Il 2 novembre è arrivato nelle sale italiane La guerra del Tiburtino III, esilarante commedia sci-fi diretta da Luna Gualano e prodotta dai Manetti Bros. con Piergiorgio Bellocchio e il compianto Carlo Macchitella. All'interno del cast anche una folta schiera di wrestler nostrani su cui spiccano Karim Brigante e Flavio Augusto, ben noti ai fan italiani per i loro trascorsi in promotion come Italian Wrestling Association, Pro Wrestling Roma, European Pro Wrestling e Break Pro Wrestling e all'estero in numerose promotion di caratura internazionale. Ecco cosa ci hanno raccontato, in esclusiva per Movieplayer.
Quando il Wrestling incontra il cinema
Dal ring al grande schermo, come vi siete trovati coinvolti in questo progetto? Raccontateci la vostra esperienza sul set
Karim: È nato tutto quando la regista del film Luna Gualano mi ha contattato mentre ero in USA per lottare post Covid. Praticamente lei era la regista del video musicale del rapper Debbit (sempre a base wrestling) È il mio turno a cui presi parte nel lontano 2012, e mi disse che voleva i wrestler nel suo film per le scene di lotta al posto degli stuntmen e se io potevo essere una sorta di "Wrestlers Coordinator" e procurarle e coordinare gli altri wrestler. Il resto è storia.
Devo dire che ha avuto una grande idea e potrebbe essere un'innovatrice anche per questo. Ho avuto diverse esperienze cinematografiche ma questa era molto importante perché dovevo coordinare un po' tutti i wrestlers, le scene di lotta con gli attori, far contenta la regista e far funzionare il tutto. Abbiamo fatto un ottimo lavoro a detta di tutti e ne sono molto contento, personalmente mi sono trovato sempre bene ed a mio agio sul grande schermo, almeno non rischio la vita come sul ring.
Flavio: Dunque il tutto risale nel lontano 2012 credo. Abbiamo conosciuto Luna Gualano durante le riprese del video musicale di Debbit per la canzone il mio turno, traccia bellissima dove appunto si parla di wrestling. Credo che lei fosse aiuto alla regia o comunque agli inizi della sua carriera. Anni dopo durante la stesura de La guerra del Tiburtino III si é ricordata di noi wrestler e della nostra versatilità e si é messa in contatto con Karim.
Come è stato lavorare con veri e propri "mostri sacri" come Paolo Calabresi e Francesco Pannofino? Eravate fan della serie Boris?
Karim: È stata una grande esperienza formativa, persone molto umili e ovviamente di grandissima qualità con cui è stato un gran piacere lavorare. Essere stato allenato dal WWE Hall of Famer Harley Race ed aver lottato in giro per il mondo, soprattutto nella storica NWA, mi aiuta molto a lavorare con artisti del loro calibro fuori dal mio campo abituale. No, purtroppo non ho mai visto quella serie ma credo che la recupererò.
Flavio: Non avevo mai preso parte a un film prima d'ora, quindi mi sono trovato a condividere il set con Paolo Calabresi e Francesco Pannofino alla mia primissima esperienza ed é stato qualcosa di indescrivibile. Ero anche un po' teso, ma con l'aiuto degli altri talentuosi attori del cast, come Antonio Bannó, Sveva Mariani e Federico Majorana, è andato tutto bene. Si ho seguito Boris per un certo periodo e Biascica era appunto il mio personaggio preferito.
Sul set de La guerra del Tiburtino III
Chi sono i vostri personaggi in questo film? Raccontateci di più
Karim: Praticamente oltre a fare il coordinatore dei wrestler, io interpretavo Alieno 1 e Flavio era Alieno 2, eravamo i due scagnozzi della Regina degli alieni (Paolo Calabresi). Quelli che si sporcavano le mani, fondamentalmente due ragazzi di periferia che erano stati impossessati da queste larve aliene.
Flavio: Io e Karim siamo i lacchè della principessa aliena (appunto Paolo Calabresi), una sorta di Beboop e Rocksteady in versione italiana diciamo, e svolgiamo il lavoro sporco per la regina nella sua conquista del Tiburtino III.
Al film hanno preso parte diversi wrestler della scena nostrana, siete stati voi a coordinarli?
Karim: Si, li ho coordinati io ma sempre dando valore all'opinione di Flavio che come molte volte nella mia vita e nella mia carriera mi è stato accanto, dandomi consigli preziosi. Ovviamente ho anche lasciato spazio alla creatività e alle idee dei wrestlers coinvolti, che sono stati bravissimi.
La Guerra del Tiburtino III, Luna Gualano: "Che bello raccontare le sfumature pop della periferia"
Flavio: Si nelle varie scene del film si possono scorgere diversi wrestler italiani oltre me e Karim. La buona riuscita delle varie loro apparizioni é tutto merito di Karim che é stato appunto stunt coordinator per tutta la durata del film.
Tra i wrestler italiani che compaiono nel film vanno annoverati Adriano, Ivan Sanzio, Emily Ramirez, Fashion Gabriel, Davide Adami, Luke Astaroth, Sebastian De Witt e Marcus Valentine.
Che messaggio volete mandare ai lettori di Movieplayer?
Karim: Innanzitutto di guardare il film che è molto bello ed innovativo, e di seguire le nostre pazze avventure sui nostri social! Tante volte il wrestling in Italia dai non appassionati è sottovalutato per ignoranza e superficialità ma in questo film abbiamo dimostrato la versatilità delle nostre qualità fisiche ed artistiche, con il supporto di tutta la crew, che ringrazio.
Flavio: Amici di Movieplayer correte al cinema a vedere La Guerra del Tiburtino III. É un film divertente, pieno di azione e qualcosa di mai visto prima. Grazie mille dello spazio concesso, ci vediamo sui vari ring d'Europa e perché no, magari anche su set chi lo sa...
La trama de La guerra del Tiburtino III
Al Tiburtino III, nell'estrema periferia romana, un piccolo meteorite cade dal cielo e viene raccolto da Leonardo De Sanctis, il padre di Pinna, uno spacciatore del posto. Nei giorni successivi, quasi tutti gli abitanti del quartiere iniziano a comportarsi in modo strano, alzando delle vere e proprie barricate attorno al loro territorio. Pinna decide di indagare sul fenomeno insieme ai suoi amici e a Lavina Conte, famosa fashion blogger rimasta intrappolata suo malgrado nel quartiere. Gli alieni, partendo dal Tiburtino III, sono intenzionati a conquistare il mondo. A Pinna e al suo improbabile gruppo, il compito di salvarlo.