Arriva in Italia una versione in carne e ossa di Occhi di gatto alla maniera nostrana, ma stavolta le responsabili dei furti e dei colpi grossi non sono tre "sorelle abilissime" ma quattro amiche romane simpaticissime e l'obiettivo non è arricchire una collezione d'arte, ma aiutare chi ne ha bisogno. La fiction, ideata da Dido Castelli e Giovanna Gra e realizzata per Rai Fiction da Endemol Italia, che si era occupata in precedenza di Provaci ancora prof!, andrà in onda su Rai Uno in prime time con doppio appuntamento - gli episodi sono 12 e durano 50 minuti. Si tratta di un nuovo prodotto studiato per le famiglie e per l'intrattenimento serale: i temi principali infatti sono l'amicizia, l'altruismo e la famiglia. A caratterizzare la produzione sono, oltre alle tipizzazioni dei personaggi comici da cartoon, i toni frizzantini dell'azione, la leggerezza delle gag e la genuinità dei siparietti.
Protagonista assoluta della fiction Veronica Pivetti, che si è calata per l'occasione nella parte di Eva Marsiglia, un'ammiccante chef col vizietto del furto, astuta come una moderna Eva Kant, di cui non a caso riprende il nome, e buona al punto da voler aiutare il primo conoscente incontrato la mattina al mercatino che ne abbia bisogno. Ad accompagnarla nelle imprese notturne, compiute tra le strade di Roma, tre amiche sgangherate: Andreina, interpretata da Lia Tanzi, la saggia farmacista del quartiere che affronta le sue missioni possibili buttando giù più valeriana possibile, Gina, che ha la fisicità di Daniela Terreri, collega di Eva al ristorante "Il frutto proibito" e maniaca delle pulizie, e Lola, la giovane e promettente Micol Azzurro, procace e svampita parrucchiera innamoratissima del suo Cicci.
Le amiche di Eva non sospettano che, come ci mostra il flash back iniziale, in passato la donna abbia compiuto colpi grossi in compagnia del partner Max, che Eva fa credere a tutti sia morto nascondendo che l'uomo l'ha abbandonata quando era incinta di Lorenzo. Il quartetto tutto al femminile si diletta a organizzare piccoli e medi furti notturni ai danni dei più ricchi e dei più egoisti secondo l'onesta regola battezzata "l'opzione Robin Hood", messa a punto nella sede operativa, la farmacia di Andreina.
Grazie alla regia giovane e dinamica di Francesco Vicario, noto ai nostalgici degli anni '80 per le serie live action ispirate al cartone animato giapponese Kiss me Licia con Cristina D'Avena e al grande pubblico attuale per l'amato I cesaroni, la fiction coniuga abilmente con originalità visiva le scene d'azione, con trovate sfiziose e quasi surreali, e i momenti sentimentali, e riesce a mantenere un apprezzabile equilibrio tra le sequenze melodrammatiche giallo-rosa con un ritmo mai noioso per lo spettatore. Pur affrontando tematiche legate alla sfera sociale, con i riferimenti ai meno abbienti, destinatari dei bottini notturni, la serie riesce a mantenere il tono leggero strutturandosi come "una commedia inserita in un contesto un po' favolesco malgrado sia tutto legato alla quotidianità", come spiega il regista. In attesa di vedere se l'aria estiva della serie contagerà anche gli spettatori a casa, come ha fatto con il pubblico del RomaFictionFest 2010, che ha riservato una calorosa accoglienza a Veronica Pivetti, La ladra già riscuote successo presso i distributori stranieri tanto che c'è l'eventualità che il format venga realizzato anche all'estero.