Spassoso, simpatico e spettacolare: cosa volere dire di più da un personaggio dell'universo Marvel? Ant-Man risponde a tutti questi requisiti: sarà l'atipicità di un supereroe davvero particolare che dona originalità al personaggio, sarà la simpatia di Paul Rudd, saranno le efficaci scene di azione oppure il piacere di ritrovare un Michael Douglas in gran forma, fatto sta che il film diretto da Peyton Reed funziona alla grande. I dialoghi decisamente brillanti e le situazioni divertenti ne fanno una commedia d'azione che riesce ad appassionare anche per l'intreccio, nonostante non manchi qualche caduta di tono.
Il protagonista è il ladro Scott Lang, che una volta uscito di prigione vuol mettere la testa a posto per riconquistare la figlioletta. Ma le difficoltà nel lavoro e nuove amicizie lo porteranno a fare un furto in casa del dottor Hank Pym, che ne apprezza però l'abilità e lo sceglie per regalargli il potere che ha scoperto dopo anni di studi: ovvero dargli il costume di Ant-Man grazie al quale può rimpicciolirsi sino a raggiungere le dimensioni di una formica, comunicare con gli stessi insetti e aumentare esponenzialmente la sua forza. Toccherà a lui salvare il mondo da chi vuole usare questi poteri per scopi molto pericolosi. Un film con un nuovo eroe Marvel pronto a sbarcare tra gli Avengers, e dai poteri così particolari, non poteva che fare faville anche sul mercato homevideo. Il blu-ray Walt Disney, appena uscito, è infatti balzato subito in testa alle classifiche. Ecco cinque motivi per non perderlo.
1. Un 3D suggestivo e piacevolmente straniante
Dite la verità: d'accordo lo script, i dialoghi e la storia, ma le scene più attese di Ant-Man non possono che essere quelle in cui il protagonista rimpicciolisce e piomba in un mondo completamente diverso, dove tutto ha dimensioni enormi per quelle che sono le percezioni umane. Quale miglior ambientazione per un film 3D? E in effetti il blu-ray targato Walt Disney di Ant-Man nella versione tridimensionale è un vero e proprio spasso, grazie anche al formato 1.85:1 a tutto schermo che in questo caso aiuta molto: non solo c'è una naturale senso di profondità nelle scene normali, in cui già si percepisce chiara la separazione dei piani senza nessuna controindicazione, ma ad amplificare il senso di vertigine del 3D ci pensano le scene quando Ant-Man è minuscolo: appena il protagonista diventa piccolo nella vasca di bagno, la prospettiva è a dir poco suggestiva, mentre l'acqua che arriva subito dopo sembra voler invadere il salotto di casa. E questa sensazione piacevolmente straniante prosegue in tutte le numerose scene spettacolari: particolarmente gustoso poi l'incontro con Falcon degli Avengers, ma impossibile citare tutti i momenti da non perdere.
2. Ottimo video in 2D: il mondo visto da un'altra prospettiva
Chi non digerisce gli occhialini non abbia paura: Ant-Man sarà lo stesso un grande spettacolo perché la resa è formidabile anche in 2D. Nonostante una sensazione costante di morbidezza causa anche la fotografia, il dettaglio è sempre di qualità elevata, con un quadro cristallino e nitido su incarnati, abiti, ambientazioni e i costumi di Ant-Man, Falcon e Calabrone. I particolari sul costume di Ant-Man e quello dei vari tipi di formiche è davvero preciso e chirurgico, ma soprattutto il video riesce a regalare nei momenti chiave la diversa prospettiva di un mondo visto ad altezza di insetto, senza che questo risulti mai innaturale o forzato, o dia vita a qualche sbavatura. La riproduzione insomma è impeccabile, con un croma è vivace e audace. Unici rilievi solamente una leggera rumorosità e un nero lievemente fangoso in qualcuna delle scene con scarsa illuminazione.
3. Audio: quel suono spiazzante da un'altra dimensione
Anche dal punto di vista audio, Ant-Man è un film decisamente particolare. L'abilità dei realizzatori è stata quella di creare un mondo dal sonoro totalmente diverso, giustamente adeguato alle dimensioni di Ant-Man, quando ovviamente quest'ultimo diventa minuscolo. Qualsiasi rumore che ad altezza umana sembra quasi irrilevante, a dimensione di formica diventa potentissimo. L'audio del blu-ray riesce a catturare in maniera perfetta questa magia, quasi aggredendo lo spettatore e circondandolo con una marea di effetti, basti vedere la scena quando il protagonista si trova nella camera della bambina e viene bombardato dal calabrone. L'asse posteriore è attivissimo, preciso e dettagliato, il sub pompa i bassi mostrando i muscoli, ma la vera suggestione è quella di scoprire rumori diversi da qualsiasi altro film, proprio per la natura spiazzante della potenza che arriva da fonti inaspettate. Tutto questo ovviamente funziona alla perfezione nel DTS HD 7.1 inglese (anche se è solo High Resolution e non Master Audio, come altre edizioni), mentre bisogna accontentarsi di uno step inferiore per il DTS 5.1 italiano, che inevitabilmente qualcosa concede sul piano della dinamica, della potenza e della precisione del dettaglio.
4. La fluidità sonora delle trasformazioni di Ant-Man
Abbiamo detto dell'ambiente sonoro diverso che si crea attorno al protagonista. Ma, restando sempre in tema di audio, vogliamo dire anche dei rumori che provengono invece dai movimenti di Ant-Man? Ebbene le continue trasformazioni del protagonista sono gestite in maniera ottimale anche sotto l'aspetto sonoro, oltre che da quello video, e scorrono in maniera molto fluida. La prospettiva da cui arrivano le percezioni per Ant-Man mutano in maniera improvvisa, per cui i rumori si muovono in maniera rapida ma sempre armonica lungo i diffusori: le avventure di Ant-Man e delle formiche scorrono anche con grande naturalezza tra asse anteriore e posteriore, senza soluzione di continuità. I voli del protagonista, la lotta con i suoi nemici su un elicottero o in una semplice valigetta, sono sempre riprodotti con ricchezza di dettagli e sono un piacere per le orecchie. Stupenda poi la resa anche della colonna sonora, mentre in questo contesto i dialoghi restano sempre chiari e puliti.
5. Extra: meno quantità ma più qualità
A dire il vero il reparto degli extra, nel quale trova spazio anche il commento audio del regista Peyton Reed e di Paul Rudd, è complessivamente un po' sottotono dal punto di vista quantitativo, ma presenta contributi sicuramente interessanti e anche divertenti. Si parte da Making of di un furto formato formica: come si fa?, una frizzante featurette di 15 minuti a gran ritmo che attraverso immagini sul set e tanti interventi di cast e troupe parla della produzione, del look del film, del tono da commedia, e poi del costume di Ant-Man, del cast, della scenografia, degli Avengers, delle tecnologie utilizzate e altro ancora. Un peccato che duri solo un quarto d'ora. A seguire Andiamo nel macrouniverso, un'interessante contributo sulle modalità di ripresa per rappresentare un mondo gigantesco attorno al minuscolo protagonista (8') . Spazio poi a una serie di quattro simpatiche clip di news, con un canale tv che trasmette quanto avviene nel film come se fosse realtà (totale di 10 minuti circa). A chiudere otto scene tagliate (totale 9 minuti) con il commento opzionale di regista e protagonista e 3 minuti e mezzo di gag.