Per il suo quarto lungometraggio, Gianni Di Gregorio ci prende per mano e ci porta a spasso per la Roma di periferia per raccontarci il quotidiano di tre pensionati, Gianni, Giorgetto e Attilio, che decidono di lasciare l'Italia alla ricerca di un paese più "pensionati-friendly". Commedia di caratteri, Lontano lontano vive degli irresistibili scambi di battute tra i tre arzilli pensionati interpretati dallo stesso Di Gregorio, da Giorgio Colangeli ed Ennio Fantastichini.
Lontano lontano è stato proiettato in anteprima alla 37ª edizione del Torino Film Festival dove abbiamo incontrato e intervistato il regista e interprete Gianni Di Gregorio che ci ha raccontato la genesi del film svelando: "L'idea me l'ha data Matteo Garrone. Mi ha detto 'Devi fare un film su un pensionato povero che è costretto ad andare fuori dall'Italia. Se non lo fai tu che sei specialista in vecchietti non lo fa nessuno'. Il pensiero mi ha folgorato, l'idea la sentivo mia così ho lavorato tantissimo con Marco Pettenello per scrivere il film".
Di Gregorio ricorda, inoltre, la collaborazione con Ennio Fantastichini, incontrato per la prima volta proprio grazie a questo progetto: "Quando ci siamo incontrati, è stato come se ci conoscessimo da quarant'anni. Era un attore di un'umanità pazzesca, ha superato tutte le mie speranze, è stato un incontro magico".
Lontano lontano, la recensione: partire, sì, ma per dove?