La vita accanto, Valentina Bellè, Paolo Pierobon e Sonia Bergamasco: "Il conflitto è cinema"

I personaggi controversi, la paura del talento, le vite degli altri: il nostro incontro con i protagonisti de La vita accanto, il film diretto da Marco Tullio Giordana ora in sala.

Valentina Bellè, Paolo Pierobon e Sonia Bergamasco nella nostra intervista video

Il talento come filo che lega gli eventi. Un talento puro, quello di una bambina per la musica, ma in qualche modo inquietante, rispetto agli occhi di una madre in piena depressione post-partum. Marco Tullio Giordana torna al cinema con La vita accanto, tratto dal romanzo di Mariapia Veladiano, e presentato in anteprima al Festival di Locarno. Protagonista è Rebecca, nata con un angioma sulla guancia, e quindi emarginata dalla madre, Maria. In famiglia anche papà Osvaldo, che però sembra più attratto da sua sorella che dai problemi della moglie. A salvare idealmente la ragazzina, che crescerà in una narrazione che andrà avanti per quasi vent'anni, proprio l'amore per la musica. Protagonisti, Valentina Bellè, Paolo Pierobon, Sonia Bergamasco, Sara Ciocca e Beatrice Barison.

La Vita Accanto Valentina Belle
Valentina Bellè è Maria in La vita accanto

Proprio la Bellè, nel ruolo complicato e complesso di Maria, spiega a Movieplayer.it quanto il talento sia uno degli elementi principali de La vita accanto. "Maria è attratta e spaventata allo stesso tempo dal talento. È attratta perché naturalmente vorrebbe essere inclusa, vorrebbe capire, vorrebbe poter condividere, vorrebbe gioire insieme alla la figlia, insieme al marito e alla cognata. E dall'altra è terrorizzata, dato che il talento le parla di quello che lei non si è mai chiesta. Cioè: vedere il talento così forte in una bimba piccola le mostra qualcosa di cui lei non ha mai avuto esperienze, che forse non ha mai davvero cercato nella sua vita. Quando vedi il talento negli altri ti chiedi se tu lhai mai avuto, o l'hai mai cercato abbastanza".

La vita accanto: intervista a Valentina Bellè, Paolo Pierobon e Sonia Bergamasco

Secondo Paolo Pierobon, che interpreta il papà Osvaldo, la mediocrità è un altro tassello de La vita accanto. "Dal punto di vista di Osvaldo, credo lui abbia un'intelligenza sufficiente per capire di non avere talento, di essere mediocre. Quindi questa lucidità ce l'ha ed è nutrita anche dall'ammirazione sconfinata per la sorella, che avrà la capacità di individuare nella figlia una bravura nei confronti della musica".

Tra l'altro, il titolo di Marco Tullio Giordana si presta ad una lettura che incrocia il presente. Quante volte siamo stati catturati dalle vite altrui? Per Sonia Bergamasco, "Sono concentrata su di me, ma in senso critico. A livello sociale e politico però sento questa osservazione presente, come un problema del nostro presente: è più facile guardare gli altri, che se stessi". Sull'argomento, Paolo Pierobon dice che "Il preoccuparsi della percezione altrui è l'elemento principale del film, e riguarda un po' tutti". Per Valentina Bellè, bravissima in un ruolo non facile, oggi "Risulta difficile chiedersi chi siamo davvero. È più semplice guardare qualcuno che ci piace, ed emularlo".

La vita accanto, Marco Tullio Giordana, Beatrice Barison e Sara Ciocca: "Talento e identità nel nostro film"

Il conflitto come stimolo

La Vita Accanto Marco Tullio Giordana Cast
Foto di gruppo a Locarno: Sonia Bergamasco, Valentina Bellè, Marco Tullio Giordana, Paolo Pierobon, Beatrice Barison

Ne La vita accanto, infatti, i personaggi sono estremamente controversi, capaci di suscitare emozioni contrastanti. "Il conflitto crea movimento, ed è un elemento che mi affascina", confida la Bellè. "C'è sempre qualcosa da scoprire e indagare, ed è interessante quando tutto rimane un po' sospeso. Con Maria sono rimasta molto in sospeso. Ed è una cosa che mi piace". Per Paolo Pierobon, il suo Osvaldo è "Contro la conflittualità. Il mio conflitto è nei confronti della conflittualità stessa! Si muove in una zona grigia".