Un Colin Firth così scatenato non si era mai visto. Per lui il regista Matthew Vaughn, che di action e ritmo se ne intende (tra i suoi lavori Kick-Ass e X-Men: l'inizio), in Kingsman: Secret Service (tratto da un fumetto di Mark Millar) gli ritaglia infatti un inedito ruolo da agente segreto alla James Bond, ovvero tanta eleganza ma anche, in caso di necessità, mille insospettabili risorse fisiche, sia nei corpo a corpo sia nell'abilità di sfruttare incredibili gadget tecnologici.
Ne esce uno spy-thriller di azione sorprendente, che non risparmia qualche scena cruenta e comunque non vive solamente del carisma di un attore così affermato, visto che nel cast vanta la presenza di Michael Caine, Samuel L. Jackson, Taron Egerton e Mark Strong.
Firth interpreta l'agente Harry Hart, componente di un'organizzazione supersegreta, una scuola di spionaggio che forgia raffinati e sofisticati gentlemen alla 007. Anni prima, durante una missione, Hart aveva rischiato di morire ma fu salvato da un agente coraggioso che si sacrificò per lui. Il figlio dell'uomo, Eggsy, una volta cresciuto è un piccolo criminale di strada che gira nei sobborghi di Londra. Quando l'organizzazione supersegreta chiede ai componenti di reclutare un giovane, Hart sceglie proprio Eggsy: il giovane dovrà affrontare il competitivo programma di addestramento dell'agenzia, dimostrare di meritare il posto e superare i suoi concorrenti, ma soprattutto fronteggiare una terribile minaccia che arriva da un singolare genio della tecnologia.
Un video ottimo, fedele a girato e fotografia
Kingsman: Secret Service è arrivato in homevideo anche in alta definizione, con un blu-ray targato 20th Century Fox Home Entertainment tecnicamente ottimo e dotato di un interessante pacchetto di contenuti speciali. Sul fronte video, pur con vari tipi di girato, il film presenta una qualità omogenea, anche se qualche alto e basso va registrato. Per gran parte del film, il quadro è davvero ottimo, dotato di una buona profondità e con un dettaglio fine e incisivo sia sugli incarnati che negli elementi in secondo piano, solo leggermente più pastosi. Talvolta si registrano alcune oscillazioni sul contrasto, probabilmente per scelte stilistiche del direttore della fotografia George Richmond: in queste occasioni si registrano delle lievi sfocature e un dettaglio molto più morbido. L'impressione però, considerata la bontà del riversamento, è che tutto questo sia dovuto proprio al girato. Come del resto qualche leggera flessione sul piano della definizione va segnalato in occasione di un uso massiccio di CGI (su tutte la colorata esplosione di teste). Anche il croma presenta fasi alterne, ma anche sotto questo aspetto il video è fedele alla fotografia, che dall'iniziale patina giallastra del passato, passa a colori molto vivi e saturi nel presente, con una ricca gamma di sfumature. Insomma, un ottimo video, che se non tocca vertici assoluti nell'alta definizione, è solo per caratteristiche congenite al girato.
Audio italiano coinvolgente, ma il lossless inglese è il top
Per quanto concerne l'audio, Kingsman: Secret Service è uno di quei film nei quali la differenza fra una traccia italiana DTS 5.1 e un DTS HD Master Audio 7.1 è molto marcata. E non potrebbe essere altrimenti, in un film ricco di azione, effetti speciali e sonoro decisamente spinto. La traccia originale è semplicemente straordinaria per ricchezza del microdettaglio, corposità generale, impatto dei bassi e dinamica, tanto che sembra davvero di stare in mezzo alle turbolente vicende del film. Detto questo, l'ascolto in italiano è un'esperienza sicuramente di minor impatto, ma comunque estremamente coinvolgente. Dall'aggressiva musica iniziale alle numerose scene di azione, ricche di esplosioni, contatti e combattimenti, fino ai rombi di un'automobile, lo spettatore è avvolto dagli effetti che provengono con precisione da tutti i diffusori. L'asse posteriore è aggressivo e preciso, il sub muscolare, mentre anche nei contesti più caotici e frenetici i dialoghi emergono chiari. Ribadiamo, un ottimo mix, il problema è che switchando sulla traccia inglese si entra su un altro pianeta più ricco e immersivo.
Extra: 90 minuti di dietro le quinte e una galleria fotografica
Ottimi anche gli extra. Il reparto è dominato da Kingsman: Secret Service esce allo scoperto, un lungo making of di oltre un'ora e mezza (91 minuti per la precisione) diviso in sei parti, così denominate: Dalla vignetta allo schermo: plasmare la superspia del 21° secolo, Eroi e farabutti, Stile unico nel suo genere, Oggetti del mestiere, Brutalità mozzafiato, Scontro di culture: alle origini del fumetto che ha ispirato il film: è ovvio che si tratta di un contributo ad ampio raggio che permette di approfondire tantissimi aspetti del film, dallo stile al look, dai gadget alle scene dei combattimenti, dai personaggi al fumetto che ha ispirato il film. A completare il tutto il trailer e una nutrita galleria fotografia riguardante il dietro le quinte, il set e materiale di scena (in tutto una decina di minuti).