Ha trionfato agli Oscar come miglior film d'animazione, ha incassato 645 milioni di dollari nel mondo e quasi 10 milioni di euro in Italia: con queste credenziali, inevitabile che l'attesa per l'arrivo in homevideo di Big Hero 6 fosse molta, come del resto accade per ogni prodotto Disney. Il film diretto da Don Hall e Chris Williams ha fatto indubbiamente centro: se la componente tecnica ha ormai raggiunti livelli eccezionali, la riuscita di quest'ultimo prodotto si deve all'ottimo mix creato tra la componente emozionante e quella dell'azione, davvero ben congegnata per questi supereroi in erba che sanno indubbiamente coinvolgere lo spettatore.
Big Hero 6 si svolge a San Fransokyo ed è la toccante avventura di un ragazzo-genio in materia di robot, Hiro Hamada, particolarmente capace nel costruire aggeggi meccanici, un talento che condivide con il più posato e meno esuberante fratello Tadashi, che dedica il suo lavoro alla creazione di un robot assistente medico. Assieme a loro all'università lavorano altri nerd geniali: la chimica Honey Lemon, l'adrenalinica Go Go Tamago, l'ordinato Wasabi No-Ringer e il pazzerellone Fred. Dopo un evento drammatico e la scomparsa di Tadashi, Hiro si troverà a combattere un gigantesco complotto: ad aiutarlo, oltre ai suoi amici ferrati in tecnologia, anche il simpaticissimo robot infermiere Baymax, che aveva ideato proprio suo fratello Tadashi.
Video: uno spettacolo strabiliante sia in 3D che in 2D
Big Hero 6 è arrivato in homevideo con varie edizioni targate Walt Disney Studios Home Entertainment. Prendiamo in considerazione quella più completa, ovvero quella in alta definizione contenente i blu-ray 3D e 2D (che fra l'altro è disponibile anche in un'elegante steelbook), che presenta una qualità tecnica strabiliante. La versione in 3D è spettacolare e regala una visione appagante, con una spiccata sensazione di profondità costante e naturale, che resta tale anche durante le numerose scene di azione, senza che ci sia alterazione della luminosità o cali sul piano del dettaglio. Nemmeno altri tradizionali problemi del 3D, come ghosting o cross-talk, fanno capolino, mentre i pop-out non sono numerosi ma comunque efficaci e altamente spettacolari. E in ogni caso a convincere come detto è la tridimensionalità naturale e non forzata del quadro. Insomma, un giudizio altamente positivo.
Strepitosa la resa del 2D, che vanta un dettaglio da primato su tutti gli elementi del quadro e in ogni minimo particolare, basta ammirare le piccolissime scrostature dell'armatura di Baymax, oppure le caratteristiche dei vari personaggi e le ambientazioni ricche di particolari. Il croma è esuberante a dir poco (soprattutto quando i protagonisti diventano dei piccoli supereroi) e ricco di sfumature, e non perde un colpo nemmeno nelle scene più scure, che rimangono sempre ben nitide e mai pastose grazie a un nero solido. Perfino il corpo gonfio e bianco di Baymax nella sua versione originale, riesce a regalare varie sfumature pur nel biancore uniforme. I contorni delle figure sono sempre netti e precisi, per un dettaglio più che tagliente, e il quadro non perde smalto nemmeno nelle vorticose scene di azione con le costruzioni infinite dei microbot. Solo un paio di lievissimi accenni di banding e qualche microsbavatura su alcuni fondali, non permettono di arrivare alla perfezione assoluta.
Audio italiano spettacolare, ma il lossless inglese è il top
In un film così ricco di azione frenetica come Big Hero 6, è ovvio che anche dall'audio ci si aspetta molto. Qui va detto che ancora una volta per l'ascolto in italiano bisogna accontentarsi di un DTS 5.1, che giocoforza sfigura di fronte al sontuoso DTS HD Master Audio 7.1 della traccia inglese. Peccato, perché anche il tedesco vanta un DTS HD HR 7.1. Detto questo, anche l'ascolto nella nostra lingua risulta più che spettacolare: l'aspetto più convincente è che la traccia è aggressiva, potente e dettagliata, ma senza essere mai sopra le righe, riproducendo nei dettagli quello che avviene nella scena in un mix perfetto con la colonna sonora. L'asse posteriore è energico e preciso nell'appoggiare la scena, sia durante le mirabolanti imprese di Hiro e dei suoi amici, che in quelle di Baymax, nonché in tutte le vertiginose costruzioni dei microrobot. Gli effetti panning sono numerosi, la direzionalità dei rumori chirurgica: lo si può apprezzare soprattutto durante i voli di Baymax quando ha anche la capacità di volare, ma anche quando in certi casi detriti e pezzi cadono dappertutto. In questo contesto caotico ma sempre ordinato, i dialoghi emergono sempre con chiarezza e anche i rumori più sottili, come i fruscii di Baymax quando cerca di passare dove non riesce oppure quando si sgonfia. Ma se l'audio italiano è ottimo, il lossless inglese è ancora di più ed è stupefacente per pressione sonora, potenza dei bassi, microdettaglio e ulteriori sfumature da catturare grazie ai due canali aggiuntivi: un'esperienza davvero appagante.
Extra: il corto Winston e altri approfondimenti
Buono ma non eccezionale il reparto dei contenuti speciali, dove è assolutamente da non perdere il corto Winston (6 minuti), diretto da Patrick Osborne, che racconta la vita amorosa di un uomo narrata attraverso gli occhi del suo cagnolino. Si prosegue poi con L'origine di Big Hero: il viaggio di Hiro, nel quale Jamie Chung (in originale la voce di Go Go) porta per mano lo spettatore a scoprire in un dietro le quinte la costruzione del film dall'originale fumetto Marvel, i cambiamenti rispetto al materiale originale, lo sviluppo dei personaggi da Baymax ai villain, fino al processo di animazione (15'). Altra featurette è Big animator 6: i protagonisti dietro ai personaggi, in pratica una tavola rotonda fra le menti creative del film sulla lavorazione e la produzione (7'), a seguire un corto di Topolino Odissea a Tokyo, e infine alcune scene tagliate o alternative per un totale di 13 minuti.