
Intensità e poesia. Di questo parleremo nella recensione de L'amica geniale a fumetti, il primo volume di questo nuovo adattamento dell'opera scritta da Elena Ferrante, pubblicato da Coconino Press e firmato da Mara Cerri e Chiara Lagani. Una nuova via, particolare e suggestiva, che è riuscita a trovare la storia dell'autrice per arrivare fino a noi, dopo averci conquistati attraverso i romanzi prima e la serie tv poi. Perché le storie che hanno una tale potenza evocativa offrono sempre nuovi spunti e approcci a chi ne resta coinvolto al punto da voler provare a darne una propria visione.
La storia di Lenù e Lila

La struttura base della storia è quella che ci aspetteremmo da L'amica geniale, anche nella sua versione graphic novel: un prologo nel presente sulla scomparsa di Lila; l'infanzia con l'episodio delle bambole, le opportunità di studio delle due bambine e quella spedizione, abortita, fuori dal quartiere e verso il mare; l'adolescenza, con la porzione di storia relativa alle scarpe di Lila e il fratello, la parentesi a Ischia e le vite delle due ragazze che divergono in modo più netto. Questa porzione della storia delle due amiche, che inizia negli anni '50 in un rione napoletano per proseguire fino ai giorni nostri, viene tradotta in momenti e situazioni, in spaccati a cui necessariamente manca qualcosa, ma riesce comunque a trasmettere il senso generale dell'opera di Elena Ferrante.
L'approccio narrativo di Chiara Lagani

Ci si chiede spesso, in casi come questi, se fosse necessaria una nuova versione di una storia amata. Ammettiamo di essercelo chiesti anche all'annuncio del corposo albo a fumetti di Coconino (sono 256 tavole a colori), ma la lettura del lavoro firmato dall'illustratrice Mara Cerri e la drammaturga Chiara Lagani ha spazzato via qualunque dubbio: sì, c'era spazio per questo nuovo modo di raccontare la storia di Lenù e Lila, perché l'approccio delle due autrici è tale da riuscire a enfatizzare i momenti chiave per riproporre la stessa storia in modo da spostare il focus e l'attenzione del lettore. La Lagani smonta e ricostruisce il racconto della Ferrante in modo da proporre paralleli intriganti e fornire chiavi di lettura diverse da quelle proposte dalla serie tv. L'unico limite nella costruzione narrativa della graphic novel è nella profondità di dettaglio: per limiti di spazio e tempi narrativi, L'amica geniale nella sua versione a fumetti è una lettura che dà il suo meglio nel completare l'esperienza di fruizione del romanzo della Ferrante (e del suo adattamento per lo schermo), piuttosto che apparire autonomo nell'approfondire la storia delle due amiche. Quella della Lagani è una versione fedele ma parziale, intensa quanto evocativa, il cui approccio si concretizza nello struggente racconto dell'esperienza di Elena con il padre di Nino, accompagnato dalle didascalie che raccontano, in parallelo, l'annuncio del fidanzamento e matrimonio di Lila.
Esplosioni di colori, pennellate di emozioni

Un racconto che trova il veicolo emotivo perfetto nelle tavole di Mara Cerri, composte da vignette ampie e dal grande respiro, pittoriche nella forma, suggestive e intime nella sostanza. La Cerri accompagna alla perfezione i testi, sfruttando anche la matita per creare transizioni e momenti di passaggio su cui l'evoluzione della storia scorre più rapida. Un lavoro che esplode di colori e veicola le emozioni attraverso pennellate che sanno essere intense e poetiche, o cupe e drammatiche dove necessario, completando e arricchendo le scelte narrative fatte per l'adattamento di questa prima porzione di storia, che non vediamo l'ora di vedere completato in ulteriori volumi.
Conclusioni
Nella recensione della graphic novel de L’amica geniale abbiamo parlato di un lavoro intenso e poetico, intrigante nella costruzione narrativa di Chiara Lagani, evocativo e d’impatto nelle scelte artistiche di Mara Cerri. Un’opera che va a completare l’esperienza di fruizione dell’opera di Elena Ferrante con il suo approccio che propone punti di vista nuovi, enfatizza e pone l’accento su alcuni momenti chiave della storia delle due amiche. Un’opera che non vediamo l’ora di poter continuare in successivi volumi.
Perché ci piace
- La storia, ormai consolidata e amata, dei romanzi di Elena Ferrante.
- L’approccio narrativo della graphic novel, che scompone l’originale e lo ricompone per proporre punti di vista nuovi.
- Le bellissime illustrazioni di Mara Cerri, che accompagnano e sottolineano le scelte narrative della Lagani.
Cosa non va
- È un’opera che funziona al meglio nell’accompagnare e completare la fruizione del romanzo o della serie, ma va benissimo così.