Vivaci e autoironici, Lillo e Greg approdano a Giffoni per parlare della loro storia artistica e per riflette sulla comicità con il giovane pubblico del festival. Diversi per fisico e temperamento, i due artisti (all'anagrafe Pasquale Petrolo e Claudio Gregori) hanno imparato a ironizzare sulle loro personalità antitetiche completandosi a vicenda. Anche a Giffoni improvvisano battibecchi di fronte al pubblico, con il più ciarliero Lillo che "aggredisce" il pacato Greg.
Come confessa Lillo: "La nostra comicità è costruita sulle differenze caratteriali. Io sono più fisico. Greg è più un tipo alla Groucho Marx. Il suo humor è più distaccato, ma ficcante. Ognuno di noi ha acquisito un ruolo naturale che ci ha aiutato a funzionare come coppia". Greg puntualizza: "Per esaminare le meschinità degli altri nei vari sketch siamo partiti dalle nostre. Abbiamo esplorato le nostre vicende personali. E poi, anche se non sembra, siamo entrambi molto timidi".
Dal varietà a Zelig: il declino della comicità
Citare Groucho Marx non è certo un caso. Lo stile comico del duo ha radici lontane. "Nel nostro DNA c'è il grande varietà italiano del passato. Tognazzi, Vianello, Dorelli sono la storia della comicità in Italia. Mi fa piacere che i giovani ricordino questi personaggi" chiarisce Lillo, subito imitato da Greg. "Questi sono i nostri ispiratori, dal Teatro dei Gobbi, Franca Valeri e Walter Chiari fino ad arrivare ai Giancattivi. Da un certo punto degli anni '80 la comicità surreale è cominciata a naufragare e il varietà è scomparso". Lillo prosegue la sua riflessione sull'evoluzione della televisione commentando con tono critico i vari programmi alla Zelig e Colorado Cafè che hanno raccolto l'eredità del passato stravolgendola. "Oggi i programmi tv sono tritacomici. Ti mandano allo sbaraglio in prima serata. Se un comico non fa ridere subito, lo fanno uscire dal gruppo. Non si dà la possibilità di crescere agli artisti. Se vieni buttato fuori da un programma importante ti viene la depressione e non fai più questo lavoro".
Un duo eclettico
A fianco dei modelli classici, Lillo e Greg riconoscono come fonte di ispirazione quotidiana molti autori contemporanei. "Amiamo molto John Belushi, Abrahams, Zucker, Mel Brooks. Frankenstein Junior è un film geniale. E poi va detto che nella vita siamo più o meno così. La differenza è che Lillo è più aggressivo" chiosa Greg, subito rimbeccato da Lillo che sbotta: "Ma non è vero. Non ti impicciare. Ci penso io a parlare di me. Diciamo che tendiamo a sdrammatizzare tutto e questo ci aiuta anche nella vita. Mentre lavoriamo insieme ci viene da ridere in continuazione. Così facciamo quasi sempre cose registrate per correggere gli errori. Questo è un test importante. Quello che non fa ridere noi non fa ridere neanche gli altri". L'attività dei due comici spazia dalla televisione alla radio dal web al cinema, ma Lillo e Greg nascono autori di fumetti.
Come spiega Lillo "il nostro duo è nato da un fallimento. Noi eravamo fumettisti e a un certo punto ci hanno proposto di fare una rivista. Abbiamo preparato le vignette per due mesi e quando siamo arrivati a consegnare le bozze la casa editrice è fallita e noi ci siamo ritrovati in mezzo a una strada. Allora abbiamo messo su un gruppo musicale comico, Latte e i suoi derivati, per fare un po' di soldi. Incredibilmente il gruppo ha avuto successo". Greg confessa: "Se io potessi, lascerei tutto per fare musica che è la mia più grande passione da sempre. Ho iniziato a suonare a 7 anni, ma già prima ascoltavo musica in continuazione. Mi piace occuparmi del teatro, scrivere per la scena. Poi vengono radio e fumetto e infine la TV, anche se preferivo quella di un tempo". Lillo chiosa: "In realtà l'importante è avere qualcosa da dire. A quel punto la puoi dire in qualsiasi modo. Il nostro motto è meglio fare tante cose male che una bene".
Il futuro è nel cinema
I toni usati da Lillo e Greg nei loro lavori hanno poco a che vedere con la volgarità gratuita che imperversa in TV. Ma cosa ne pensano i due del trash? A rispondere è Greg: "Il trash è l'emulazione di modelli alti senza averne i mezzi. Spesso oggi, non essendoci idee, si prova a scopiazzare, ma la mancanza di mezzi economici e culturali ci impedisce di copiarle bene. I produttori, però, non vogliono rischiare. Programmi come Zelig non fanno più grandi numeri, ma nessuno vuole sperimentare né nel cinema né in tv". "Nelle alte sfere c'è chi considera il pubblico terra terra, ma non è così" chiosa amaramente Lillo. Le regole del mercato hanno spinto Lillo e Greg a mettersi in gioco partecipando ad alcuni film che potevano essere considerati cinepanettoni. Al riguardo Greg spiega: "Ai primi due appuntamenti io non ero andato, perché non ero convinto, poi Lillo mi ha detto che lo script non era male. La nostra presenza ci ha permesso di condurre la sceneggiatura sul nostro versante. L'idea sarebbe quella di fare un film nostro, quindi questi sono piccoli passi che dobbiamo fare. Al film che uscirà il prossimo Natale abbiamo collaborato dall'inizio quindi è ancora più nostro". "Popolare non è per forza sinonimo di cattivo cinema" aggiunge Lillo. "Noi stiamo cercando di fare un cinema popolare, ma spiazzante. E' brutto quando il popolare diventa terra terra, ma in certi casi può essere anche sinonimo di capolavoro".