Zoe Kazan e Bill Heck sono i serissimi protagonisti del segmento The Gal Who Got Rattled, uno dei sei episodi del film La ballata di Buster Scruggs, film dei fratelli Coen presentato in concorso alla 75esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, dove ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura, disponibile dal 16 novembre su Netflix.
Abbiamo incontrato Zoe Kazan e Bill Heck a Londra e abbiamo scoperto che sono molto diversi dalla Alice Longabaugh e dal Billy Knapp interpretati nel film - qui potete leggere la nostra recensione di La ballata di Buster Scruggs -, personaggi del vecchio west che seguono una carovana: sempre pronti a sorridere, non si sono tirati indietro quando gli abbiamo chiesto di dirci se, come hanno ammesso Joel ed Ethan Coen a Venezia, hanno saltato la scuola per andare al cinema: "L'ho fatto" ha ammesso Kazan: "Sono andata a vedere Austin Powers: il controspione. Ero alle medie e bisognava andare accompagnati: mia madre ha accompagnato me e la mia migliore amica al cinema. Certo era un film stupido, non come quelli che vedevano i fratelli Coen, che credo saltassero la scuola per andare a vedere un film di Tarkovskij!" In disaccordo Heck: "Non credo di averlo fatto. Vorrei poter dire di sì! Ero troppo precisino da ragazzino. Fino a che non lo sono più stato. Comunque Austin Powers non è un film stupido: una storia è una storia. Andiamo".
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Umorismo, Inferno, Paradiso e le principesse Disney
Nel documentario di Wim Wenders Papa Francesco - Un uomo di parola, Papa Francesco dice che il sorriso e l'umorismo sono i mezzi migliori per diffondere bellezza nel mondo. Secondo gli attori l'umorismo dei Coen ci farà andare all'Inferno o in Paradiso? Per Heck: "Audace! Non sapevo si potesse andare all'Inferno per le risate. Lo trovo paradisiaco!" Ognuno degli episodi di cui si compone il film si apre con un libro illustrato, proprio come nelle favole Disney: possiamo quindi dire che i loro personaggi sono le principesse Disney dei Coen? "No, ma che domanda fantastica!" ci ha detto ridendo Kazan, continuando: "Posso dire che qui sono più vicina a una principessa Disney di quanto succederà mai."
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L'America di oggi, il western e il set dei Coen
Ultimamente i fratelli Coen ricorrono spesso al western nei loro film: è il genere migliore per raccontare l'America di oggi? Secondo Heck: "È una tavola fantastica: certo. Non so quanto sia interessante fare un commento sulla situazione attuale americana se non dire che bisognerebbe essere umani con gli altri, è qualcosa che il paese sta dimenticando." Per Kazan invece: "Le condizioni nella Frontiera sono così estreme che permettono di rappresentare l'umanità nelle sue funzioni primarie. Amore, odio, vita, morte: gli impulsi umani. In questo senso credo sia un buon modo per parlare di cosa sta succedendo." Com'è insomma stare su un set di Joel ed Ethan Coen? "Non ho ricordi, ho cancellato tutto. C'è solo panico!" ha detto scherzando Kazan, per Heck invece: "È stato bellissimo. Il momento a cui penso di più è quello in cui cammino con il Presidente Pierce, penso al cielo di quel giorno. Abbiamo girato nel Nebraska occidentale, che è incredibilmente bello: ogni tre ore c'era un panorama diverso, è stata un'esperienza di colori intensi."
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