato con sè sull'aereo il dattiloscritto del libro e che nella seconda stagione almeno due persone lo hanno trovato e letto, ovvero Hurley e Sawyer: quest'ultimo durante un litigio si è visto strappare di mano il libro da Jack, che ha ne bruciato le pagine finali... chi può dire quali saranno le conseguenze a lungo termine di questo scatto d'ira?
Inoltre, se nel fictional world si assume che Bad Twin sia stato pubblicato postumo dopo la caduta del volo 815 e la scomparsa del suo autore, nel real world il libro è stato pubblicato nel maggio 2006 dalla casa editrice Hyperion Publishing, realmente scritto dal giallista Laurence Shames (tra le molte ipotesi sul ghostwriter fatte dai fan si diceva pure che l'autore vero fosse Stephen King, data la percepibile influenza di tematiche kinghiane su Lost). Questo è stato il primo, ma non ultimo, incrocio tra realtà e fantasia di Lost Experience.
Il secondo stage di questa esperienza interattiva ha visto come sua protagonista principale la sfuggente hacker Persephone, che si è poi scoperto essere Rachel Blake, una giovane blogger (interpretata nelle sue apparizioni dall'attrice Jamie Silberhartz) che, mossa da motivazioni nascoste, ha scoperto una grande quantità d'informazioni su Alvar Hanso e sulla fondazione da lui creata.
Abbiamo così conosciuto l'intero organigramma dirigenziale della Hanso Foundation, guidata dal potente Thomas Mittelwerk, delfino ed erede di Alvar Hanso dopo che quest'ultimo si è recentemente ritirato a vita privata. La Hanso Foundation è un'organizzazione articolata e tentacolare, che si occupa di molti progetti: ad esempio ricerche matematiche, studi sull'elettromagnetismo e sulla genetica, nonché un misterioso progetto per il prolungamento della vita umana... Spesso la fondazione opera con metodi non proprio ortodossi, e Rachel Blake ha scoperto che i suoi dirigenti hanno un passato oscuro e misterioso. La ragazza ha seguito Mittelwerk nei suoi viaggi per il mondo, accuratamente descritti in svariati blog della rete, passando anche dall'Italia e giungendo fino allo Sri Lanka.
Abbiamo anche saputo che la Black Rock, il vascello arenato sull'isola visto alla fine della prima stagione (e come la nave sia arrivata in mezzo alla giungla è ancora un mistero), apparteneva a Magnus Hanso: costui, nonno di Alvar Hanso, scomparve con la sua nave nel 1881 mentre praticava l'ormai illegale commercio di schiavi. Non sappiamo se suo nipote abbia scoperto l'isola cercando le sue tracce, o se Alvar Hanso abbia scoperto (per una di quelle eccezioni coincidenze così frequenti nel tessuto causale di Lost) il luogo in cui giaceva suo nonno soltanto dopo essere arrivato sull'isola. È comunque certo che l'isola ha sempre esercitato un'attrazione misteriosa e irresistibile su cose e persone del mondo esterno...
La terza fase di Lost Experience è stata probabilmente la più affascinante, densa di rivelazioni sconvolgenti e di geniali incroci tra realtà e fantasia, il primo dei quali è stato un episodio notevolmente ingegnoso e di sapore quasi pirandelliano nella sua meta-teatralità: al San Diego Comic Con, durante un incontro tra i creatori di Lost ed il pubblico, Rachel Blake (ovvero l'attrice Jamie Silberhartz) si è fatta notare ed ha interrogato gli autori sui rapporti tra il serial tv e la Hanso Foundation. Lo sceneggiatore Damon Lindelof si è schermito e ha minimizzato la cosa, dicendo che la fondazione non è affatto cattiva come certe calunnie la dipingono e che loro hanno soltanto calcato la mano per esigenze di sceneggiatura, un po' come ha fatto Dan Brown con l'Opus Dei nel Codice da Vinci... A questo punto Rachel Blake ha dato in escandescenze ed ha inveito contro gli stessi autori di Lost, accusandoli di far parte del complotto della Hanso Foundation che li tiene sotto controllo, annunciando infine al pubblico presente di essere pronta a rivelare la verità al mondo.
E questa rivelazione è cominciata subito dopo, poco a poco, per mezzo dello Sri Lanka Video: un video diviso in 70 frammenti, diffusi uno alla volta in ordine sparso, ricavabili da un sito tramite altrettante password da cercare ovunque (ma proprio ovunque: spot televisivi, pagine internet, manifesti sui muri, perfino la fiancata di una macchina appositamente noleggiata - e si dice che il fan che ha individuato la password, sprezzante del pericolo, abbia rischiato di farsi investire per strada cercando di fermare l'automobile in questione...)
Il video è stato girato da Rachel Blake, passeggera clandestina di una nave della Hanso Foundation diretta nello Sri Lanka, che riprende di nascosto una lezione formativa tenuta da Thomas Mittelwerk in persona ad alcuni membri della sua organizzazione. Mittelwerk mostra a sua volta un video nel video, un filmato orientativo del 1975 in cui è lo stesso Alvar Hanso, di cui vediamo finalmente il volto, ad istruire gli scienziati componenti il progetto Dharma sui suoi misteri più profondi. La nascita della Dharma, sigla che significa Department of Heuristics And Research on Material Applications, è legata all'equazione di Valenzetti: essa, basandosi su variabili ambientali e sociali, predice quanto tempo manca all'estinzione dell'umanità (molti fan hanno trovato in ciò una similitudine con la famosa psicostoria descritta da Isaac Asimov nel Ciclo delle fondazioni - ancora fondazioni, dunque). I fondamentali valori numerici dellìequazione sono i famosi numeri 4-8-15-16-23-42: lo scopo della Dharma era di modificare l'equazione, nonché la realtà da essa rappresentata matematicamente, per garantire la sopravvivenza dell'umanità. A questo scopo furono costruite le sei stazioni sull'isola, nonché la Torre Radio che avrebbe dovuto trasmettere ripetutamente i numeri fino a quando fosse stata trovata la soluzione per sostituirli.
