Inaugurata ad agosto del 2022 e poi proseguita ad aprile del 2024, Loot - Una fortuna, la serie comedy creata da Matt Hubbard e Alan Young interpretata dalla leggendaria comica del Saturday Night Live (nonché compagna di vita da più di vent'anni di Paul Thomas Anderson) Maya Rudolph, Joel Kim Booster, Ron Funches e Michaela Jaé Rodriguez è arrivata alla terza stagione. Dal 15 ottobre i primi due episodi degli abituali dieci sono disponibili in streaming su una Apple TV+ che è stata da poco ribattezza... Apple TV. E basta.

Due stagioni che hanno posto le basi per le vicende personali di tutti i personaggi, in primis quelle della multimiliardaria protagonista Molly Novack interpretata proprio da Maya Rudolph, ma anche di quelli che gravitano intorno a lei, dal fedelissimo assistente Nicholas alla rigida Sofia passando per il responsabile dell'IT Howard e, infine, il mite contabile Arthur. Questo terzo appuntamento ha il non facile compito di mostrarci come questi antefatti raccontati dagli scorsi venti episodi abbiano portato tutti loro a evolversi in una qualche maniera.
Loot: dove eravamo rimasti
Il finale della seconda stagione ci aveva regalato dei momenti di svolta, quantomeno potenziale, per Molly and co. Lei, nello specifico, aveva deciso di fregarsene delle critiche che i suoi "colleghi miliardari" le stavano facendo per il suo impegno filantropico e, soprattutto, aveva capito che, forse, valeva la pena provare a vivere una storia d'amore con una persona normale come Arthur... solo per scoprire che questo pare più interessato alla super modella Willa.
Poi c'è Nicholas ha mandato all'aria la chance di diventare la star di una serie Tv koreana per poi ritrovarsi a bordo del jet privato di Molly insieme a lei. Dopo la delusione sentimentale, vuole andare il più lontano possibile da casa. Il primo episodio riprende subito le fila di questo discorso. Dopo un "incidente areo" - capirete poi il perché di queste virgolette - Molly e Nicholas si ritrovano in una situazione che potremmo definire come il perfetto punto d'incontro fra Lost, sì, proprio la celeberrima serie TV, e una scena specifica del primo Zootropolis della Disney.
E no, non citeremo di quale si tratti perché poi rovineremmo l'effetto sorpresa di un incipit che, anche grazie a una guest star d'eccezione, regala dei momenti di geniale assurdità. Ed è così che la stagione è nel segno della crescita e della maturazione per Molly e di tutte le persone che le vogliono bene e le gravitano intorno.
Si ride ancora di gusto
La comicità di Loot - Una fortuna è inevitabilmente figlia dello stile del Saturday Night Live, d'altronde la protagonista è Maya Rudolph che dell'immortale programma di Lorne Michaels è stata una colonna portante nel primo decennio del duemila, e della stand-up comedy statunitense; questo è sia un vantaggio che uno svantaggio per chi, magari, non digerisce troppo la cosa. È una premessa che ci teniamo a fare e che ribadiremo anche in fase di valutazione finale.

Ma se appartenete a quella categoria di persone che ama frequentare certi "posti" e certi nomi della comicità a stelle e strisce, Loot, come forse già saprete, fa al caso vostro. E, se non l'avete ancora fatto, eventualmente recuperatela perché vale la pena. Certo, va detto che la satira fatta da questa serie, più che scegliere la strada della cattiveria, della corrosività, procede principalmente sulla via di un'assurdità che finisce per sfociare inevitabilmente nel comico. E, forse, ha anche senso farlo: d'altronde prende di mira una categoria di persone, i super miliardari, che hanno stili di vita talmente distanti e inarrivabili per noi comuni mortali da risultare "comprensibili" solo attraverso il racconto fatto per mezzo d'iperboli.
Non possiamo scendere nei dettagli perché ci troviamo nella scomoda posizione di chi ha già visto tutti gli episodi di una serie che, come da prassi, arriva in streaming a cadenza settimanale e durerà fino al 10 dicembre e non possiamo né vogliamo fare spoiler per non rovinarvi l'effetto sorpresa. Ma appunto: già dalla prima puntata l'asticella è alta e ci siamo ritrovati a ridere di gusto in più di un'occasione un po' per le iperboli di cui sopra, un po' perché la scrittura dei personaggi e la loro crescita vengono abbracciati in maniera molto efficace da un cast che opera grazie a una chemistry ben rodata.
Fra una risata e l'altra, a colpire è in primis l'umanità di Molly e delle persone che vivono e lavorano intorno a lei. Per una serie che, magari, non è cattiva o caustica come forse la gente si aspettava fin dalla prima stagione perché con i suoi sberleffi giustamente indirizzati ai simil Jeff Bezos o Elon Musk vuole in primis ricordare a tutti i noi non tanto che i soldi non fanno la felicità perché quello sì che sarebbe stato banale. D'altronde proprio Molly riesce a diventare una filantropa perché di quattrini ne ha a non finire. Loot vuole far presente - nella maniera più divertente possibile - che nella vita ci sono tante, tantissime cose che possono donare vera soddisfazione.
E che si tratti di amore o amicizia passano un po' tutte dal "non essere una testa di ca**o" con chi ti circonda.
Conclusioni
Loot 3 si mantiene sugli stessi, buonissimi standard delle prime due incursioni su Apple TV, ma questa terza stagione ha l'ulteriore merito di mettere davvero alla prova i personaggi con tutte quelle sfide più o meno iniziate e/o accennate in precedenza. La strada è sempre quella della risata che nasce dal calore umano, più che dalla cattiveria di una satira caustica e corrosiva e questo potrebbe continua a essere l'handicap principale per quella fascia di pubblico che, dato il tema alla base della produzione, avrebbero voluto che si spingesse un po' di più l'acceleratore in questa direzione.
Perché ci piace
- Di nuovo: Maya Rudolph, semplicemente al top
- Le situazioni assurde e paradossali
- La guest star della prima puntata
- La chemistry ben rodata del cast
Cosa non va
- La mancanza di “cattiveria”
- Lo stile SNL: in Italia non è digeribile da tutti