Fantascienza e romanticismo, spazio e solitudine, intelligenza artificiale e realtà aumentata, effetti speciali e storia d'amore: tanti abbinamenti inaspettati e tematiche attuali in Passengers, film di Morten Tyldum dall'impianto visivo straordinario e con uno spunto di partenza indubbiamente suggestivo. Protagonisti assoluti, e quasi per tutto il film soli soletti sulla scena, Jennifer Lawrence e Chris Pratt, ma ci sono anche Laurence Fishburne e Michael Sheen a impreziosire un'opera nella quale le ambientazioni hanno comunque un ruolo fondamentale.
Siamo infatti sull'astronave Avalon, che in un viaggio di 120 anni sta portando cinquemila persone ibernate su un lontano pianeta colonizzato in un'altra galassia. A causa di un incidente, però, il meccanico Jim si risveglia durante il viaggio 90 anni prima del previsto. Si ritrova solo su una gigantesca astronave, a fargli compagnia solo robot e androidi. Preso dalla disperazione, un anno dopo Jim decide di risvegliare una bella compagna di viaggio, facendole credere che si sia trattato di un altro incidente. Tra i due nascerà l'amore, ma presto emergerà la verità su cosa è successo. Come si può immaginare, un film estremamente spettacolare, motivo per cui molto atteso anche nel suo approdo in homevideo.
Cinque edizioni homevideo: puntiamo gli occhi sul blu-ray
Innanzitutto bisogna dire che grazie a Universal Pictures Home Entertainment Italia abbiamo potuto visionare l'edizione in blu-ray. Ma non va dimenticato che Passengers è disponibile addirittura in cinque edizioni, tutte targate Sony e distribuite da Universal: sono infatti in commercio, oltre alla citata edizione blu-ray oggetto della nostra recensione, anche il DVD, la versione 4K Ultra HD, l'edizione blu-ray nella confezione metallica Steelbook e perfino una Blu-ray Fan Edition, ovvero un'edizione numerata e limitata esclusiva Mediaworld e Amazon che in un cofanetto contiene anche lo script originale da 128 pagine, lo sticker numerato e tre Poster Cards. Ma concentriamoci adesso nell'analisi dell'edizione blu-ray classica.
Un video "spaziale" che porta fra le stelle
La prima buona notizia è che il video del blu-ray di Passengers porta davvero lassù, fra le stelle, in uno spazio nero e infinito, ma anche all'interno di un'astronave avveniristica. Il quadro infatti offre immagini molto nitide, che nel momento delle passeggiate spaziali riesce a emozionare con un nero profondo e compatto, che trasmette realmente una sensazione di profondità e oscurità, pur mantenendo intatti i particolari. Ma il video è capace anche di riprodurre in maniera ottimale un mondo tecnologico fantascientifico e ricco di sorprese e di un design elegante e originale. In queste occasioni è un piacere cogliere tanti particolari curiosi, perché il dettaglio resta sempre molto elevato e tagliente, pur con qualche scena lievemente più morbida in particolari condizioni di luminosità. Anche gli incarnati e i particolari dell'abbigliamento dei protagonisti sono curati e ben definiti, e fanno apprezzare il gran lavoro di design che c'è alle spalle. Il croma varia con fluidità tra il blu-grigiastro di molte zone dell'astronave, ad altre più calde e intime, ad esempio nel bar luogo di conversazioni importanti che ricorda molto da vicino quello di Shining, per un'offerta complessiva ricca e piena di sfumature nei colori. Sono riprodotte in modo efficace anche tutte le curiose meraviglie tecnologiche che popolano l'Avalon, con alcune chicche da non perdere.
Audio super. E la piscina senza gravità è un momento top
Il blu-ray di Passengers non delude nemmeeno sul fronte audio. Anzi, c'è la piacevole constatazione di trovare anche per la traccia italiana un DTS HD 5.1 lossless, proprio come quella originale, che ovviamente resta preferibile ma solo per la naturalezza dei dialoghi. E si tratta di tracce eccellenti, capaci di catturare la spettacolarità sonora di un tale tipo di prodotto. A colpire è l'attività e la precisione dell'asse posteriore, che appoggia quello anteriore con grande fluidità dei rumori durante il volo dell'astronave, I panning sembrano impeccabili, già nella prima scena con gli asteroidi si capiscono le potenzialità di un audio aggressivo che riesce a coinvolgere e a proiettare lo spettatore in mezzo allo spazio, circondato con decisione da qualsiasi tipo di effetto.
Ma anche i minimi rumori della solitaria vita quotidiana dei protagonisti, tra porte, bip delle attrezzature e quant'altro, è molto curata, con lievi movimenti catturati bene dai diffusori. Un altro dei momenti top è quello della mancanza improvvisa di gravità e poi del suo ritorno, con l'impressionante fragore della piscina. Anche la resa della colonna sonora regala una spazialità accentuata e avvolge con calore lo spettatore, con entrata dei bassi del sub sempre equilibrate e mai invasive. Resta la sensazione che sul piano della pura separazione dei canali, in certe scene particolarmente complesse si sarebbe potuto azzardare ancora qualcosa in più con due canali aggiuntivi, che avrebbero potuto offrire una spazialità ancora più corposa e continua, ma non ci si può certo lamentare.
Gli extra: scene tagliate, effetti speciali, tour e gag
Non corposissimi ma interessanti i contenuti speciali, con quasi un'ora di contributi. Innanzitutto ci sono da gustare otto scene eliminate, per una durata complessiva di quasi 10 minuti. Il casting di Passengers (11') è una featurette che ovviamente va ad analizzare la sfida e il ruolo fondamentale degli attori in un prodotto con così pochi protagonisti ad abitare una gigantesca astronave per migliaia di persone: a parlare sono lo sceneggiatore e produttore Jon Spaihts, il produttore Neal H. Moritz e il regista Morten Tyldum, oltre ovviamente agli interventi di Chris Pratt, Jennifer Lawrence, Michael Sheen e Laurence Fishburne. Lo spazio sullo schermo: gli effetti visivi (7' e mezzo) è un contributo che farà la gioia di tutti coloro che vogliono carpire i segreti di come sono state girate certe scene, soprattutto quella estremamente spettacolare della piscina in assenza di gravità. Anche qui commenti di cast e troupe e in particolare del supervisore degli effetti visivi Erik Nordby.
Si prosegue con Sul set con Chris Pratt (4'), che permette a tutti di entrare sul set per una visita indimenticabile guidata dall'attore con commenti dei suoi colleghi. Ne La creazione dell'Avalon (9' e mezzo), lo scenografo Guy Hendrix Dyas (candidato all'Oscar per il film) illustra invece la costruzione del set e il notevole lavoro di design e produzione per rappresentare l'astronave. Troviamo infine Scarti dal set (4' e mezzo), ovvero una serie di gag, errori e papere durante la lavorazione, e per chiudere Prenotate il vostro viaggio (5'), ovvero quattro finti annunci della compagnia Homestead per prenotare viaggi interstellari futuristici e per desiderare una nuova vita.