Un tempo erano tre uomini in barca. Ora in barca ci vanno le donne giovani, ricche e agguerrite. Una delle opere italiane che più hanno colpito a Locarno 71 è Likemeback, film per giovani con giovani fatto da giovani. Il regista Leonardo Guerra Seràgnoli ha 38 anni, ma ne dimostra molti meno. Le tre protagoniste, Blu Yoshimi, Angela Fontana e Denise Tantucci, sono del 1987. Seragnoli, che ha il mare nel DNA visto che anche il suo primo film, Last Summer, era tutto ambientato su una barca, ha scelto tre attrici giovani e affiatate per raccontare la storia di tre amiche, Lavinia, Danila e Carla, che festeggiano la maturità in barca facendo il giro delle isole della Croazia. La vacanza è gentilmente offerta dalla madre di Lavinia, la vera benestante tra le tre. Questa intimità precede l'inevitabile separazione che avverrà alla fine dell'estate, quando le tre amiche intraprenderanno percorsi diversi.
Oltre alle tre giovani, il vero protagonista di Likemeback è lo smartphone. Perfette rappresentanti della generazione internet, Lavinia (Blu Yoshimi), Danila (Angela Fontana) e Carla (Denise Tantucci) non mollano mai il loro telefonino, fotografandosi anche nei momenti più intimi e postando costantemente selfie per tenere aggiornati i loro followers. Come spieghiamo anche nella nostra recensione di Likemeback, Lavinia agisce un po' per insicurezza un po' per emulazione, Danila è fermamente intenzionata a diventare una influencer di professione ed è ossessionata dalla propria immagine e dal numero di followers, mentre Carla, più riservata, usa il telefono per studiare e per comunicare col fidanzato rimasto a casa. Quando, però, il telefono le sfugge di mano scivolando in mare iniziano i guai.
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La barca, un non luogo cinematografico
Leonardo, perché hai sentito il bisogno di raccontare una storia legata al mondo dei social?
Leonardo Guerra Seràgnoli: Volevo porre l'attenzione sul fenomeno del cyberbullismo e dell'abuso dei social, caratteristica essenziale della nuova generazione. Così ho girato un film nato sui social. Dopo aver concluso il casting, ho creato un profilo condiviso con le mie attrici in cui abbiamo sviluppato la storia e i personaggi foto dopo foto. Il pubblico seguiva i pensieri di Carla, Lavinia e Danila, credeva che fosse tutto vero, e io intervenivo nei commenti con lo pseudonimo di Jenny.
Come mai hai scelto di raccontare tre ragazze e perché sei tornato su una barca, come nel caso del primo film, Last Summer?
Leonardo Guerra Seràgnoli: Le ragazze sono più esposte dei maschi al cyberbulling. E poi mi sembrava più interessante usare tre donne, se avessi scelto tre maschi si sarebbe sentita troppo la mia voce. La scelta delle barca è legata al mio passato, da adolescente passavo tutte le estati in barca a Ponza, quindi è un ambiente a me familiare. E poi sulla barca si crea un'intimità inevitabile tra i personaggi che, anche nei momenti drammatici, non possono scappare. E' un non luogo in cui le ragazze si sentono libere di dire ciò che vogliono, di spogliarsi, di commentare qualsiasi cosa, anche la virilità dello skipper. Per girare abbiamo usato la barca che vedete nel film e una seconda barca di appoggio con la troupe.
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Quanto vi sentite vicine ai personaggi di Carla, Danila e Lavinia?
Blu Yoshimi: Io non somiglio molto a Lavinia, avevo paura ad avvicinarmi a un personaggio così diverso. Non mi comporterei mai come lei, c'erano dei momenti mentre giravamo in cui pensavo "Ma è pazza". Quando ho accettato il film ho capito che dovevo amarla e non giudicarla. Ho chiesto aiuto a Leonardo perché non sapevo come interpretarla, e lui mi è stato molto vicino.
Angela Fontana: Danila è il mio opposto. Appena ho letto il copione ho avuto molta paura, la percepivo come un personaggio negativo e sapevo che avrei dovuto spogliarmi mentalmente e fisicamente. Io uso i social in modo distaccato, non sono un'esperta perciò ho consultato delle fashion blogger per farmi spiegare i meccanismi alla base del comportamento degli influencer che sono piuttosto complicati.
Denise Tantucci: Carla utilizza il telefono per studiare e in questo mi assomiglia molto. Anche io sfrutto la tecnologia per raccogliere informazioni, sono molto studiosa e curiosa. In questo senso ci somigliamo. Recitare è terapeutico perché sei costretto ad analizzare gli errori commessi dal tuo personaggi e quindi anche i tuoi. Volevamo dar vita a tre persone vere, con tutti i loro difetti.
Quale è stata la scena più difficile da girare?
Blu Yoshimi: Lo strip davanti al telefono. La difficoltà non era solo spogliarsi, ma arrivarci con una certa intenzione, era un momento critico. Lavinia si spoglia per ottenere l'approvazione degli altri, ma nasconde una grande sofferenza.
Angela Fontana: Le scene di nudo sull'isola sono state difficili, ma c'è un'altra scena complicata, quella in cui Danila festeggia il raggiungimento dei 30.000 followers. Sembra folle, ma lei li sente come una famiglia, come se li conoscesse davvero. Per lei quella rappresenta un'opportunità di migliorare la sua vita.
Denise Tantucci: Per me la scena finale è stata la più pesante da girare. Abbiamo girato per lo più in ordine, quindi sono arrivata a quella scena con tutto il peso emotivo di ciò che era accaduto prima. Dovevo sostenere quell'ansia per ore in quello stato mentale. A un certo punto non ce la facevo più e mi sono buttata in acqua per alleviare la tensione.
Vi conoscevate prima di girare Likemeback?
Angela Fontana: Non ci conoscevamo di persona, ma una volta ho incontrato Denise sul treno, anche se lei non se lo ricorda. Con Blu ci siamo incrociate a Venezia, lei era protagonista di Piuma, in concorso, mentre io mi trovavo al Lido per Indivisibili. Passavo davanti al red carpet quando il cast di Piuma ha buttato le paperelle di gomma al pubblico, io ce l'ho ancora a casa.
Quali sono i vostri gusti cinematografici?
Angela Fontana: Io amo molto David Lynch, Fellini, Garrone, Xavier Dolan e Bela Tarr.
Leonardo Guerra Seràgnoli: Angela è la cinefila del gruppo. Quanto a me ho una passione per Ingmar Bergman, mi ha influenzato profondamente. Amo anche Antonioni, Tarkovskij. Tra i contemporanei mi piacciono molto Jonas Carpignano, Carlos Reygadas e Maren Ade.