Una volta terminato il filmato orientativo di Alvar Hanso, è il suo erede Thomas Mittelwerk a parlare in prima persona: la Dharma ha fallito, asserisce, non è riuscita a trovare un modo per modificare l'equazione di Valenzetti ed i suoi valori numerici. Perciò il progetto iniziale è stato abbandonato e la Hanso Foundation ha deciso d'intraprendere un'azione radicale: sperimenterà su alcuni villaggi un virus infettivo e il relativo vaccino, entrambi da essa creati per ottenere una mortalità del 30%. All'osservazione di qualcuno dal pubblico su quanto sia ingiusto uccidere innocenti, Mitterlwerk risponde con rammarico ma anche con fermezza, sostenendo che ciò va fatto per la salvezza dell'umanità. A questo punto, un riflesso di luce sulla superficie della telecamera usata da Rachel Blake permette agli uomini della nave di scoprire la giovane nascosta, ed il video termina bruscamente.
L'importanza dello Sri Lanka Video è fondamentale: esso spiega la natura e l'origine dei famigerati numeri, e ci fa sapere che il progetto Dharma appartiene al passato. Se poi i misteriosi Others presenti sull'isola siano ciò che resta di esso, oppure siano agli ordini dell'attuale Hanso Foundation (che considera la Dharma un'esperienza superata), questo è ancora ignoto e sarà probabilmente svelato nel corso della terza stagione. Dietro ogni mistero sembra esserci un mistero ancor più complicato, com'è tipico di Lost...
Dopo la messe abbondante di notizie rilasciate dal terzo stage di Lost Experience, il quarto ed il quinto stadio sono stati assai più sintetici. La breve quarta fase si è basata sulla ricerca da parte di Rachel Blake (riuscita a liberarsi dopo gli eventi dello Sri Lanka Video) del luogo segreto in cui risiede Alvar Hanso; nonché sul mistero nascosto dietro le barrette di cioccolato Apollo Candy (che sono state viste all'inizio della seconda stagione di Lost), prodotte da una società posseduta dalla Hanso Foundation e sospette di contenere sostanze psicotrope, se non addirittura di essere il veicolo con il quale Mittelwerk vuole diffondere nel mondo il virus che dovrebbe sfoltire del 30% l'umanità e finalmente cambiare i valori dell'equazione di Valenzetti...
Il quinto e conclusivo stage di Lost Experience ha mostrato l'ultimo video di Rachel Blake, che è infine riuscita ad incontrare Alvar Hanso: costui, in un faccia a faccia completo di agnizione a sorpresa, ha rivelato a Rachel Blake di essere suo padre (cosa che in verità era sospettata da molti fan e dalla stessa Rachel, spinta da ciò ad imbarcarsi nella sua impresa divulgatrice) e di essere ormai prigioniero e vittima di Thomas Mittelwerk, che ha usurpato il suo ruolo e sovvertito la fondazione da lui creata. Successivamente, sul sito della Hanso Foundation è apparso un messaggio dello stesso Hanso, liberato e passato al fianco della figlia, che prende le distanze da ciò che è stato fatto sotto il suo nome e accusa Mittelwerk di essere il vero colpevole di tutte le malefatte. La risposta di Mittelwerk ha il suono sinistro della lucida follia: "Hai soltanto vinto una battaglia. L'umanità ha bisogno di me. Io ho il virus, ho la volontà, e non fallirò".
Si è così conclusa, con inquietanti parole che preludono ad ancor più inquietanti scenari, questa globale esperienza interattiva. Cosa succederà ora? Quanto e come queste informazioni saranno riversate nel serial televisivo? Cosa faranno Alvar Hanso e Rachel Blake, padre e figlia ricongiunti, per fermare il piano umanitario di Thomas Mittelwerk? E per quando esattamente l'equazione di Valenzetti prevede la fine del mondo? Domande finora senza risposta. C'è chi dice che Rachel Blake potrebbe addirittura arrivare sull'isola su cui sono dispersi i sopravvissuti del volo 815: sarebbe teoricamente impossibile, perché gli eventi di Lost Experience hanno luogo nel 2006 (tuttavia essi potrebbero essere "retrodatati") e Rachel ha parlato al San Diego Comic Con del serial televisivo Lost (tuttavia quell'episodio scherzoso potrebbe essere marginale e da non prendere troppo sul serio)... ma l'impossibile, in Lost, sembra essere misteriosamente destinato a diventare possibile. Ai fan che hanno pazientemente dedicato la loro estate a ricostruire il puzzle di Lost Experience, ed a quelli che ora leggono questo lungo riassunto, non resta che aspettare e guardare; tenendo sempre a mente che, se si guarda direttamente nell'occhio dell'isola, si può vedere qualcosa di bellissimo...